Il
capoluogo emiliano ha accolto con entusiasmo il festival internazionale di
giornalismo investigativo che, alla sua sesta edizione, per la prima volta è stato ospitato a Modena. Il DIG
Festival, svoltosi nei cinque anni precedenti a Riccione, quest'anno ha cambiato
location, trovando nella città geminiana una “piazza” aperta ad accogliere il valore che l’associazione
no profit Dig rappresenta nel panorama del giornalismo d’inchiesta.
L’edizione 2020, dunque,
segna l’esordio
del DIG Festival a Modena che, grazie al successo riscontrato, può diventare città di elezione di questo
appuntamento. E sono stati proprio i contenuti
esclusivi i veri protagonisti della terza giornata del festival, conclusasi con
la proclamazione dei vincitori di questa sesta edizione terminata domenica 11 ottobre, e che ha contato oltre 70 iniziative, tra
proiezioni, anteprime, talk, workshop di approfondimento e concerti, attirando
oltre 10mila persone.
Dal palco della Chiesa
San Carlo, il regista romeno di fama internazionale Alexander Nanau, presidente della giuria
dell’edizione
2020, e Valerio Bassan, coorganizzatore di DIG, hanno assegnato sette DIG Awards, uno per ogni categoria
in concorso. Grandi novità
di quest’anno
sono l’introduzione
della categoria Audio, che ha premiato i migliori podcast d’inchiesta, e l’istituzione del DIG
Watchdog Award, conferito dal board di
DIG a chi nel corso dell’anno si è battuto in difesa della qualità e dell’indipendenza del
giornalismo.
A
consegnare i diversi premi è
stata la giuria composta da 12 tra giornalisti, registi e
professionisti della comunicazione. Hanno affiancato il presidente Nanau: Mariana Van Zeller (giornalista e
protagonista di Viaggio nel mercato nero con Mariana van Zeller di
National Geographic), Tim
Travers Hawkins
(regista), Anne Koch (Global Investigative Journalism Network - GIJN), Hans Peterson Hammer
(Sveriges Television - SVT), Sasha Joelle Achilli
(regista), Margo
Smit (International
Consortium of Investigative Journalists/Dutch Public Broadcaster NPO), Marina Walker Guevara (Pulitzer Center), Andrea Scrosati (Fremantle), Alexandre Brachet
(Upian), Juliana Ruhfus (Al Jazeera) e Alberto Nerazzini
(Dersu/DIG).
DIG
Festival è stato realizzato con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune
di Modena e Fondazione di
Modena; hanno contribuito alla manifestazione anche l’Ordine dei Giornalisti, AbitCoop e Coop Alleanza 3.0, National Geographic, Fondazione Collegio
San Carlo, Ago Modena Fabbriche Culturali, FEM Future Education
Modena, VRMF
Virtual Reality Movie Festival, D406,
Sartoria Comunicazione, Laboratorio Aperto di Modena, FestivalFilosofia,
Juta, Cinema
Astra, Cineteca di Bologna, Galleria
Squadro Bologna.
DIG Festival ha il patrocinio di Unimore.
TUTTI I VINCITORI
BEST INVESTIGATIVE LONG
Inchieste, edite o inedite, della durata minima di 30 minuti
Dirty Banking,
di Joachim Dyvermark, Linda Kakuli, Per Agerman, Axel Gordh Humlesjö – SVT
L’incredibile storia di Swedbank e del suo
coinvolgimento nel più grande caso di riciclaggio di denaro degli ultimi anni.
Motivazione: Anche
in un Paese celebrato per la sua trasparenza, i giornalisti non devono mai
abbassare la guardia. Purtroppo questo film è uno dei pochi esempi rimasti di
quello che può fare una televisione pubblica che non subisce censure e quindi
ha la libertà di indagare una della banche più grandi del Paese coinvolta in
operazioni di riciclaggio con la Russia e l’Ucraina.
BEST INVESTIGATIVE MEDIUM
Inchieste, edite o inedite, dalla durata massima di 30 minuti
Sudan’s Livestream Massacre di
B. Strick, S. Vanhooymissen, T. Flannery, B. Hill, D. Adamson –BBC Africa Eye
La
ricostruzione del massacro del 3 giugno 2019 a Karthoum, resa possibile grazie
a più di 400 video di decine di manifestanti che hanno documentato l’attacco dei militari con i loro telefoni
cellulari, costringendo le autorità Sudanesi a rendere conto dei crimini di
quel giorno.
