L'economia circolare rappresenta un cambiamento di paradigma rispetto all'approccio lineare. L'obiettivo è infatti quello di creare un ciclo virtuoso in cui i materiali e i prodotti vengono utilizzati in modo sostenibile e viene sprecato il meno possibile. Questo dà quindi maggiore valore ai materiali – che vengono vissuti più a lungo attraverso il riciclo, il riuso o il ripristino – ma soprattutto ci spinge a mettere in atto politiche e azioni mirate per ridurre l'impatto ambientale. E in questo campo l’Emilia Romagna ha fatto molto.
Mentre il termine "sviluppo sostenibile" è ormai di uso comune, spesso sottovalutiamo l'ampiezza e la complessità di questa visione. Lo sviluppo sostenibile va ben oltre la tutela dell'ambiente, poiché si basa su tre pilastri fondamentali: ambiente, economia e società. Questi pilastri interagiscono sinergicamente, lavorando in armonia per raggiungere gli obiettivi nazionali che possiamo riassumere nelle "5P":
L'obiettivo è fissato nel 2030 e la sfida che ci attende è complessa. Per realizzare infatti una sostenibilità completa dobbiamo:
La nostra Regione ha
dimostrato una visione lungimirante nell'affrontare la sfida della
sostenibilità economica e ambientale. Da anni, si è posta all'avanguardia
nell'abbracciare modelli di economia più circolare e resiliente, posizionandosi
come un esempio virtuoso per le altre regioni del Paese.
Il primo passo è
stato intrapreso nel 2015 con l'approvazione della Legge Regionale n. 16.
Questa iniziativa ha gettato le basi per sostenere l'economia circolare e
ridurre la produzione regionale di rifiuti. Il messaggio era chiaro: passare da
un modello di produzione e consumo lineare a uno circolare rappresentava il
futuro.
Successivamente, il
cammino verso la sostenibilità è proseguito con il Piano Regionale di Gestione
dei Rifiuti (PRGR), deliberato dall'Assemblea Legislativa nel maggio 2016.
Questo piano, frutto di un impegno costante e concreto, si è rivelato uno
strumento operativo essenziale per attuare la Legge Regionale n. 16.
Ma non è
finita qui. la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto ben quattro accordi
volontari di filiera, stipulati con attori chiave come la grande distribuzione,
l'industria plastica, il settore Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed
elettroniche) e l'Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti).
Tra i
progetti già avviati e quelli in fase di sviluppo, spicca l'istituzione di un
Sistema di Qualificazione Ambientale dei punti vendita, noto come il
"carrello verde". Questo progetto mira a elevare progressivamente le
prestazioni ambientali delle attività commerciali contribuendo a ridurre
l'impatto ecologico. Finora, ben 71 punti vendita sono stati accreditati, dando
prova dell'entusiasmo e dell'adesione a questa importante iniziativa.
La prossima
tappa prevede invece un accordo per la valorizzazione dei beni non
commercializzabili, ovvero quegli invenduti. Questo non solo contribuirà a
sostenere le organizzazioni non lucrative beneficiarie, ma garantirà anche
trasparenza lungo l'intero flusso, dall'uscita dai punti vendita fino al loro
riutilizzo, riducendo al minimo gli sprechi e promuovendo l'uso responsabile
delle risorse.
Il concetto
di economia circolare non può prendere forma se non attraverso il coordinamento
permanente dei sottoprodotti e l'implementazione di una simbiosi industriale.
Questa strategia è in stretta connessione con la visione di uno sviluppo
sostenibile, in cui il riutilizzo e la valorizzazione dei sottoprodotti
diventano pilastri fondamentali.
Un elemento
chiave è il "Coordinamento permanente sottoprodotti," una
collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna, il Tavolo regionale
dell’imprenditoria, ARPAE Emilia-Romagna (DT-SAC), Confindustria Emilia-Romagna
e Coldiretti Emilia-Romagna, che punta a
stabilire un dialogo costruttivo tra il settore pubblico e privato per
promuovere la gestione responsabile dei sottoprodotti.
In un mondo in rapida evoluzione dell'economia
circolare, l'accesso a soluzioni e partnership è fondamentale. Ed è qui che
Albo Circular gioca un ruolo cruciale.
Il portale
di Confindustria Emilia è il punto di incontro per aziende che offrono e
cercano prodotti e servizi nell'ambito dell'economia circolare, offrendo una
piattaforma semplice da usare, intuitiva, aggiornata e diretta.
Semplice -
La complessità dell'economia circolare richiede soluzioni semplici. Albo
Circular offre una navigazione agevole e un'esperienza utente intuitiva,
consentendo alle aziende di trovare facilmente ciò di cui hanno bisogno.
Aggiornato -
In un mondo in rapida evoluzione, l'aggiornamento costante è essenziale. Il
portale è costantemente monitorato e aggiornato per garantire che le
informazioni siano sempre rilevanti e all'avanguardia.
Diretto - La
comunicazione diretta tra aziende è la chiave del successo nell'economia
circolare. Albo Circular promuove il contatto diretto tra le aziende, rendendo
più semplice la ricerca di opportunità di collaborazione e la scoperta di
servizi essenziali.
Grazie a
questo portale, le aziende possono:
Albo
Circular è la piattaforma che collega le aziende nell'ambito dell'economia
circolare, dando un contributo per costruire un futuro più sostenibile e
responsabile.
Guarda i
servizi inclusi https://www.albocircular.it/it/servizi