Al PalaPanini, tempio del volley e dei grandi slanci, si è
giocata una partita diversa da quelle di campionato: quella del futuro
digitale. VEM Sistemi ha scelto proprio questo luogo iconico per celebrare VEMlive
2025 - MOMENTUM, la convention che ogni anno richiama partner, esperti e
voci autorevoli della tecnologia, trasformandosi in un laboratorio di idee,
connessioni e visioni condivise.
Il titolo dell’edizione - MOMENTUM: complementi
digitali di collaborazioni ecosistemiche – non è solo un claim, ma una
dichiarazione d’intenti: racconta il momento propizio per costruire insieme il
futuro, attraverso la forza delle relazioni e la convergenza di energie
differenti.
Nel suo discorso di apertura, Stefano Bossi, CEO e
General Manager di VEM Sistemi, ha scelto di partire proprio da un luogo del
cuore: «Quest’anno ci troviamo nella mia città adottiva, Modena, nel tempio
del volley che ha compiuto quarant’anni. Qui ho imparato che i campioni sono
fonte di ispirazione per migliorare noi stessi, alla ricerca del proprio
MOMENTUM». MOMENTUM, ha spiegato, rappresenta slancio della
prestazione e la continuità del risultato, ma anche la forza di un gioco di
squadra capace di moltiplicare le possibilità dell’innovazione. È il momento in
cui la tecnologia smette di essere autoreferenziale per diventare relazione,
rete, comunità.
Il gruppo VEM interpreta l’innovazione come un ecosistema di
energie connesse, dove la collaborazione, a più dimensioni, è la chiave di ogni
successo. Un esempio emblematico di collaborazione intra-Gruppo è la nuova
piattaforma di diagnostic & observation Glass, che sostituirà
gradualmente lo storico myvem a partire dall’autunno 2026. Un progetto
che ha visto lavorare insieme VEM, MyDev, Neen e Certego integrando competenze
interne di sviluppo, design e ingegnerizzazione dei sensori.
Allo stesso
tempo, le partnership con aziende partner, come Trend Micro, hanno
permesso la nascita di Halo, piattaforma avanzata di analisi delle
telemetrie EDR realizzata da Certego, mentre la collaborazione con clienti
strategici come CRIF si è evoluta in una relazione ecosistemica
strutturale che prevede importanti sviluppi nei prossimi mesi.
Bossi ha
ricordato l’impegno del gruppo nel portare la formazione all’interno
dell’impresa: dalle lezioni universitarie ospitate nella sede di Forlì, alle
partnership con gli ITS, fino al progetto Ragazze Digitali promosso con
Confindustria Emilia Romagna, che nel 2025 ha coinvolto oltre 250 studentesse.
E ancora, il progetto di start-up Refero AI, in collaborazione con
l’Università di Modena e Reggio Emilia, dedicato allo sviluppo di un assisted
SOC basato su intelligenza artificiale, che vedrà come azionisti Certego e
tre professori dell’Ateneo.
Queste esperienze dimostrano come per VEM
l’innovazione non sia mai un atto solitario, ma il risultato di connessioni tra
team, partner, clienti e mondo accademico.
Bossi ha concluso con un invito che suona come una filosofia
d’impresa: «Negli ultimi anni tutto è diventato più complesso: tecnologia,
geopolitica, società. Ma il futuro dell’innovazione si gioca nella capacità di
dare spazio alle energie connesse delle persone e organizzazioni. Dare
spazio però in un piano strutturato e non come azioni frammentate che procedono
in ordine sparso tra automazione e digitalizzazione dei processi aziendali. Ricordiamoci
sempre di mettere la testa prima della tecnologia».
Prima di salutare la platea Bossi ha condiviso il palco con Rita
Cucchiara, docente di Ingegneria Informatica e figura di riferimento
nell’ambito dell’intelligenza artificiale in Italia, che a partire dal primo
novembre assumerà la guida dell’Università di Modena e Reggio Emilia. La
futura rettrice ha sottolineato l’importanza di trasformare le università in
spazi dove la tradizione si evolve in innovazione, evidenziando il ruolo
di VEM sistemi come partner attivo nella collaborazione tra mondo
accademico e imprese.
