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Poggipolini accelera il proprio piano industriale con l’open innovation e l’ingresso di un partner strategico

12/06/2020

Il piano strategico-industriale della Poggipolini, azienda da tre generazioni punto di riferimento nella progettazione e produzione di fissaggi speciali stampati a caldo e in componenti meccanici di elevata precisione, è in pieno sviluppo ed accelerazione.

Il settore delle viti stampate a caldo è trainante, grazie all’esperienza acquisita in quarant’anni prima nel settore Formula 1, supercars e poi in aeronautica, principalmente settore elicotteri e spazio. Negli ultimi sei anni l’azienda ha sviluppato e brevettato un nuovo processo produttivo, chiamato “High Speed Hot Forging”, per produrre in alta velocità e massima efficienza viti in titanio e in inconel per il settore degli aerei commerciali e anche per auto premium, settore in cui la riduzione peso è fondamentale. Questo nuovo modo di produrre viti stampate a caldo offre la possibilità ai clienti di ordinare senza richiedere un minimo d’ordine, garantendo altissima customizzazione e tempi rapidissimi, e offrendo allo stesso tempo la possibilità di arrivare a realizzare fino a 100 viti al minuto, partendo dalla materia prima alla consegna. Grazie a questo processo Poggipolini introduce il concetto di produzione per kit e non solo per volumi. La capacità di produzione di una linea automatizzata è di 10 milioni di viti all’anno (oggi l’azienda ne produce circa 1 milione), il tutto digitalizzato e progettato per essere esteso globalmente, accanto al cliente.

Il nuovo stabilimento di 3.000 mq, su un potenziale di 20.000 mq, si aggiunge a quello storico, ed è operativo da novembre 2019 e sito sempre a San Lazzaro di Savena (Bologna). È una vera e propria Smart Factory (Aerospace Centre of Excellence) ed è progettato per diventare il polo aeronautico emiliano focalizzato su progetti di ricerca e sviluppo, anche insieme a clienti, startup e università, e sull’industrializzazione di sistemi complessi verticalmente integrati. La missione è portare l’azienda da settori di ultra-nicchia, come Formula 1 ed elicotteri, ad altri settori come gli aerei commerciali e delle auto premium posizionandosi come partner tecnologico e offrendo soluzioni di valore aggiunto. Le nuove tecnologie di processo brevettate, che non riguardano soltanto il settore viti e bulloni ma anche il settore delle lavorazioni meccaniche di altissima precisione, consentirà di fare un ulteriore passo in avanti fondamentale. Si prevede una crescita organica nei prossimi 5 anni, puntando ad arrivare a 50 milioni di euro di fatturato con un piano di investimenti confermato anche post Covid-19.

Di qui la scelta strategica di aprire il capitale dell’azienda per fare entrare il gruppo Cherry Bay Capital, con una prospettiva di lungo termine e consapevole del potenziale tecnologico dell’azienda. L’ingresso nel capitale di Cherry Bay Capital, con una quota di minoranza, è stata una scelta non di necessità ma per poter accelerare in modo strategico il piano industriale.

Dal 2010 la Poggipolini ha avviato una vera e propria fase di trasformazione, trasferendo know-how e tecnologia dal settore storico, Formula 1, ad altri settori, in primis l’aeronautica che rappresenta oggi il 60% del fatturato. L’azienda ha investito il 40% del fatturato del 2019 e 15 mln di euro nei 7 anni precedenti in tecnologie, sviluppo di nuovi processi, certificazioni, ricerca e personale. Il primo quadrimestre del 2020, nonostante l’emergenza Covid-19, si è concluso con un +20% di crescita di fatturato e nel 2019 l’azienda ha registrato l’anno record di fatturato, arrivando a superare i 15 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 2018.

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