Motivazione: In
un tempo in cui ci sono sempre meno reporter sul campo, il coraggio dei citizen journalist è più
che mai prezioso. Quando poi il citizen journalism si associa alla
professionalità di un’importante testata giornalistica, può perfino rivelare un
massacro perpetrato da un governo che altrimenti non sarebbe venuto alla luce.
BEST REPORTAGE LONG
Reportage,
editi o inediti, della durata minima di 30 minuti
Foreign volunteers in the hell of Raqqa Paul Moreira e Pedro Brito De Fonseca - Premières
Lignes e Arte
Un
viaggio per conoscere da molto vicino alcuni dei volontari occidentali che
hanno lasciato tutto per andare a combattere l'ISIS e che sono riusciti a tornare
a casa.
Motivazione: Un’indagine si può rivolgere all'esterno ma può
essere anche introspettiva. Il bisogno che ha l'essere umano di definire il
proprio ruolo sulla terra poi è un altro tipo di indagine ancora. Seguendo
alcuni volontari stranieri, conosciamo molto da vicino le loro storie e che
cosa li ha ha spinti a prendere in mano un’arma
in un Paese così lontano.
Reportage
Long: Menzione speciale
The writer from a country without bookstores, di
Marc Serena
Juan Tomás Ávila Laurel è lo scrittore
più tradotto della Guinea Equatoriale, costretto a fuggire a causa delle sue
denunce contro il dittatore Teodoro Obiang. Questo reportage segue Laurel nel
suo rischioso ritorno in Guinea Equatoriale per riprendere i contatti con l’opposizione.
Motivazione: La
Giuria vuole dare una menzione speciale a The Writer from a Country without Bookstores.
L'anno scorso il filmmaker ha partecipato al DIG Pitch ma nonostante non abbia
vinto il premio è riuscito a realizzare un film bellissimo. Siamo contenti di
essere testimoni della nascita di un regista.
BEST REPORTAGE MEDIUM
Reportage, editi o inediti della durata massima di 30 minuti
Yemen: an Odissey Charles Emptaz, Olivier Jobard - ARTE
Tra
le montagne di Galafi, al confine con il Gibuti, migranti e rifugiati
clandestini etiopi di etnia Oromo stanno cercando di raggiungere l’Arabia Saudita per trovare un futuro. Il racconto
di un viaggio pieno di insidie e pericoli.
Motivazione: Negli
ultimi cinque anni l'emergenza dei migranti che viaggiano verso l'Europa è
stata ampiamente raccontata. Però sappiamo davvero poco delle migrazioni verso
altre parti del mondo. In una missione coraggiosa i filmmaker riescono a
realizzare un lavoro strepitoso, con immagini straordinarie che rispettano l’umanità dei
rifugiati e trattano perfino la morte con estrema dignità. Dopo anni di
reportage sui migranti, questo documentario si distingue, colpisce lo
spettatore e dimostra che non bisogna smettere di raccontare le loro storie.
BEST SHORT
Opere,
edite e inedite, della durata massima di 12 minuti
Turkey’s ghost ships, di
Benjamin Strick - BBC Africa Eye
La
storia di una nave di nome Bana, salpata dalla Turchia a gennaio, e
successivamente sparita dai radar. Dov’è finita? Che cosa stava trasportando?
Motivazione:
Mentre la comunità internazionale chiude gli occhi davanti alle ingiustizie che
si commettono alla luce del sole, un team di giornalisti investigativi prende
in mano la situazione e, utilizzando la tecnologia in modo innovativo, realizza
un’inchiesta approfondita
che denuncia l’incapacità
dell'ONU e della comunità internazionale di fermare i crimini di guerra in
Turchia e Libia.
BEST AUDIO
Prodotti
giornalistici di storytelling audio e inchieste radiofoniche, podcast e
audioserie
Verified di
Alessia Cerantola, Cecilia Anesi, Giulio Rubino, Susanne Reber - Stitcher
Witness Docs
Carabiniere
di giorno, predatore sessuale su Couchsurfing di notte: questa serie
investigativa cerca di fare luce su uno dei casi di violenza sessuale seriale più
scioccanti degli ultimi anni.
