Nella giornata di martedì 5 dicembre si è tenuto, presso la sede di HPE Group, l’evento “Mekané: 5 anni di sapere”, un momento organizzato dall’azienda modenese per confermare l’attenzione e l’impegno a mantenere ben saldi i legami con le Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia, e un’occasione per fare un bilancio dei risultati di questi anni di attività di Mekané, la Scuola di Alta Formazione in High Performance Engineering nata nel 2018 proprio dalla collaborazione dell’azienda con i due Atenei.
Presenti per l’occasione, oltre a un’ottantina di giovani ingegneri dell’azienda laureatisi ad Unibo e a Unimore, anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che ha aperto l’incontro, il Generale Davide Scalabrin, dell’Accademia Militare di Modena, accompagnato per l’occasione da una decina di giovani ufficiali e allievi.
I Magnifici Rettori Prof. Giovanni Molari e Prof. Carlo Adolfo Porro sono stati coinvolti, insieme all’Ing. Andrea Bozzoli e al Prof. Enrico Sangiorgi, in una tavola rotonda intitolata: “Mekané: la collaborazione tra Impresa e Università come asset fondamentale per la specializzazione delle competenze nella Motor Valley”.
Oltre 60 ingegneri altamente specializzati sono stati formati dal 2018 ad oggi con più di 270 ore di formazione erogate da oltre 40 docenti delle Università coinvolte nel progetto. Un investimento complessivo di oltre 500 mila euro, tra costi vivi delle lezioni e costi sostenuti per la creazione degli spazi dedicati alle attività di formazione, i Box Lab, strutture sviluppate seguendo il modello della Circular e della Green Economy, realizzate per il 70% con materiali di riuso e progettate per essere autosufficienti sotto il profilo idrico per l’80% e sotto quello energetico per il 90%. Questi alcuni dei numeri che hanno caratterizzato Mekané dal suo avvio ad oggi, un progetto pionieristico per il tipo di cooperazione proposta ed attuata dai protagonisti, le Università e HPE Group, e per gli esiti attesi: la formazione in tempi record di profili professionali altamente specializzati nei settori di interesse dell’azienda, in particolare quello dell’automotive, del motorsport e dell’off- highway.
L’ambizioso obiettivo è stato raggiunto attraverso l’organizzazione di corsi tenuti esclusivamente da professori ed esperti nei rispettivi campi d’azione e dedicati a piccoli gruppi di ingegneri, per facilitare il trasferimento tecnologico e la contaminazione delle competenze. Tra le tematiche oggetto dei corsi particolare rilevanza è stata posta su elettrificazione, Intelligenza Artificiale ed elettronica di potenza, tecnologie che rappresentano per l’azienda un volano strategico per lo sviluppo futuro.
“Mekané è il primo esperimento dell’Università di Bologna di joint venture tra un istituto di formazione universitaria e un’azienda per la formazione post-laurea e professionalizzante”, commenta il Magnifico Rettore di Unibo, prof. Giovanni Molari, che aggiunge: “Come dimostrano i risultati presentati oggi, ritengo sia una collaborazione importante per ambo le parti perché, grazie ad essa, il settore della formazione aziendale completa in maniera sinergica quello tradizionale della formazione post-laurea, sfruttando le competenze di largo spettro dell’Ateneo per sviluppare profili professionali mirati alle esigenze aziendali. Inoltre, l'esperienza di Mekané ha facilitato la conoscenza reciproca e di qui l'opportunità di accedere ai progetti collaborativi europei per investire in nuovi saperi e costruire una rete di relazioni strategiche con altri attori che vantano una presenza consolidata nel settore".
Mekané è un progetto lungimirante anche perché, se da una parte, specializza le competenze dei neolaureati comunque non si sovrappone ad altri percorsi, ad esempio quelli offerti da MUNER, come tiene a sottolineare il Magnifico Rettore di Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro: “La partecipazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia al progetto Mekané è un'espressione concreta del nostro impegno verso l'innovazione e la formazione specialistica. Mekané da 5 anni favorisce la cooperazione tra il mondo accademico e il settore industriale, in particolare nell'ambito dell'engineering ad alte prestazioni. L'obiettivo raggiunto di formare oltre 60 ingegneri specializzati dal 2018 ad oggi, con oltre 270 ore di formazione erogate da più di 40 docenti, riflette la nostra determinazione nell'offrire una formazione che non sia solo teoricamente solida ma che sia anche direttamente applicabile in realtà industriali di alto profilo. Siamo orgogliosi che questa iniziativa offra un valore aggiunto rispetto ad altri percorsi formativi. Infine, ringraziamo Hpe Group per la donazione dei due NFT, segno tangibile del valore di questa collaborazione e della nostra comune visione per il futuro dell'innovazione tecnologica".
In effetti, i due NFT (Non Fungible Token), opere digitali basate su tecnologia blockchain, che HPE Group ha deciso di donare agli Atenei di Modena e Reggio Emilia e di Bologna, per suggellare il proficuo rapporto con gli Atenei, sono un esempio del costante obiettivo dell’azienda modenese di mantenere il ruolo di protagonista nel campo dell’innovation technology, ottenuta anche attraverso le collaborazioni di valore instaurate con i Centri del Sapere del territorio. Le opere, non native digitali, sono state fisicamente realizzate da Giuliano della Casa, noto artista modenese conosciuto in particolare per i suoi acquerelli su carta e per la sua attività di illustratore per case editrici importanti, come Einaudi.
“Con questo evento abbiamo voluto ringraziare le Università per il significativo contributo di questi anni”, ha commentato l’Ing. Bozzoli, CEO di HPE Group. “Le partnership con gli Atenei, così come gli investimenti nelle attività di Ricerca e Sviluppo, realizzate prevalentemente attraverso la partecipazione a Progetti Europei e collaborazioni con grandi realtà multinazionali, come STMicroelectronics, rappresentano per l’azienda strumenti strategici di sviluppo. I nostri ingegneri hanno competenze verticali di altissimo livello che provengono direttamente dalle Università; questo si traduce in un vantaggio e competitivo di grande rilevanza per noi e più in generale per il territorio della Motor Valley”.
Oltre ai Magnifici Rettori, è stato fatto un omaggio per ringraziare dell’impegno e della professionalità profusi nell’ambito di Mekané anche al Prof. Francesco Leali di Unimore, al Prof. Riccardo Rovatti di Unibo e al prof. Enrico Sangiorgi, Ordinario di Unibo, Direttore Scientifico di Mekané.