Una struttura residenziale e socioeducativa per persone con disabilità: è il progetto sotteso al centro Aldina Balboni che sorgerà nell'area di Villa Pallavicini a Bologna e che lo scorso dicembre ha visto la posa della prima pietra. La nostra intervista a monsignor Fiorenzo Facchini presidente della Fondazione Santa Chiara e vero animatore di questa speciale "missione".
Monsignor
Facchini, lo scorso dicembre la posa simbolica della prima pietra del centro
“Aldina Balboni”. A chi si rivolgerà e dove sorgerà questa nuova struttura
residenziale?
"Il
centro verrà realizzato nell’area di Villa Pallavicini, lungo via Cavalieri
Ducati. Consisterà in un centro diurno socioeducativo per persone con disabilità
e in una struttura di accoglienza. Nel nuovo centro sarà trasferito il centro di
Casa Santa Chiara che in questo momento opera a Calcara. Il centro svilupperà
percorsi educativi e riabilitativi per la fascia di età giovane-adulta. Sono
previste attività lavorative adeguate (laboratori di bomboniere, falegnameria,
saponificio, cartonaggio e altre). Inoltre, il progetto prevede una struttura
di accoglienza per 16 persone di età adulta, con disabilità medie e anche gravi,
particolarmente a persone “over 65 anni”, già accolti nei gruppi famiglia di
Casa Santa Chiara, che altrimenti dovrebbero essere spostati nelle Rsa o nelle
case di riposo. Casa Santa Chiara vuole mantenere l’accoglienza anche per
quelli che invecchiano nei suoi gruppi. Un altro aspetto importante sarà la
relazione con il territorio. È stata siglata una convenzione con il Comune per l'utilizzazione
il sabato e la domenica di alcuni spazi per attività del quartiere. I servizi
saranno gestiti dalla Cooperativa Casa Santa Chiara che opera in convenzione
con le Asl".
Quali
sono i tempi stimati per la sua completa edificazione?
"La
costruzione del centro dovrebbe concludersi entro la primavera del 2022. Idealmente
si potrebbero avviare le attività entro il prossimo anno".
I costi
complessivi preventivati sono di 3,6 milioni di euro. Come si può concretamente dare
una mano al progetto?
"Il costo complessivo previsto è di 3.639.000 euro. Nel piano finanziario
abbiamo uno scoperto di 1.400.000 euro che speriamo di coprire con liberalità. La
spesa prevista in dettaglio per le diverse strutture (laboratori, attività
riabilitative, salone, sala da pranzo, cucina, camere, cappella, ecc.) è a disposizione di quanti ce ne fanno richiesta. I contributi per spazi particolari verranno
ricordati nella struttura a cui sono destinati. L’offerta di 3mila euro, per esempio, è
equivalente a un metro quadro della struttura".
Chi era
Aldina Balboni?
"L’opera in
costruzione sarà dedicata ad Aldina Balboni, una donna bolognese, deceduta
cinque anni fa che ha dedicato la sua vita alle persone più deboli, realizzando
opere sociali per persone con disabilità, come gruppi famiglia, centri diurni,
attività per il tempo libero. Casa, lavoro, tempo libero sono un diritto di
tutti. I servizi strutturali di Casa Santa
Chiara operano in convenzione con le Asl. Si aggiungono le attività promosse in
forma di volontariato, tra cui il centro per il tempo libero Il Ponte e l’organizzazione
di una casa di vacanza a Sottocastello di Cadore. Aldina era mossa da esigenze
di giustizia e di carità suggerite dal Vangelo. Le sue opere partivano sempre da situazioni
particolari di persone che incontrava, per le quali sentiva di dover fare
qualche cosa".