Il Nostro Team
Comunicazioni tecniche
Eventi
Fare News
Imprese Associate
{{ fifthTitle }}

Abbattere il costo delle materie prime? Grazie alla tecnologia si può

27/05/2022

Marco Baracchi, direttore generale di CRIT
Marco Baracchi, direttore generale di CRIT

Prima la pandemia, ora anche le tensioni geopolitiche internazionali: da diversi mesi il costo delle materie prime sta registrando una crescita apparentemente senza fine, con conseguenze pesanti sull’attività e sui conti delle industrie manufatturiere italiane. Nel corso dell’ultimo anno, ad esempio, le quotazioni del Nichel (una delle materie prime maggiormente utilizzate nel settore metalmeccanico-automotive) sono più che raddoppiate.

Poter eliminare il Nichel dalle leghe metalliche impiegate dall’industria metalmeccanica ed automotive, dunque, rappresenta un importante fattore competitivo; inoltre, contribuirebbe a rendere più sicuri per i lavoratori e meno impattanti per l’ambiente diversi processi industriali, dal momento che il Nichel è un minerale potenzialmente cancerogeno e altamente inquinante.

Una possibile soluzione arriva dal progetto NEWMAN (acronimo che, tradotto dall’inglese, sta per “Polveri prive di Nichel per componenti ad alte performance”), coordinato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, sostenuto con 1,5 milioni di euro dall'Unione europea e supportato nelle fasi di comunicazione e divulgazione da CRIT, centro di innovazione tecnologica applicata all’industria con sede a Vignola (Modena).

Il progetto NEWMAN ha messo a punto una soluzione tecnologica che azzera l’impiego del Nichel ed ottimizza il processo di produzione di diversi componenti nell’industria manufatturiera.
In particolare, sono stati realizzati alcuni primi prototipi (un manicotto dell'albero del cambio per una trasmissione automobilistica ed un pignone per il settore delle macchine automatiche) con risultati di grande successo.

"Il prototipo di pignone offre una riduzione dei costi fino all'80% rispetto ai prezzi attuali, inoltre gli accurati test effettuati, con una prova di 80.000 cicli di utilizzo, non hanno evidenziato livelli rilevanti di usura", afferma Marco Baracchi, dg di CRIT. "La valutazione dell'impatto del ciclo di vita ha dimostrato che la soluzione trovata offre una migliore performance ambientale, considerando gli indicatori del cambiamento climatico, a partire dal carbon footprint (impronta ecologica) che è quasi dimezzato rispetto alle produzioni attuali".

La soluzione Newman è risultata positiva anche per il prototipo di manicotto del cambio, uno dei componenti della trasmissione automobilistica, che offre una sensibile riduzione di peso ad un costo inferiore rispetto ad un componente forgiato e cementato con tecnologia tradizionale.

"Alla luce degli eccellenti risultati evidenziati in fase di test dal prototipo di pignone intendiamo avviare la produzione di questo componente entro il 2022, ed identificare altri componenti nelle nostre macchine per trarre vantaggio da questa nuova tecnologia", afferma Lanfranco Ferri, responsabile dell’Ufficio Tecnico Meccanico di VICIVISION di Santarcangelo di Romagna (Rimini), che ha testato le possibili applicazioni pratiche in ambito industriale e consumer.

Tra i vari partner italiani ed europei coinvolti all’interno del progetto NEWMAN un ruolo di primo piano lo hanno avuto aziende e centri di ricerca dell’Emilia-Romagna. Oltre alla modenese CRIT, infatti, sono state coinvolte l’azienda riminese VICI e la SINTERIS di Bentivoglio (Bologna), per le valutazioni sulle possibili applicazioni pratiche, mentre l’Università di Bologna si è occupata dell’ottimizzazione del processo di produzione e dei trattamenti termici dei componenti.

Al progetto NEWMAN hanno partecipato, inoltre, il Centro Ricerche Fiat di Torino, che ha studiato le prestazioni delle parti prodotte a livello industriale, l’Università di Ghent (Belgio), che ha analizzato le ricadute sull’ambiente della nuova tecnologia, ed HÖGANÄS, multinazionale svedese leader mondiale nel mercato delle polveri di ferro e metalliche, che ha sviluppato le innovative polveri metalliche Nichel-free.

Il progetto NEWMAN è stato sostenuto dall'Innovation Community per l'uso sostenibile delle materie prime, voluto dall'Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT), parte integrante del programma quadro Horizon2020 promosso dall’Unione europea.

Altri Articoli di Fare news