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Panini pubblica una edizione limitata della Divina Commedia

15/04/2021

Nell’anno che celebra il settimo Centenario dalla morte di Dante, Franco Cosimo Panini Editore, Biblioteca Apostolica Vaticana e Treccani presentano il facsimile della Divina Commedia.

La Divina Commedia di Dante Alighieri ebbe fin dal Medioevo un successo immediato e una larghissima diffusione. Esistono circa 850 manoscritti dell’opera, custoditi in decine di biblioteche in varie parti del mondo, ma il più prezioso, ricco e celebrato è il codice Urbinate latino 365, noto anche come Dante Urbinate. Espressione dello splendore e della magnificenza di Federico da Montefeltro, duca di Urbino, è un capolavoro realizzato con pergamene finissime, straordinariamente miniate.

Il volume è imponente per dimensioni, formato, numero di carte e legatura, ma la struttura della pagina è leggera, ariosa e riccamente decorata. Il codice fu commissionato a Matteo de’ Contugi, famoso copista già attivo per i Gonzaga e per gli Este, e a Guglielmo Giraldi, miniatore di scuola ferrarese, con il quale collaborò anche Franco dei Russi. Giraldi e Russi lavorarono alle miniature dell’Inferno e del Purgatorio tra il 1478 e il 1482, anno della morte del duca. A quel punto la decorazione del codice si interruppe per essere ripresa solo all’inizio del XVII secolo, quando Francesco Maria II della Rovere, ultimo duca di Urbino, per riportare la corte all’antico splendore artistico, fece completare le miniature da Valerio Mariani e dotò il volume di una legatura in broccato giallo, successivamente sostituita.

Il Dante Urbinate è un capolavoro nel quale convivono in armonia la cultura medievale, di cui la Divina Commedia è uno degli apici, l’arte rinascimentale delle miniature delle prime due cantiche, e quella seicentesca del Paradiso.

Dal Codice al facsimile. Come tutte le edizioni in facsimile Panini, anche la Divina Commedia di Federico da Montefeltro restituisce fedelmente e integralmente tutte le caratteristiche del manoscritto che è stato riprodotto a tiratura limitata di soli2 590 esemplari. Dalle cromie ai valori materici, la fedeltà all’originale è assoluta in ogni dettaglio: le miniature dai colori vividi, la riproduzione degli ori, stesi in lamina e in polvere a seconda delle diverse dorature presenti nel libro, tutto concorre a riprodurre alla perfezione il Dante Urbinate. La realizzazione della legatura è affidata a esperte botteghe artigiane che utilizzano le stesse tecniche in uso sul finire del Quattrocento: maestranze specializzate come legatori e argentieri, orefici e incisori; dal loro lavoro viene data nuova vita a uno dei volumi più preziosi e apprezzati della miniatura rinascimentale. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Treccani, la tiratura, oggi quasi esaurita, ha potuto perfezionarsi secondo criteri riproduttivi filologici. Le ultime copie sono disponibili attraverso la rete commerciale Treccani.

La Biblioteca Impossibile. Il Dante Urbinate fa parte della collana “La Biblioteca Impossibile”, la più autorevole e preziosa collezione di facsimili dedicata al Rinascimento. Un progetto unico per completezza e rigore scientifico inaugurato nel 1995 dalla Bibbia di Borso d’Este e proseguito, anno dopo anno, con la riproduzione di capolavori assoluti della miniatura: dalla monumentale Bibbia di Federico da Montefeltro al piccolo Libro d’Ore Torriani, dal sontuoso Lezionario Farnese alle celeberrime Très Riches Heures del Duca di Berry. Ogni opera, realizzata a tiratura limitata, è stata presentata da studiosi di fama mondiale, come Umberto Eco e Antonio Paolucci, Vittorio Sgarbi e Flavio Caroli, Cristina Acidini e Federico Zeri.

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