Quest’anno
il Premio Estense celebra il sessantesimo anniversario e con l’occasione
riviviamo i suoi 60 anni di storia attraverso un ciclo di articoli scritti con
la collaborazione di due studenti del master in giornalismo dell’Università di
Bologna, Chiara Putignano e Giuseppe Nuzzi. Vi presentiamo il primo articolo
che racconta cosa è il Premio e come è nato.
Quando
nel 1965 il Presidente degli industriali ferraresi Giorgio Piacentini inizia a
pensare a un premio che evidenzi l’interesse degli imprenditori della zona per
l’arte e la cultura, forse non immagina ancora il successo che l’iniziativa
avrebbe avuto nei decenni a venire. Lo scopo di Piacentini – nominato Cavaliere
del Lavoro proprio per le sue competenze professionali e l’impegno dimostrato
ogni giorno alla guida del calzaturificio Zenith – era rinsaldare quel legame
tra città e cultura che aveva distinto Ferrara durante il Rinascimento.
La
figlia Edgarda, insieme al giornalista e scrittore Gian Antonio Cibotto, si
rendono subito conto della potenzialità della proposta di Piacentini: Cibotto
immagina un riconoscimento da conferire alle giornaliste e ai giornalisti, per
raccolte di articoli pubblicati su giornali e riviste, che nel loro insieme
riflettessero un aspetto della realtà in cui viviamo. E così l’idea prende
sempre più forma e con il definitivo via libera di Gianni Granzotto, grande
giornalista, dirigente e scrittore, nasce a tutti gli effetti il Premio
Estense. Granzotto, che crede fortemente nell’iniziativa, rimane a capo della
giuria tecnica per ben vent’anni, fino al momento della sua morte nel 1985.
Il
Premio è oggi promosso da Confindustria Emilia Area Centro, con la
collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e il patrocinio
del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, della Camera di
Commercio Ferrara e Ravenna e del Comune di Ferrara. All’edizione 2024
partecipano volumi che raccolgono o rielaborano articoli trasmessi dai media e
che siano stati pubblicati tra il 1° gennaio 2023 e il 21 aprile 2024. I libri,
di uno o più autori, passano al vaglio di due giurie: una Giuria Tecnica –
formata da grandi giornaliste e giornalisti guidati da Alberto Faustini,
Presidente di Giuria – che seleziona quattro libri finalisti tra quelli
presentati al concorso, e una Giuria di Lettori – composta da rappresentanti
delle varie categorie sociali e da due studenti e un insegnante vincitori del
“Premio Estense Scuola” – che elegge il vincitore tra i finalisti.
Con
la scelta dei quattro finalisti a fine maggio si apre quindi il momento clou
del Premio, che culminerà il 28 settembre con la cerimonia finale sul palco del
Teatro Comunale di Ferrara, con l’assegnazione dell’Aquila d’oro e del premio
in denaro all’opera vincitrice, alla presenza di autorità e personalità del
mondo imprenditoriale e politico nazionale.
Accanto
alla gara riservata ai giornalisti, dal 1995 esiste anche il Premio Estense
Scuola, che coinvolge studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e
secondo grado delle province di Bologna, Ferrara e Modena. Questo secondo
premio chiede alle classi di realizzare lavori di gruppo che, prendendo spunto
dall’ultima opera vincitrice dell’edizione precedente del Premio Estense, ne
propongano una rilettura originale. Oltre a un premio in denaro, si darà a due
rappresentanti del gruppo vincitore la possibilità di diventare i nuovi membri
della Giuria di Lettori.
Considerate
le varie categorie coinvolte e l’impatto generato dai due concorsi, quindi, il
Premio Estense – giornalistico e scolastico – è chiaramente una manifestazione
culturale di grande rilievo, che promuove la lettura, la scrittura, il
giornalismo e l’informazione. Grazie ad approfondimenti, interviste ed eventi
correlati, il Premio diventa anche occasione di confronto, di dialogo e di
scambio tra autori, lettori, giornalisti, studenti e cittadini.