Introdurre l’intelligenza artificiale nei processi
produttivi delle Pmi per migliorare l'efficienza e la qualità del lavoro e
cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie a prezzi accessibili e
su scala adeguata, sviluppando così la competitività delle imprese. Sono questi
gli obiettivi raggiunti dal progetto KITT4SME, finanziato dall’Unione europea
con 8 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020.
Il progetto europeo KITT4SME (platform-enabled
KITs of arTificial intelligence FOR an easy uptake by SMEs) ha visto la
partecipazione di 20 partner (aziende manufatturiere e centri di ricerca di
Italia, Svizzera, Polonia, Germania, Croazia, Finlandia, Grecia e Spagna), ed
ha consentito di realizzare una piattaforma tecnologica modulare e
personalizzabile. In questo pool di imprese e centri di ricerca d’eccellenza,
coordinato dalla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana
(SUPSI), un ruolo di particolare importanza è stato giocato da due aziende
emiliane: Crit,
società modenese di scouting e consulenza tecnologica con sede a Vignola e Ghepi Srl, azienda di Reggio Emilia specializzata nella produzione di componenti
in plastica di alta qualità tecnica e ingegneristica.
Nell’ambito del progetto europeo KITTS4SME, l’hub
modenese di scouting tecnologico ha coordinato i quattro casi d'uso sviluppati
da altrettante Pmi manufatturiere (due italiane, una polacca ed una svizzera). “L’intelligenza
artificiale può costituire un importante driver di miglioramento
dell’efficienza e della competitività delle imprese: le grandi aziende lo hanno
capito bene e stanno investendo molto in questa direzione - sottolinea Marco
Baracchi, Direttore Generale di CRIT Srl - mentre le PMI scontano la
ridotta capacità di budget ed un livello di consapevolezza digitale
generalmente meno elevato.
Il progetto KITT4SME rappresenta quindi un
importante passo in avanti: grazie al coinvolgimento di importanti centri
internazionali di ricerca, ed ai test concreti sviluppati nelle aziende
partner, si è dimostrato come l’intelligenza artificiale possa essere adattata
e implementata con successo anche in imprese di minori dimensioni, per
rispondere efficacemente alle loro specifiche esigenze”.
Tra le quattro
aziende manufatturiere coinvolte nel progetto, di particolare rilievo è stata
l’esperienza sviluppata da Ghepi Srl, azienda di
Reggio Emilia specializzata nella produzione di componenti in plastica di alta
qualità tecnica e ingegneristica. “Grazie al progetto europeo KITTS4SME
– dichiara Mariacristina Gherpelli, Managing Director di GHEPI Srl –abbiamo
potuto mettere a punto un’importante innovazione di processo che costituirà un
significativo fattore di competitività per una realtà di medie dimensioni come
la nostra. Abbiamo infatti sviluppato un avanzato sistema di intelligenza
artificiale e robotica collaborativa che permette a un cobot di lavorare
in sinergia con l’operatore di produzione, adattandosi in tempo reale al suo
livello di stress fisico, monitorato attraverso un dispositivo sensorizzato
indossabile. Questa innovazione ha consentito di automatizzare un complesso
processo produttivo (linea di stampaggio ad iniezione ed assemblaggio) che
prevede la movimentazione ripetuta di oggetti pesanti ed ingombranti: l’impiego
del cobot riduce lo stress del compito, rendendolo accessibile a tutti i
lavoratori e a tutte le lavoratrici con conseguenti miglioramenti della qualità
dei prodotti e dell’efficienza produttiva”.
Crit, inoltre, ha gestito i bandi di
finanziamento per la creazione ed il miglioramento delle soluzioni di AI
all'interno della piattaforma, insieme ad Art-Er (società consortile della Regione Emilia-Romagna,
nata per favorire la crescita sostenibile attraverso lo sviluppo
dell’innovazione). L’azienda modenese ha
lavorato anche alla costruzione di un ecosistema di stakeholder interessati
alle soluzioni di AI sviluppate, ed ha curato lo studio degli impatti etici,
sociali e legali dell'intelligenza artificiale nel settore manifatturiero.
Con la conclusione del progetto, le soluzioni
sviluppate nei quattro casi d’uso potranno ora essere diffuse e distribuite ad
un vasto pubblico di aziende in Europa: all’interno della compagine del
progetto sono infatti presenti tre Digital Innovation Hub, che a loro volta
sono pienamente inseriti nella rete europea dei centri di ricerca avanzata.