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"Fare moda è una rivoluzione"

22/06/2021

«Reinventare il disinvolto fascino italiano, dal 1910». È il verbo, nello slogan di un brand iconico del fashion quale Borbonese è di diritto, a dare il senso di come l'azienda intenda se stessa. Proprio la capacità di reinventarsi, nel racconto del ceo Alessandro Pescara, è la cifra che ha reso le borse e gli accessori marchiati dall'Occhio di Pernice un punto di riferimento per la clientela. Chi nasce tondo, ribaltando il proverbio, può anche morire quadro. «Il cambiamento è stato un fatto re importante, perché una casa di moda sorta oltre 110 anni fa per servire un segmento di mercato molto alto ha saputo diventare qualcosa di completa mente diverso. Non solo per il trasferimento a Bologna, celebrato dal logo Redwall che richiama i muri rossi della città, ma anche per la rivoluzione organizzativa e produttiva che abbiamo poi intrapreso». A partire, come spesso accade, da un profondo momento di crisi. «Per lungo tempo Borbonese, oltre a produrre pelletteria di grande pregio, lavorava anche da terzista. Poi, con l'internalizzazione della produzione delle grandi case moda, negli anni '90, si è trovata in mano una scatola vuota, forte come competenza delle proprie maestranze ma debole dal punto di vista dell'appeal del proprio brand. Allora fu la svolta».

E quale strada avete seguito? «Quella della differenziazione dei materiali usati, con la crescita di materie prime quali tela e nylon, e dell'abbassamento del nostro posizionamento, con il risultato, anche grazie a una rivoluzione lato marketing e all'ingresso in azienda di professionisti con curricula più contemporanei, di ampliare significativamente le fasce di età servite e le tipologie di accessori in produzione». 


Leggi l'intervista integrale su Il Resto del Carlino

Scarica l'articolo dal sito di Confindustria Emilia Area Centro - Premio Mascagni edizione 2021

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