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Della Rovere, prodotti perfetti e di classe

10/04/2018

Chi ha detto che la globalizzazione e l'industria 4.0 debbano passare necessariamente per le megacittà o per i celebrati distretti industriali? Anche a casa nostra, se volete in periferia, fa tappa, infatti, il futuro migliore, quello che inventa, produce, è innovativo, dà lavoro, e crea, alla fine, socialità. Il gruppo Della Rovere rappresenta tutto questo ed è un nodo, importante, di quella trama fitta, colorata e calda che significa progresso autentico.

Il principale artefice di questa meraviglia nostrana è un ingegnere elettronico di 54 anni, Gian Luigi Zaina, l'amministratore delegato: una grande competenza, vedute aperte (di più, apertissime), una filosofia professionale e di vita che spiegano senza troppe difficoltà il successo dell'azienda. Le azioni della società, nove milioni di fatturato (metà export), sono suddivise fra la famiglia Piovaccari e lo stesso Zaina. lngegner Zaina, qual è la mission del gruppo? 2Proporre prodotti di lusso in piccole serie, su misura, per vestire la classe dirigente internazionale. Per questo uniamo la grande tradizione artigianale alla migliore innovazione e la portiamo nel mondo”.

La qualità è il filo conduttore dell'azienda. “Sì, sia dal punto di vista del processo che del prodotto. Il nostro è il caso tipico dell'artigianato industriale: la qualità, l'attenzione e la meticolosità dell'uno unite all'efficienza dell'altro”. Ma lo è anche il rapporto con il territorio. “Il legame con la nostra terra è stretto. Un'impresa è fatta di persone, non solo di muri”

Della Rovere ha fatto storia nel knitwear italiano portando la maglieria nell'alta moda con collaborazioni con i più prestigiosi nomi del fashion italiano e internazionale. L'azienda nasce 1963 a Longastrino di Argenta grazie alla passione per la maglia della famiglia Piovaccari. Il grande sogno e l'intraprendenza dei due giovani coniugi portano il piccolo laboratorio di provincia a maturare nel giro di qualche anno e l'azienda finisce per assumere una posizione di rilievo all'interno del made in Italy.

Si avviano le collaborazioni con i nomi più prestigiosi del mondo della moda (Les Copains, Versace, Avon Celli). Le tecniche di lavorazione si affinano e i filati utilizzati vengono scelti fra i più pregiati, di cui il cashmere tiene in mano le redini. La qualità del prodotto e l'innovazione diventano caposaldo della cultura aziendale. Nel 2007 un rinnovato impulso imprenditoriale con Gian Luigi Zaina spezza ogni confine. Conquistati prestigiosi marchi italiani e francesi, inizia a farsi spazio fra i più grandi retailer di lusso al mondo.


Leggi l'intervista integrale e guarda la videointervista a Gian Luigi Zaina sul Resto del Carlino Ferrara

Scarica l'articolo dal sito di Confindustria Emilia Area Centro - Premio Mascagni edizione 2018


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