Alessandra Tropiano, giornalista SKY, ha moderato gli
interventi degli speaker, dando prima di tutto il benvenuto al patron del
Modena Volley Christian Storci che ha spiegato come la visione della società si
fondi sull’idea che il concetto di squadra si integri con quello di sistema,
creando un modello di collaborazione capace di generare valore per tutti i
partner coinvolti.
A seguire, protagonista sul palco della plenaria è stata la
professoressa Paola Verrucchi, researcher in Physics Istituto dei Sistemi
Complessi - CNR & Physics and Astronomy Department - University of Florence - INFN - Sezione di Firenze, che con un intervento sul tema “Più rete con
il quantum” ha accompagnato il pubblico in un viaggio nella meccanica
quantistica, la disciplina che, irrompendo nel mondo scientifico oltre un
secolo fa, ha profondamente influenzato la nostra vita quotidiana. A suo
avviso, il primo insegnamento che ci offre la meccanica quantistica è che la
scienza, lo sviluppo e la ricerca sono operazioni collettive: Verrucchi ha
spiegato come, in un contesto in cui tutto intorno a noi diventa “quantum”, sia
fondamentale abbandonare ogni reticenza e impegnarsi a comprendere i fondamenti
di questa scienza per apprezzarne i nuovi scenari e le inedite prospettive tra qubit,
entanglement e quantum computer.
Nel suo intervento, Gianmatteo Manghi, amministratore
delegato di Cisco Italia, ha evidenziato come la tecnologia abbia raggiunto
una fase di maturità in cui l’innovazione non produce più trasformazioni
radicali, almeno fino all’avvento dell’intelligenza artificiale. Questa, capace
di simulare il pensiero umano e di agire in autonomia, rappresenta una nuova
discontinuità tecnologica e sta evolvendo verso una forma “agentica”, in cui i
sistemi diventano sempre più indipendenti nelle decisioni e nelle azioni.
Manghi ha sottolineato come il valore non risiederà nella contrapposizione tra
uomo e macchina, ma nella loro collaborazione, perché “il miglior team non è
artificiale o umano, ma è quello che unisce le capacità di entrambi”. In
futuro, ciascuno potrà contare su agenti virtuali che supporteranno le attività
quotidiane, rendendo le persone più supervisori che esecutori, e chi saprà
utilizzare meglio l’IA sarà inevitabilmente più competitivo. Un’evoluzione che,
tuttavia, richiede grande attenzione al tema della sicurezza: gli attacchi
legati all’intelligenza artificiale sono infatti più complessi da individuare e
contrastare. Per questo Cisco è impegnata nello sviluppo di un’IA sicura e
responsabile, integrata nei propri sistemi software e infrastrutturali e
orientata a garantire una piena AI readiness per le imprese.
Gianluca Salviotti, associate professor of practice,
information systems e digital transformation presso SDA Bocconi School of
Management ha sottolineato come la competizione non avvenga più tra singole
imprese, ma tra ecosistemi di aziende che collaborano, interagiscono e
co-evolvono, orientandosi verso obiettivi comuni. Fare squadra, ha spiegato, è
oggi la condizione essenziale per generare valore. Il punto di partenza non
deve essere la tecnologia in sé, ma ciò che possiamo offrire ai clienti: solo
da questa prospettiva ha senso costruire soluzioni tecnologiche realmente
utili. Per raggiungere questo obiettivo è necessario agire come un vero ecosistema
e allineare cinque elementi fondamentali: visione, capacità IT, strategia,
coinvolgimento organizzativo e meccanismi operativi. “Solo facendo squadra”,
ha concluso Salviotti, “è possibile gestire efficacemente il cambiamento”.
Un dialogo serrato tra infrastrutture e strategie ha preso
vita nella sessione con Giuseppe Alibrandi, CTO BPER, e Silvia Olchini, VP
Secure Power Italy Schneider Electric, che hanno presentato il progetto
Data Center Strategy di BPER Banca, un chiaro esempio di collaborazione
ecosistemica. Nell’ambito di un percorso di crescita strutturato e sostenibile,
BPER Banca ha avviato con VEM Sistemi un importante progetto di modernizzazione
e potenziamento dei propri data center, cuore pulsante dell’ecosistema
tecnologico dell’istituto. Come ha spiegato Alibrandi, la tecnologia è
considerata da BPER un elemento strategico in grado di generare valore sia per
i clienti sia per i dipendenti, e in questo contesto il data center riveste un
ruolo centrale. Olchini ha sottolineato come il progetto sia un esempio
concreto di collaborazione sul campo tra BPER, Schneider Electric e VEM
Sistemi, che hanno lavorato fianco a fianco in tutte le fasi, unendo competenze
tecniche e valore umano. La condivisione degli obiettivi è stata la chiave del
successo di questa iniziativa, che ha permesso di realizzare un’infrastruttura
resiliente e scalabile, pronta a sostenere le sfide future.
