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Opocrin tra i finanziatori dello studio svedese sulla molecola che facilita l’insorgenza del parto

04/06/2021

Federico Saetti, amministratore delegato del Gruppo Opocrin

Un importante annuncio sull’asse Italia - Svezia: Opocrin, azienda farmaceutica modenese specializzata nella produzione di eparina e di altri principi attivi, plaude alla conclusione della fase di studio 2b di una molecola di eparina modificata, la tafoxiparina. La sperimentazione è stata condotta dalla casa farmaceutica svedese Dilafor, di cui Opocrin è il secondo principale azionista detenendo il 22% delle quote societarie. Lo studio ha riguardato l’induzione farmacologica al travaglio di parto in donne alla prima gravidanza a termine ed ha mostrato un significativo impatto positivo rispetto al placebo sulla dilatazione della cervice uterina, facilitando l’insorgenza di un travaglio fisiologico con effetti benefici sia sulle mamme che sui neonati.

Circa un quarto delle donne in gravidanza sono soggette all’induzione del travaglio con metodi farmacologici e meccanici purtroppo non sempre pienamente efficaci. Questo può comportare un travaglio di parto anche molto prolungato che può aumentare il ricorso al taglio cesareo e di conseguenza rischi di complicazioni per la madre e il bambino.

La fase di studio 2b ha coinvolto 170 donne alla prima gravidanza che hanno ricevuto un’iniezione sottocutanea di tafoxiparina o di placebo una volta al giorno nella settimana precedente alla programmata induzione del travaglio. L’obiettivo primario dello studio era di documentare gli effetti della tafoxiparina sulla dilatazione cervicale misurandola secondo lo score di Bishop (sistema di punteggio che valuta la preparazione della cervice uterina al parto). 

I risultati hanno dimostrato che la tafoxiparina ha avuto un effetto sulla dilatazione cervicale nettamente migliore rispetto al placebo, con una differenza altamente significativa. Basandosi su questi risultati ampiamente positivi, la fase 2b dello studio sarà estesa per documentare l’effetto della tafoxiparina anche a dosi inferiori rispetto a quelle utilizzate e studiate finora.

Analisi approfondite del mercato hanno mostrato che un farmaco come questo che induce la dilatazione cervicale e favorisce i meccanismi del travaglio di parto ha un potenziale di vendite annuali superiori - solo negli Stati Uniti - al miliardo di dollari.

"Con il COVID-19 è emersa agli occhi dell’opinione pubblica l’importanza dell’eparina come molecola salvavita. Opocrin e la sua partecipata Dilafor hanno dimostrato che questa molecola non si limita alla funzioni note da tempo – ha commentato Federico Saetti, amministratore delegato del Gruppo Opocrin -: c’è infatti un universo ancora tutto da scoprire e siamo la prima azienda al mondo a farlo con uno studio clinico di questa portata. Si apre una nuova era per l’induzione farmacologica al travaglio di parto, per rendere questo evento incredibile della vita di una coppia ancora più sicuro per mamma e neonato".

Opocrin, con oltre 170 milioni di fatturato e più di 350 dipendenti, rappresenta da sempre una realtà in continua evoluzione con un trend di fatturato in costante aumento. Sotto la guida della famiglia Bianchini - Saetti lo sviluppo aziendale ha consentito investimenti in risorse umane e strutture in modo da garantire la crescita e determinare una eccellenza degli standard di qualità. Molte aziende in Italia e all’estero si avvalgono della qualità e della professionalità Opocrin. L’azienda opera con successo in tutto il mondo.

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