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Sacmi e Crit insieme per il risparmio energetico dei forni per ceramica

24/01/2020

Sviluppareuna tecnologia che consenta all’industria ceramica di produrre consumando menoed abbattere i costi operativi: soltanto un sogno? No, è già realtà!Lodimostra il progetto DREAM (Design for Resource and Energy efficiency in cerAMic kilns), grazie al quale SACMI ha sviluppatoe testato alcune soluzioni per forni ceramici di nuova concezione che muovonoun altro passo verso l’obbiettivo della riduzione dei consumi e delle emissioniinquinanti. Aparità di produzione ceramica, infatti, i forni ceramici sviluppati grazie alprogetto DREAM consentono una riduzione dei consumi elettrici fino al 100 % eduna ulteriore riduzione di consumi termici fino al 5% anche su forni già dotatidei classici sistemi di recupero calore. È stata inoltre sviluppata lapossibilità di funzionamento delle macchine termiche anche con biocombustibili allineandosicosì sempre più alle politiche ambientali che l’Unione Europea sta da tempoincentivando.   

DREAM: ATTIVATA UNA RETEDI COLLABORAZIONI IN TUTTA EUROPA
Il progetto DREAM ha coinvolto findall’inizio l’azienda modenese CRIT S.r.l., centro di innovazione tecnologicaspecializzato nello sviluppo di progetti di ricerca applicati all’industria. Capofila del progetto (finanziatodall’Unione Europea all’interno dei programmi Horizon 2020)è stata SACMI, leader mondiale nel settore delle linee complete diproduzione ceramica che, oltre ad aver guidato le varie fasi esecutive, haospitato presso la sede di Imola un prototipo dimostratore di alcune delletecnologie sviluppate. Altre parti del progetto sono state inoltre sviluppate,per competenza, presso partner industriali italiani ed europei quali leceramiche Mirage di Pavullo, gli spagnoli del Grupo Keraben e l’Asociación deInvestigación de las Industrias Cerámicas, l’azienda tedesca Rath (leader mondiale nella produzione di refrattari tecnici per usiindustriali) e l’inglese Econotherm,specializzata nel settore degli scambiatori di calore. Un contributo ad altovalore aggiunto è poi venuto dal mondo della ricerca, a partire dall’Università di Modenae Reggio Emilia, passando poi alla Brunel University of London ed ai tedeschi di ForschungsgemeinschaftFeuerfest.       

PIU’ EFFICIENZA,TECNOLOGIE INTEGRATE E NUOVI MATERIALI
Ilprogetto DREAM si è concentrato su 5 diverse tecnologie. La messa a punto diuna nuova generazione di mattoni refrattari e vernici isolanti peraumentare l’isolamento del forno e migliorarne la resistenza alle aggressionichimiche, l’inserimento di una microturbina ditaglia calibrata al fabbisogno elettrico della singola macchina termicache, oltre a rendere il forno elettricamente autosufficiente edinsensibile a mancanze di energia elettrica, può anche funzionare con differentitipi di combustibili. Un sistema discambio del calore verso gli essiccatoi ed una nuova tipologia di filtritestati sul camino fumi completano il quadro delle attività. Queste tecnologiesono state sviluppate anche avvalendosi di un innovativo modello virtualefluidodinamico del forno capace di predirne le condizioni ottimali dioperatività.  

“Il progetto DREAM haavuto come obiettivo quello di progettare e sviluppare concretamenteun’architettura radicalmente migliorata di forni per l’industria ceramica,caratterizzata da un consumo energetico ottimale, emissioni ridotte e costioperativi inferiori rispetto alle soluzioni tecniche attualmentedisponibili”, afferma Marco Baracchi, Direttore Generale di CRIT S.r.l. “Noidi CRIT abbiamo coinvolto esperti internazionali di settore - prosegue Baracchi – per supportare lo sviluppodelle linee di ricerca che Sacmi ci aveva indicato come priorità. Questo èstato possibile anche grazie alla nostra rete europea di innovazionecollaborativa costruita nei nostri 19 anni di attività”.   

“I risultati, molto positivi,del progetto hanno portato SACMI ad aggiungere al proprio listino alcuni deiprodotti sviluppati” sottolinea con soddisfazione Stefano Lanzoni AD di SACMI Forni.

L’apprezzamento della CommissioneEuropea inoltre, ha portato il progetto DREAM ad essere segnalato come caso disuccesso tra i progetti finanziati all’interno del programma Horizon 2020.

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