Il 2020, nonostante il contesto generale di mercato complicato dall’emergenza epidemiologica per il Covid-19, ha mostrato un
andamento positivo per i dati di bilancio del Gruppo Kerakoll, nato nel 1968 a Sassuolo, in provincia di Modena, nel cuore del più importante comprensorio ceramico mondiale, dall’iniziativa imprenditoriale di Romano Sghedoni e che offre una soluzione globale nei materiali e nei servizi per il green building, per costruire e vivere nel rispetto dell’ambiente e del benessere abitativo.
I ricavi totali
aggregati, in particolare, si sono attestati nel 2020 a 486 milioni di euro,
mantenendosi sostanzialmente in linea rispetto a quelli registrati nel 2019,
sebbene in presenza di due mesi dell’anno in particolare (marzo ed aprile) in
cui le attività produttive e distributive sono rimaste in larga parte inattive,
a causa dei provvedimenti restrittivi governativi. A partire dal mese di
maggio, si è registrata invece una forte crescita dei ricavi, che, a livello
aggregato, negli ultimi 8 mesi dell’anno è stata pari a circa il +8,8% rispetto
al corrispondente periodo dell’anno precedente.
L’Italia ha
rappresentato il mercato più rilevante per Kerakoll, con 289,7 milioni di euro
di ricavi realizzati nell’anno, pari ad una quota di oltre il 60% del totale,
ma il Gruppo ha confermato la sua vocazione all’internazionalizzazione e alla
crescita sui principali mercati esteri, tra i quali le performance migliori in
termini di incremento del fatturato sono state realizzate in Polonia (+11%),
Spagna (+9%), Portogallo (+6%) e Grecia (+3%).
A livello di bilancio
consolidato di Gruppo, il dato dei ricavi si è attestato invece a 452,1 milioni
di euro, in linea con il corrispondente dato consolidato del 2019, pari a 458,2
milioni di euro. Nel 2020 il Margine
Operativo Lordo (M.O.L.) consolidato ha registrato una crescita del 2,1%,
raggiungendo i 77,4 milioni di euro (pari al 17,1% dei ricavi), rispetto ai
75,9 milioni dell’anno precedente. Anche il Risultato
Operativo consolidato ha mostrato un andamento positivo, attestandosi nel 2020
a 60,2 milioni di euro a fronte dei 58,7 milioni del 2019 (+2,6%).
Gli investimenti
effettuati nel corso del 2020 sono stati pari, a livello aggregato, a 11,4
milioni di euro, si sono focalizzati in particolare sull’upgrade tecnologico
delle strutture di produzione, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza e
la flessibilità delle linee produttive.
“Il 2020 è stato un anno che tutti ricorderemo
per la pandemia e per gli impatti che ha avuto sulle nostre vite e sull’economia
- ha commentato Andrea Remotti, amministratore delegato di Kerakoll – In questo
quadro complesso, Kerakoll ha saputo continuare a generare valore: per
l’azienda, per i suoi dipendenti e per tutti gli stakeholder, ottenendo
risultati largamente positivi, di cui siamo particolarmente soddisfatti”.
“Approcciamo il futuro con ottimismo – ha
aggiunto Remotti - nella convinzione che quelli che da sempre sono i nostri
principali driver di sviluppo, le persone e la sostenibilità, saranno ancora
più fondamentali per presidiare il mercato che verrà. In questa direzione si
dirige il piano di investimenti varato da Kerakoll per 175 milioni di euro nei
prossimi 5 anni, con focus sull’internazionalizzazione”.
Oggi Kerakoll, che conta circa 2.000 persone tra dipendenti e collaboratori, è presente direttamente in 12 Paesi, con 16
stabilimenti produttivi in Italia, Spagna, Polonia, Grecia, Francia, Regno
Unito, India e Brasile.