A seguire, Marco Bubani, innovation director di
VEM Sistemi, ha accompagnato il pubblico in un viaggio attraverso due
importanti novità che testimoniano l’evoluzione continua del Gruppo: Glass,
la nuova piattaforma di monitoraggio progettata per portare visibilità e
controllo a un livello superiore, destinata a raccogliere l’eredità di Myvem; e
Neen Cloud Services, il progetto che segna un ulteriore passo nella
strategia cloud di VEM, con l’obiettivo di offrire alle aziende
un’infrastruttura sempre più flessibile, resiliente e capace di sostenere le
nuove esigenze di business.
Nel suo intervento Bubani ha ricordato che l’innovazione “non
è solo un momento, ma un cammino continuo”, e che il valore reale nasce dal
“lavoro di squadra”, perché solo una rete di collaborazioni può
generare risultati duraturi e sostenibili. Ha poi sottolineato come l’elemento
più rivoluzionario che un’azienda possa portare sul mercato non sia un prodotto
o una tecnologia, ma sé stessa: il proprio modello organizzativo, la
cultura che la anima, il modo in cui costruisce relazioni e connessioni con
collaboratori, aziende del gruppo, clienti, fornitori, università, scuole ed
enti del territorio.
Durante l’evento, Roberta Maioli, coach della Nazionale
U19 di pallavolo femminile, e Andrea Sartoretti, direttore generale di Modena
Volley, hanno approfondito il tema della collaborazione, declinandolo in
chiave aziendale e sportiva. Maioli ha evidenziato come in entrambi i contesti
sia fondamentale lavorare con un obiettivo comune, coinvolgendo tutti gli
attori - dallo staff tecnico e medico, alla società e ai giocatori - per creare
un ambiente che favorisca la fiducia e il senso di appartenenza. Sartoretti ha
sottolineato che la collaborazione non è un talento innato, ma una capacità da
sviluppare, soprattutto in contesti caratterizzati da forte individualità.
Chiarezza su obiettivi di squadra e individuali, così come definizione dei
ruoli, sono fondamentali per rendere i processi collaborativi più fluidi ed
efficaci.
Finale all’insegna dell’allegria con l’ironia intelligente
di Ale e Franz che hanno chiuso la plenaria, ricordando che anche l’innovazione
ha bisogno di leggerezza.
Nel pomeriggio, come da tradizione, si sono svolte le
Technology Breakout Sessions, che quest’anno hanno offerto nuove prospettive
strategiche, alleanze e soluzioni, articolate lungo tre percorsi tematici:
MOMENTUM
CYBER - Cybersecurity consapevole: persone, tecnologie e buone pratiche
al centro della protezione.
MOMENTUM
CLOUD - Ecosistemi Cloud in evoluzione: tra modernizzazione
applicativa, dati e sicurezza
MOMENTUM
FOW (Future of Work) - AI, automazione e sicurezza al servizio di un
futuro del lavoro più sostenibile.
Tre momenti con un unico obiettivo, generare valore per il
futuro insieme ai partner: Axis Communications, Cisco, Check Point, Cyber Guru, NetApp, Netwrix, Panduit, Radware, RedHat, RSA, Rubrik, TD Synnex, Trend Micro, Schneider Electric.
VEMlive 2025 ha confermato come l’innovazione non sia mai un
percorso solitario, ma il risultato di connessioni e collaborazioni tra
persone, team, partner e istituzioni. Dalle tecnologie avanzate ai progetti
educativi e accademici, passando per le partnership strategiche e le esperienze
sportive, il valore emerge dalla capacità di fare squadra e condividere
obiettivi comuni. In questo contesto, VEM Sistemi ribadisce il proprio impegno
nel promuovere ecosistemi connessi e sostenibili, pronti a rispondere alle
sfide future e a generare benefici concreti per clienti, dipendenti e comunità.