Una innovativa tecnica di lavaggio, in grado di offrire un
comprovato abbattimento della carica patogena potenzialmente presente nel
materiale sottoposto al processo di lavaggio a secco. È iPURA MAC 9.0,
ufficialmente disponibile sul mercato da marzo 2021 e messa a punto a seguito
dell’attuale crisi pandemica mondiale da iLSA, azienda bolognese nata nel 1978
e specializzata nella progettazione e costruzione di macchine per il lavaggio a
secco per la pulizia di prodotti tessili di abbigliamento, arredamento e
accessori.
Con l’obiettivo di identificare un fluido solvente in grado di
combinare basso impatto ambientale (biodegradabilità), pulitura efficace e
abbattimento di cariche patogene, l’area ricerca e sviluppo di iLSA si è
orientata verso la famiglia di prodotti conosciuti come “alcol modificati”, già
noti in ambito industriale e con una storia consolidata in termini di sicurezza
per l’operatore e l’ambiente; per farlo, ha attivato una collaborazione con
l’azienda tedesca RG GmbH, produttrice del solvente testato dall’impresa
bolognese, ora disponibile con il nome commerciale ALKOTEX.
Per la valutazione e la gestione dei risultati
della propria ricerca, iLSA ha inoltre identificato come partner del progetto il laboratorio di analisi e ricerca tessile LART di Carpi e il laboratorio
di analisi chimico biologiche SAFE del distretto biomedicale di Mirandola, alle
porte di Modena.
“La selezione del
fluido solvente, realizzata tramite test effettuati su una macchina della linea
iPURA, è stata particolarmente impegnativa nell’ottica di coniugare tutti gli
aspetti relativi ad una ‘best practice’ di lavaggio a secco, quali la sicurezza
del processo, la compatibilità con materiali e accessori sottoposti al
lavaggio, l’efficienza nei risultati di pulitura, una semplice gestione tecnica
e operativa dell’impianto; l’economia di processo e la verifica
dell’abbattimento delle cariche patogene considerate”, sottolineano da iLSA.
Per quanto riguarda la
valutazione dei test di lavaggio da effettuare, i ceppi patogeni da selezionare
e la verifica dell’abbattimento delle cariche patogene, “è stato considerato il
livello di resistenza dei differenti gruppi, vagliando le possibilità con i
biologi del Laboratorio SAFE. La scelta è ricaduta su un ceppo batterico Gram
Positivo e uno Gram Negativo: lo Staphilococcus Aureus e l’Escherichia Coli. Virus lipidici come Sars
Covid-19, infatti, sono meno resistenti rispetto ad entrambi”, continuano
dall’azienda bolognese.
Come sottolineano da
iLSA, i risultati ottenuti mediante le rilevazioni della carica batterica pre e
post trattamento mostrano per entrambi i patogeni un grado di abbattimento
molto elevato e dunque un’alta attività biocida, confermando l’efficacia del
processo effettuato anche per l’igienizzazione degli articoli tessili trattati.
“MAC 9.0 è disponibile
anche per impianti specializzati a barriera sanitaria progettati per ambienti
industriali dove si intende evitare il rischio di ‘cross contamination’ tra le
fasi di carico e scarico del materiale da sottoporre a lavaggio a secco.
L’impianto può tra l’altro essere corredato di configurazione hardware/software
in linea con le tecnologie abilitanti per Industria 4.0”, concludono da iLSA.
Per info: info@ilsa.it