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L'aiuto di Rise Against Hunger Italia per le famiglie in fuga dalla guerra

12/05/2022

Prosegue senza sosta la staffetta di aiuti destinata ai profughi ucraini e che vede coinvolta la rete di partner di Rise Against Hunger Italia. Un primo grande carico di pacchi contenenti un kit di prodotti a lunga conservazione, assieme ad altri beni frutto di donazioni dei cittadini è giunto in Romania, affidato ad un partner storico di Rise, l’associazione Feed the Hungry. Ben 33 bancali contenenti 1040 kit e prodotti ad uso alimentare, l’equivalente di tonnellate di cibo che andranno a soddisfare una prima richiesta, a cui faranno seguito altre importanti donazioni.

Simone Albieri, Program Manager di Rise Against Hunger Italia, spiega i passaggi che hanno consentito la partenza di un primo grande carico di aiuti e speranza: "Riempire un camion di scatole e prodotti è frutto di un processo molto più ampio fatto di donazioni non solo economiche; in quegli aiuti c’è il tempo, il sacrificio ed i servizi messi a disposizione da tante persone e tante aziende. Un grande risultato raggiunto anche dalla risonanza che abbiamo ricevuto da Confindustria Emilia, un prezioso alleato che non ci stancheremo mai di ringraziare. Per noi tutto questo è fondamentale, senza lo spirito di solidarietà i nostri camion resterebbero vuoti e non riusciremmo ad aiutare tantissime persone, tantissime famiglie che nel caso del conflitto in corso, hanno purtroppo dovuto affrontare il problema di dover fuggire al fine di sopravvivere".     

Sono trascorsi due mesi e mezzo dall’inizio delle ostilità in Ucraina, e le immagini che oramai siamo abituati a vedere, ci mostrano città rase al suolo e scenari di morte e distruzione. Sono migliaia gli sfollati che anche a fine guerra, non potranno rientrare in patria perché hanno perso tutto. "Siamo determinati a garantire un aiuto continuo", spiega Simone Albieri, "perché al termine del conflitto il calvario di queste persone continuerà. Vogliamo che queste famiglie possano affrontare il futuro con speranza e una motivazione diversa, fatta di consapevolezza che non saranno lasciati soli".

Simone Albieri segue con grande attenzione i progetti umanitari portati avanti da Rise Against Hunger Italia e spiega: "Spesso accade, noi ne siamo testimoni, che con il passare del tempo si desensibilizzi la percezione di gravità di un evento catastrofico come la guerra. L’opinione pubblica tende a dimenticare o a ridimensionare un’emergenza, a considerarla lontana dalla propria esperienza di vita. Ecco perché bisogna mantenere viva l’attenzione sul dramma epocale che si sta consumando in questi giorni. Dobbiamo continuare a garantire aiuti, dobbiamo quantomeno provare ad alleviare le sofferenze di un popolo che non ha scelto la guerra".

Albieri, che ha curato personalmente tutte le fasi di carico degli aiuti, rivolge un appello a persone e aziende che intendano supportare il programma umanitario di Rise Against Hunger: "È fondamentale che l’aiuto sia costante affinché non si interrompa la staffetta. Ognuno può prendere in mano il testimone e fare la sua parte in questa gara di solidarietà. E come ogni bel gioco di squadra, si può vincere solo restando uniti. Tante grandi aziende ci stanno contattando per essere coinvolte nel programma di aiuti destinato alle famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina. Ci auguriamo che le aziende donatrici possano essere sempre più numerose perché ognuna di loro ci consentirà di proseguire la nostra missione; quella di garantire un futuro a chi è in grave difficoltà".   

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