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Wise Mind Place, quando i sogni diventano invenzioni

11/10/2018

La presentazione ufficiale di Wise Mind Place è avvenuta nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo a Bologna, nella sede di Confindustria Emilia

È italiano, e precisamente bolognese, il primo e-commerce di beni immateriali che mette in rete gli inventori di tuttoil mondo in un'unica piattaforma dove è possibile condividere, finanziare emettere in vendita le proprie invenzioni, assicurandosi la tutela della proprietàintellettuale. A presentare Wisemindplace.com, presso la sede bolognese di Confindustria Emilia, è stata la sua ideatrice Jessica Abbuonandi, giovanissima imprenditrice bolognese nonché fondatrice di Jab Srl (la start up che ha dato vita alla piattaforma Wise Mind Place).

Wise Mind Place è il primo network dedicato a chi ha un'idea creativa e intende concretizzarla, proteggerla, metterla in vetrina e commercializzarla. La piattaforma, infatti, fornisce tutti i servizi necessari per sviluppare, tutelare e valorizzare le proprietà industriali in Italia e all’estero, creando anche un canale preferenziale di comunicazione tra creativi e acquirenti. Grazie a un team di esperti, composto da consulenti legali, brevettuali, di comunicazione, l'inventore è accompagnato nello sviluppo della sua idea progettuale dalla prima bozza fino alla realizzazione, eventualmente all'ottenimento del brevetto, alla pubblicità e alla vendita.

Dopo la registrazione, si può procedere con la creazione di una bacheca personale che permette di presentare la propria idea agli altri utenti, quindi farla conoscere in modo veloce, immediato edefficace ad un pubblico di settore e a tutti i possibili acquirenti, pur mantenendo la massima tutela della propria proprietà intellettuale. Una delle tante vere novità di Wise Mind Place è, infatti, quella di garantire la sicurezza della proprietà intellettuale sempre, durante tutto il percorso dei propri utenti, tramite una speciale marcatura temporale con riconoscimento dell'autore dell'idea che si attiva legalmente nel momento in cui l'utente la richiede all’interno della sua bacheca.

È utile non solo a chi ha già un brevetto o intende richiederlo, ma anche a chi non lo possiede o è in attesa di ottenerlo, perché può essere utilizzata sia come strumento di riprova legale del momento in cui l’autore ha concepito l’idea e l’ha pubblicata, sia come primo strumento di tutela in attesa degli atti ufficiali tradizionali.

Nuovo punto di riferimento per chi vuole mettere in pratica e far decollare una nuova idea d'impresa, Wise Mind Place è anche rivolto alle aziende di tutto il mondo che sono alla ricerca di nuovi progetti da importare e immettere nel mercato. Nella piattaforma, infatti, gli acquirenti hanno a disposizione una vetrina in cui possono trovare con facilità l’innovazione giusta per la propriaazienda e, a loro volta, possono far conoscere i propri prodotti più innovativi o esportarli attraverso cessioni di licenze sui brevetti dell’azienda.

“La mia idea", afferma Jessica Abbuonandi Founder & CEO di Wise Mind Place, "è stata quella di applicare la logica dei social media all’ambito delle proprietà intellettuali, creando un luogo accessibile dove la community interessata allo sviluppo di nuovi progetti industriali possa dialogare e incontrare nuove idee e persone. C’è un vasto potenziale economico legato alla valorizzazione dei diritti di proprietà intellettuale: innovazione e creatività fanno bene alla competitività dell’economia, fanno crescere Pil, occupazione e salari".

Lo prova uno studio 2016 dell’Ufficio Europeo dei Brevetti e dell’Ufficio Proprietà intellettuale dell’Unione Europea, secondo il quale le industrie ad alta densità di diritti di proprietà intellettuale generano, a livello europeo, il 42% dell’attività economica complessiva (circa 5.700 miliardi euro/anno), il 38% dell’occupazione (82 milioni di posti di lavoro) e i salari dei loro dipendenti sono il 46% più alti della media. Queste aziende hanno inoltre dimostrato una maggiore resilienza di fronte alla crisi economica.

L’Italia, con 4.352 domande di brevetto presentate nel 2017 all’Ufficio Europeo dei Brevetti è quinta in Europa nel mercato delle proprietà intellettuali. Un settore in crescita del +4,3% rispetto al 2016 e ancora dominato dalle grandi imprese, da cui arriva nell’Unione Europea il 69% delle domande, seguiteda PMI e inventori singoli (24%), Università e Centri di ricerca (7%).

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