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Nanoprom Chemicals presenta Polysil paper l’ultima novità per il rivestimento ecosostenibile

25/09/2023

Da oggi in poi sarà possibile conciliare ancora di più la tutela dell’ambiente con la produzione e l’utilizzo delle comuni cannucce per bere.

Le cannucce di carta o di grano duro che vengono utilizzate oggi al posto di quelle in plastica, dopo appena dieci minuti che sono immerse nel bicchiere, assorbono una parte del nostro drink e si inzuppano o, addirittura, si sciolgono. Sono necessarie, ma rappresentano una sorta di compromesso che non rende felice nessuno. Ma, soprattutto, non c’è nessun controllo di qualità durante il processo produttivo e nessuno sa quale sia il reale legante che viene rilasciato nelle nostre bevande.

Per risolvere questi problemi, la Nanoprom Chemicals Benefit Company, società che opera nel settore del trattamento delle superfici con sede a Sassuolo (Mo) ha trovato il modo di non rovinarci il diritto all’aperitivo e di non farci tentennare di fronte all’impegno che dobbiamo assumere nei confronti del pianeta.  

La soluzione, tanto semplice quanto geniale, si chiama Polysil paper e altro non è che un rivestimento realizzato con processi di vetrificazione a freddo della cannuccia senza alterarne la struttura. Come spiega il CEO della Nanoprom Chemical Gian Luca Falleti: «Il nostro prodotto, testato in campo alimentare, ha un elevato potere idrofobico, rende la carta resistente ai liquidi senza interferire con la sua riciclabilità, perché il rivestimento Polysil paper è composto prevalentemente da silice, una sostanza minerale inerte e biocompatibile».

Una cannuccia trattata con il Polypaper, inoltre, è totalmente insapore. 

Ma questa nuova tecnologia potrà essere  impiegata in numerosissimi altri settori. 

Ad esempio, quello degli imballaggi. Siamo circondati da merci di ogni genere protette da confezioni di cartone. Nell’ultimo decennio gli imballaggi a base di cellulosa sono passati da 4,33 milioni a 4,92 milioni di tonnellate (fonte Comieco-Conai), con un incremento di circa 600 mila tonnellate. Contemporaneamente, i produttori hanno via via ridotto le grammature medie del cartone per offrire al mercato soluzioni di packaging sempre più leggere ed eco sostenibili, ma anche meno resistenti alle intemperie. Le scatole, pur essendo ecologiche, hanno un difetto: a contatto con l’acqua si sfaldano con il rischio che ciò che contengono si rovini.

Ed è qui che, di nuovo, entra in campo Polysil paper che, grazie alle sue proprietà idrorepellenti e in virtù dell’alta tensione superficiale che crea sul rivestimento, fa in modo che la goccia d’acqua non venga assorbita ma scivoli via, mantenendo la scatola impermeabilizzata. Attraverso esperimenti empirici si è notato che lasciando per cinque mesi alcuni imballi di cartone alle intemperie, quelli non trattati fossero rovinati in modo evidente mentre gli altri, “vetrificati” con il Polypaper, rimanessero sostanzialmente integri.

Inoltre Studi certificati da laboratori accreditati del mondo ceramico, hanno dimostrato l’efficacia di questa soluzione sia dal punto di vista chimico, perché Polypaper di Nanoprom Chemicals non rilascia sostanze pericolose, sia da quello della sostenibilità, dal momento che il cartone trattato è totalmente riciclabile.

E l’azienda, forte di questi risultati positivi sta studiando la fattibilità per la costruzione di un impianto automatizzato di imballi nel comparto ceramico che a regime genererà una riduzione di circa 8 milioni di metri quadrati annui di plastica. La sede dello stabilimento sarà sul territorio di Sassuolo, cittadina considerata la capitale delle piastrelle di ceramica.
 

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