Le fiere sono una delle principali forme di promozione e valorizzazione delle imprese a livello locale, nazionale e internazionale. La loro organizzazione offre infatti l’opportunità di presentare i propri prodotti e servizi, creare nuove connessioni e sviluppare relazioni commerciali, con ricadute significative anche su settori che non sono direttamente coinvolti nelle manifestazioni – come l’alloggio e la ristorazione, i servizi di trasporto e quelli turistici.
In questi anni il settore fieristico si è rivelato davvero importante per l’ Emilia Romagna, tanto da farne una delle principali regioni fieristiche europee, posizionandosi al secondo posto in Italia, dopo la Lombardia, e al sesto a livello europeo.
In base ai dati dell’Union des Foires Internationales (UFI) – l’associazione a cui partecipano gli enti di gestione dei maggiori poli fieristici mondiali –, tra il 2011 e il 2019, si sono svolte 407 manifestazioni con più di 16 milioni di visitatori e quasi 190.000 espositori.
In questo scenario positivo, la città di Bologna rappresenta il polo nevralgico, con quasi la metà dei visitatori e degli espositori ospitati alle manifestazioni tenute in città.
Nell’arco di nove anni – i dati completi sugli eventi fieristici che si sono svolti in Europa sono disponibili soltanto fino al 2019 – l’attività fieristica ha registrato una tendenza positiva con un incremento delle quote di mercato maggiore anche rispetto ad altre regioni a vocazione fieristica.
Il numero di visitatori è cresciuto di oltre il 35%, passando da una media annua di 1,5 milioni (nel triennio 2011-13) a più di 2 milioni (nel 2017-19).
Allo stesso modo quello degli espositori ha raggiunto il 42%, con la quota di espositori esteri che tocca il 27%.
Anche i visitatori stranieri sono aumentati e nel triennio 2017-19 sono stati circa 325.000 all’anno, dato che appare più significativo se raffrontato con gli arrivi di turisti stranieri che salgono a circa 3 milioni all’anno.
Nel periodo preso in esame, secondo i dati riportati da Banca d’Italia, nel rapporto annuale sull’Economia dell’Emilia-Romagna 2023:
I principali quartieri fieristici sono ubicati nelle province di Bologna, Rimini e Parma e dispongono di oltre 440.000 metri quadrati di superficie potenziale complessiva, rientrando di fatto tra i primi 50 al mondo per ampiezza di spazi e tra i primi 25 a livello europeo.
Fra le tante proposte del settore fieristico a Bologna, non può mancare FARETE, l’evento di Confindustria Emilia, che in questi anni ha visto i suoi numeri crescere. All’ultima edizione hanno partecipato:
Ormai alla sua decima edizione, FARETE è la due giorni bolognese di networking dove le aziende possono entrare in contatto con potenziali partner di business selezionati, partecipare alle sessioni formative organizzate da professionisti e scoprire nuove idee ed innovazioni.
Gli espositori hanno anche l'opportunità di partecipare alle sessioni di networking con altri rappresentanti del mondo imprenditoriale, condividere le proprie esperienze e apprendere da quelle degli altri.
Inoltre, nel corso dell'evento, è possibile partecipare a numerosi seminari tenuti da esperti del settore e piccoli workshop su tematiche più tecniche come l’efficienza produttiva, la gestione della catena di fornitura, i processi innovativi e le tecnologie all'avanguardia.
Guarda i dettagli su https://farete.confindustriaemilia.it/home