Una ragazza di 23 anni affetta da
ipertensione polmonare, una malattia congenita che coinvolge i polmoni
provocando insufficienza respiratoria e di conseguenza sofferenza cardiaca, è
stata salvata grazie al pronto
intervento dei medici dell’Ospedale Civile di Baggiovara che sono
intervenuti tempestivamente, dall’accesso al Pronto Soccorso, sino
all’intervento dei cardiologi e degli anestesisti-rianimatori. I medici hanno
utilizzato ECMOlife, innovativo
dispositivo per la circolazione e l’ossigenazione extracorporea di Eurosets,
azienda di Medolla (Modena) specializzata nella progettazione, produzione
e commercializzazione di dispositivi biomedicali.
ECMOlife ha, infatti,
consentito di stabilizzare la 23enne per
il trasporto in ambulanza, il primo caso sul territorio nazionale.
La paziente si era recata al pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Baggiovara (Modena) perché presentava una grave
insufficienza respiratoria.
La giovane era stata lì ricoverata, aveva risposto subito bene alla
terapia farmacologica e, dopo la somministrazione di ossigeno, risultava
compensata. Tuttavia, una settimana dopo
si è aggravata rapidamente e ha avuto un crollo completo della capacità
polmonare fino all’insufficienza respiratoria acuta.
"A causa della patologia di cui
soffriva, era già in lista per un trapianto di polmoni", spiega Elisa Davolio, perfusionista
all’Ospedale di Baggiovara. "Non
appena il quadro clinico è peggiorato si è reso necessario un trasferimento
verso l’ospedale indicato per il trapianto. Si tratta del primo trasferimento
in ECMOlife su ambulanza. Il dispositivo ci ha permesso di avere un supporto
cardiocircolatorio esterno in grado di fornire supporto al circolo sistemico e
di ossigenare direttamente il sangue, sostenendo pertanto sia la funzionalità
cardiaca che quella respiratoria".
ECMOlife è infatti un
sistema in grado di sostituire
temporaneamente la funzione del cuore e dei polmoni, un dispositivo “salvavita” che incontra
una varietà di utilizzo molto ampia:
viene infatti impiegato in Cardiochirurgia, Emodinamica, in Terapia Intensiva,
nel trattamento di pazienti Covid critici, nel caso di shock cardiogeno post
intervento cardiochirurgico, per contrastare crisi respiratorie o come supporto
nei trapianti polmonari e cardiaci.
Dopo essere stata stabilizzata
con ECMOlife – grazie all’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica, diretta da Stefano Tondi, e ai medici del reparto di Anestesia-Rianimazione, diretta
da Elisabetta Bertellini, di Baggiovara –, dopo poche ore è stata
trasferita in ambulanza insieme al dott. Meli, direttore della
cardio-anestesia dell’Hesperia Hospital. In questo modo la 23enne ha avuto la
priorità a livello nazionale per il trapianto. L’organo compatibile è
arrivato due settimane dopo, periodo durante il quale la ragazza è rimasta in ECMOlife: la giovane era
perfettamente vigile, cosciente, parlava con i medici, non era intubata.
Il trapianto è riuscito, la
paziente ha avuto una buona ripresa graduale e oggi è tornata a casa.
"Aver avuto a disposizione un sistema come ECMOlife ci ha permesso di
fare la differenza", commenta la Davolio. "D’altro canto va sottolineato anche l’ottimo lavoro dei professionisti che hanno
trattato la paziente e l’hanno presa a cuore, portando a questo esito
estremamente positivo".
“Questo risultato", ha
concluso Elisabetta
Bertellini, "è frutto dell'integrazione
delle diverse competenze cardiologiche, anestesiologiche e cardiochirurgiche
che ci hanno messo in condizione di stabilizzare la paziente trasferita nella
struttura dove poi ha effettuato il trapianto bipolmonare. Questo lavoro di
équipe ha consentito di risolvere il quadro clinico molto specifico e grave.
Dal punto di vista anestesiologico l’ECMO è una procedura che applichiamo nei
casi più gravi in cui è necessario supportare l’ossigenazione del sangue".
"La
nostra missione è quella di dare una risposta alle diverse problematiche
cliniche attraverso l’innovazione, ed ECMOlife è pienamente in linea con i
nostri obiettivi", sottolinea Antonio Petralia, vicepresidente e ad di Eurosets. "Siamo
orgogliosi di poter supportare il lavoro dei professionisti sanitari
nell’aiutare pazienti in condizioni critiche".