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In calo le richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese

22/07/2019

Dalle elaborazioni effettuate sul patrimonio informativo di EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF - emerge un quadro non confortante relativamente all’andamento delle richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane. Nello specifico, dopo un 2018 che si era concluso in crescita grazie alla performance positiva all’ultimo trimestre (che aveva fatto segnare un +4,1%), i dati relativi ai primi 6 mesi dell’anno in corso evidenziano una inversione di tendenza che si concretizza in un calo del -3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a cui si accompagna anche una flessione dell’importo medio richiesto (-1,2%). 

La situazione in Emilia-Romagna. Per quanto riguarda nello specifico l’Emilia-Romagna, nel I semestre dell’anno il numero delle richieste di valutazione e rivalutazione degli affidamenti presentate dalle imprese è diminuito del -4,9% rispetto al 2018. Prendendo in considerazione il volume complessivo delle interrogazioni, va sottolineato come la regione si posizioni al 2° posto nella classifica nazionale alle spalle solamente della Lombardia. Nel complesso, le dinamiche rilevate a livello locale potrebbero essere influenzate da molteplici fattori, che non sono stati oggetto di approfondimento nello studio. In Regione si osserva un andamento estremamente disomogeneo: tra le province che segnano una contrazione, Piacenza spicca per la flessione più accentuata, pari a -13,8%, seguita da Reggio Emilia, con -13,1%, e Ferrara, con -10,7%. Nel semestre di osservazione a Bologna la flessione è risultata pari a -9,3%. Tra quelle in cui si segnala una crescita, invece, Rimini fa registrare un +27,9%, seguita da Ravenna, con +12,9%, e Forlì-Cesena, con +11,6%. 

Per quanto riguarda l’importo medio delle interrogazioni, con 63.454 Euro l’Emilia-Romagna si colloca leggermente al di sotto della media nazionale. Il valore più elevato si registra a Bologna, con 99.589 Euro, seguita da Reggio nell’Emilia, con 69.959 Euro, e da Ferrara, con 68.672 Euro. 

“In questa prima metà dell’anno si evidenzia un rallentamento del numero delle richieste di valutazione e rivalutazione degli affidamenti presentate dalle imprese emiliano-romagnole, seppur con una dinamica fortemente disomogenea. Sulla dinamica in atto pesa anche l’incertezza sull’evoluzione del quadro macroeconomico, che potrebbe aver indotto le imprese, soprattutto quelle di piccola e media dimensione, ad adottare un atteggiamento attendista e a rinviare gli investimenti a momenti più favorevoli”, commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF

“Sul fronte dell’offerta va sottolineato come il mercato del credito alle imprese stia vivendo una fase di forte cambiamento, accelerata dall’avvento di nuove normative e nuove tecnologie guidate da logiche di Big Data e Machine Learning. Nello specifico, si sta assistendo non solo a una innovazione nei processi di valutazione del merito di creditizio, ma anche alla ridefinizione della relazione tra imprese e aziende di credito, in uno scenario sempre più competitivo. In questo contesto, l’affermarsi dei paradigmi dell’Open Banking, con la diffusione di soluzioni Business Financial Management (BFM), consentirà alle aziende di credito di raggiungere le imprese in real-time e di comporre nuove offerte a valore aggiunto, ad esempio soluzioni per la gestione del credito commerciale o l’anticipo fatture”, conclude Capecchi.

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