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Corso Educazione finanziaria: solo il 44,3% dei decisori possiede un'elevata conoscenza finanziaria

06/03/2024

Corso di finanza aziendale per imprenditori di Confindustria Emilia

Che cosa si intende con il termine educazione finanziaria e perché è importante non sottovalutarla, soprattutto nei momenti di crisi.  

Concetti quali inflazione, stretta monetaria, crisi di liquidità, rating, sono diventati di uso comune negli ultimi anni.  

Per questo, migliorare le competenze di base sulla gestione e sulla programmazione delle risorse finanziarie personali e aziendali, è diventata una priorità, soprattutto quando si naviga in acque alterate.  

Navigare il mondo finanziario può essere infatti una sfida per le piccole imprese, ma grazie al corso di formazione “Scelte finanziarie e rapporti con le banche”, promosso da Confindustria Emilia Area Centro, Banca d’Italia e Piccola Industria di Confindustria, i piccoli imprenditori possono acquisire le competenze necessarie per prendere decisioni sagge e costruttive per il futuro delle proprie aziende.

Conoscenze finanziarie rimangono molto basse anche tra coloro che hanno redditi e titoli di studio più elevati

Secondo la definizione dell’OCSE, l’educazione finanziaria “è un processo attraverso il quale i consumatori, i risparmiatori e gli investitori migliorano le loro capacità di comprensione dei prodotti finanziari e dei concetti che ne sono alla base e attraverso istruzioni, informazioni, consigli, sviluppano attitudini e conoscenze atte a comprendere i rischi e le opportunità di fare scelte informate, dove ricevere supporto o aiuto per realizzare tali scelte e per le azioni da intraprendere per migliorare il proprio stato e il livello di protezione”.  

In Italia secondo quanto afferma il Rapporto Edufin 2022: “le conoscenze finanziarie percepite rimangono molto basse, al di sotto della sufficienza”, “anche tra coloro che hanno redditi e titoli di studio più elevati”.   

“Il concetto di inflazione è piuttosto familiare: il 71,9% dei decisori economici dichiarano di sapere di cosa si parla. Ma solo un italiano su due conosce temi come diversificazione e relazione rischio rendimento. Appena il 40,6% dichiara di sapere cos'è l'interesse composto e il 45% l'interesse semplice. Nel complesso, solo il 44,3% dei decisori possiede un'elevata conoscenza finanziaria. Sotto la media, sottolinea il rapporto sono le donne, i residenti nel Sud e Isole, i soggetti con un basso titolo di studio e gli under 34.”  

In base ai risultati dell’ultima indagine OCSE Pisa: “la percentuale di studenti italiani in grado di risolvere i compiti più complessi è meno della metà di quella registrata a livello medio OCSE (4,5% vs 10,5%), mentre circa uno studente su cinque non possiede le competenze minime necessarie per prendere decisioni finanziarie responsabili e ben informate”.

Confindustria Emilia e Corso di educazione finanza aziendale

Confindustria Emilia Area Centro in collaborazione con Banca d’Italia e Piccola Industria di Confindustria con il progetto "Piccole imprese, scelte grandi" si impegna a promuovere la diffusione della cultura finanziaria tra i piccoli imprenditori.

Saperne di più di finanza aiuta chi fa impresa a prendere decisioni migliori per il futuro della propria azienda e a dialogare in modo più costruttivo con banche, intermediari finanziari e altri soggetti esterni.

Il programma di formazione di base “Scelte finanziarie e rapporti con le banche” copre i temi più rilevanti della finanza d'impresa ed è suddiviso in quattro percorsi disegnati su misura per le esigenze dei piccoli imprenditori:

  • il rapporto con la banca;
  • la gestione delle difficoltà finanziarie;
  • la centrale dei rischi, i pagamenti e gli strumenti di tutela;
  • la finanza per la piccola impresa.

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