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Gianfranco Dondarini: "La cultura tecnica è centrale nell'educazione dei nostri figli"

09/07/2019

Gianfranco Dondarini, amministratore delegato dell'azienda Viro e presidente dell'Associazione Asspect, un acronimo che sta per Associazione per la promozione della cultura tecnica, racconta a Farenews l'importanza della cultura tecnica. E di come sia fondamentale crescere le giovani generazioni con  questa consapevolezza.

Che cosa è Asspect e quali sono i suoi obiettivi? 
"Asspect è una associazione apartitica, apolitica e senza scopo di lucro che intende riaffermare il valore primario della cultura tecnica, promuoverne il riconoscimento e la diffusione. stata costituita in maggio 2012. La rivalorizzazione delle funzioni tecniche è in corso un po' in tutto il mondo: basti pensare al modello STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) che si sta diffondendo ed è già molto diffuso negli Usa. Le finalità dell’associazione Asspect sono le seguenti: diffondere l’interesse nelle discipline tecnico-scientifiche; facilitare l’inserimento nel mondo dell’industria dei tecnici neodiplomati e neolaureati; migliorare l’interscambio fra Università e Industria. La diffusione delle discipline tecniche è fondamentale per lo sviluppo della nostra industria che è alla base del nostro benessere. L’Italia, Paese privo di risorse naturali, basa gran parte del suo bilancio sull’esportazione dei prodotti delle proprie industrie manifatturiere. In valore occupa dal 6° all’8° posto al mondo, ma è certamente al secondo posto tra i Paesi europei, dopo la Germania, come tasso di esportazione". 

Chi compone l'associazione? 
"I soci fondatori di Asspect sono 9 e tra questi anche c'è anche il sottoscritto. Ogni socio fondatore ha percorsi formativi importanti e carriere professionali di tutto rispetto. Il Consiglio Direttivo ha la facoltà di accettare altri membri. A oggi i componenti dell’associazione sono 14".

In che modo fate breccia tra i giovani? 
"Siamo stati coinvolti nel "Festival della Cultura Tecnica". Operiamo in modo sporadico anche nelle scuole medie inferiori, rivolgendoci agli studenti. Questa attività ha un successo limitato perché dovremmo riuscire a coinvolgere più propriamente i genitori, come stiamo cercando di fare attraverso convegni e conferenze. Dobbiamo avere il coraggio di prendere per mano i nostri figli, aiutarli, consigliarli senza ipocrisia e pregiudizi. La scuola tecnica, vista da certuni con spocchiosa sufficienza e un po' di alterigia, è ancora una strada maestra per trovare una propria dimensione e avere uno sbocco certo nell'intricato mondo del lavoro". 

Qualche iniziativa messa in campo concretamente? 
"Fin dal 2012 collaboriamo con il Liceo Fermi e il Liceo Galvani nel promuovere le iniziative di orientamento professionale. Stiamo esaminando la possibilità di svolgere tali iniziative anche con i licei Minghetti e Righi. Per quanto concerne l’Università, stiamo approntando, per il quarto anno consecutivo, la realizzazione del programma Employability. In accordo con l'Università di Bologna, questo programma è stato incluso tra gli insegnamenti della Scuola di Ingegneria con la costituzione di un corso di circa 30 ore, con esame finale, che aiuti i laureandi a capire di più del mondo produttivo che li accoglierà al termine della laurea. In questo corso scendiamo molto nel pratico e, fra l’altro, spieghiamo come compilare in modo efficace un curriculum, come ragionano i recruiter e di quali aree di attività si compone l’azienda-impresa come produttore di valore".

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