Motivazione: Un
podcast di giornalismo investigativo che ricostruisce la storia di un
carabiniere predatore sessuale e un gruppo di donne senza paura, sparse per il
mondo, che si uniscono per consegnarlo alla giustizia. La professionalità del
giornalismo d’inchiesta si sposa con la produzione podcast ricercata e di alto
livello, restituendo all’ascolto un’esperienza unica e avvincente.
Audio:
Menzione speciale
A
tutti i costi di Chiara D’Ambros
- Rai Radio 3
Una
mini serie di cinque puntate che parla di lavoro e salute, di sostanze
invisibili e acque inquinate, di paesaggio contaminato e vite compromesse, in
un viaggio sonoro ambientato in provincia di Vicenza.
Motivazione: La
Giuria, consapevole del divario di capacità produttiva fra i diversi prodotti
selezionati per la finale, decide anche di assegnare una menzione speciale al
lavoro A tutti i costi. Un’appassionante indagine del dilemma
lavoro/salute, in cui con cura e determinazione l’autrice ricostruisce la storia
dei lavoratori della Miteni, una fabbrica di prodotti chimici di Vicenza, in
cui qualcuno si arricchisce a discapito della salute dei lavoratori, creando
anche enormi danni per l’ambiente.
BEST
DIG PITCH
Categoria
nella quale si sfidano progetti d’inchiesta in sviluppo o
pre-produzione per un contributo allo sviluppo fino a un massimo di 15mila euro
Searching for Lost Cells
di Valeria Mazzucchi, Antoine Harari e Lorenzo Bagnoli
Immaginate
una banca di cellule contenente più di 330.000 campioni di cellule staminali,
che da un giorno all’altro
chiude i battenti. Dopo di che scoprite che si trova in Svizzera e che non
c'era alcun tipo di controllo sulla qualità della conservazione o sulla
posizione di quelle celle. La storia di più di 3 miliardi che sono scomparsi.
Motivazione:
Quest’anno
vince il progetto che ha il potenziale di realizzare un thriller internazionale
sulla corruzione dentro al sistema sanitario e sulla manipolazione della
speranza. Nonostante la Giuria riconosca che ci siano delle difficoltà nella
costruzione visiva del racconto, crediamo che sia di interesse pubblico scavare
e scoprire di più.
DIG WATCHDOG AWARD
Premio
istituito proprio in questa edizione 2020 che viene conferito
dal board di DIG a chi nel corso dell’anno si è distinto con
il proprio lavoro per coraggio e impatto sul pubblico
Isaia
Invernizzi, data journalist – L’Eco
di Bergamo
Motivazione:
Isaia Invernizzi ha contribuito in modo radicale alla comprensione della
pandemia da Covid-19 sul nostro Paese nei mesi più duri e drammatici del
lockdown. Da Bergamo, una delle città italiane più colpite dal Coronavirus,
Invernizzi ha fornito un nuovo approccio all'analisi data-driven della
pandemia, dimostrando anche le limitazioni dei dati ufficiali forniti. In
settimane in cui le autorità, i media e i cittadini sembravano muoversi alla
cieca, il lavoro di Invernizzi ha fornito una nuova luce su quanto stava
avvenendo, dimostrando un costo in termini di vite umane ben più drammatico di
quello ritratto dalle cifre ufficiali. In questa "Age of Fear", dove
il senso di comunità e
solidarietà sociale sembra venir meno, DIG è inoltre
orgogliosa di premiare una testata locale, L’Eco di Bergamo appunto.
Questo giornalismo è spesso il primo avamposto di comprensione del mondo e
della realtà e svolge un fondamentale servizio pubblico, la cui importanza va
ribadita ogni giorno e oggi più che mai.
Telex.hu, quotidiano online
Motivazione: Per
la difesa della libertà di stampa in Ungheria dimostrata dalla redazione della
testata indipendente online Telex.hu, fondato dai 70 giornalisti della
redazione del quotidiano informativo Index.hu che si sono licenziati in massa
dopo la nomina di un nuovo direttore filogovernativo.