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Regenstech vince il WE Award Women Excellence 2023

04/12/2023

Maria Silvia Pazzi, CEO e founder di Regenesi e founder di Regenstech (seconda da sinistra) premiata con il WE Award Women Excellence 2023
Maria Silvia Pazzi, CEO e founder di Regenesi e founder di Regenstech (seconda da sinistra) premiata con il WE Award Women Excellence 2023

Maria Silvia Pazzi, CEO e founder di Regenesi e founder di Regenstech, startup innovativa femminile e Società Benefit, che trasforma i rifiuti tessili civili e industriali in materia prima seconda, grazie ad una tecnologia brevettata unica al mondo, è vincitrice del premio We Award Women Excellence 2023 de il Sole24Ore e Financial Times, per la categoria Open Innovation.

La serata di gala del 30 novembre, “Ispirare il futuro”, con l’assegnazione del premio WE Award - Women Excellence racconta grandi storie di donne che hanno saputo ottenere, nonostante un contesto non sempre favorevole, risultati straordinari in vari campi, come affari, leadership, arte, scienza o servizio pubblico. Contribuire al cambiamento e produrre impatti positivi sulla società, sono gli obiettivi che accomunano le donne protagoniste del We Award Women Excellence 2023, premio che desidera dunque riconoscere, celebrare e onorare il talento, ispirando altre donne a perseguire l'eccellenza nelle rispettive aree di competenza.

Il progetto Regenstech, nato nel 2019 da un’idea di Maria Silvia Pazzi, ha un obiettivo chiaro e ambizioso: diventare la soluzione tecnologica di riferimento per trasformare i rifiuti tessili industriali e civili in materia prima seconda (MPS), dalla proprietà plastica. Con questo premio, la Giuria de ilSole24Ore E Financial Times ha voluto valorizzare l’esperienza di donne che hanno saputo raggiungere risultati importanti, come quella di Maria Silvia Pazzi, che con la sua startup tecnologica innovativa ha dimostrato risultati tangibili, concreti e con un alto valore sociale. Regenstech è frutto dell’intuizione ed esperienza maturata dalla founder di Regenesi, un brand nativo circolare e pioniere del green fashion e che agisce proprio nell’ottica di trasformare i rifiuti in bellezza, credendo fortemente nella sinergia tra aziende e realtà diverse. Questo progetto nato nel 2008, non solo si concentra sulla creatività legata all'economia circolare, con l'obiettivo di ridare dignità ai materiali post consumo, ma è anche una realtà in grado di catturare l'attenzione su un tema di grande attualità, avviando un dibattito sociale che coinvolge indistintamente tutti.
Dopo aver sviluppato oltre 80 formulazioni e aver condotto test approfonditi, sia in laboratorio che in batch a livello industriale, Regenstech ha dimostrato l'efficacia e l'affidabilità della propria tecnologia arrivando a compiere importanti passi nel suo percorso di crescita. Attualmente è in corso un primo round di finanziamento da parte di nuovi investitori. L’obiettivo è quello di accelerare la transizione sostenibile del settore tessile e moda, attraverso l’utilizzo di un innovativo sistema di trasformazione degli scarti tessili in un materiale unico e versatile, adatto a molteplici applicazioni. Gli investimenti di Ricerca e Sviluppo sono stati resi possibili anche grazie ai finanziamenti pubblici, che hanno visto nel progetto un’opportunità unica per lo sviluppo di soluzioni sostenibili. Innovazione che coniuga tecnologie di automazione industriale con l’ingegneria dei materiali e la chimica verde.

Madre di 4 figli, Maria Silvia Pazzi ha concretizzato un concetto di creatività, innovazione e ricerca estetica attraverso Regenesi e Regenstech. Queste aziende si concentrano sull'idea di collaborazione tra pari, unendo la tradizione del manufatto artigianale italiano con le tecnologie dei materiali, la collaborazione di designer internazionali e le potenzialità dell'Intelligenza artificiale. Una visione che porta Maria Silvia Pazzi a guardare sempre oltre con la capacità di trasformare idee in fatti concreti e già da domani la vedrà proiettata sulla nuova sfida: contribuire alla rigenerazione dei territori urbani mettendo a disposizione le competenze e le conoscenze in ambito di economia circolare dando vita a laboratori di recycling e upcycling nei quali diffondere la cultura della sostenibilità del consumo consapevole. Progetti che trovano il consenso e il supporto delle istituzioni e vogliono fortemente essere determinanti per lasciare ai nostri figli un mondo migliore.

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