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La Convenzione PEM e la dichiarazione del fornitore: guida alla compilazione

26/02/2025

Guida completa sulla Convenzione Regionale sulle Regole di Origine Preferenziali Paneuromediterranee (PEM)

La Convenzione Regionale sulle Regole di Origine Preferenziali Paneuromediterranee (PEM) rappresenta uno strumento chiave per le imprese che operano nel commercio internazionale.

Essa stabilisce regole comuni per determinare l'origine delle merci scambiate tra i Paesi aderenti, facilitando l’applicazione delle preferenze tariffarie.

I Paesi aderenti alla convenzione PEM sono:

  • Albania
  • Algeria
  • Bosnia-Erzegovina
  • Egitto
  • Georgia
  • Giordania
  • Islanda
  • Isole Fær Øer
  • Israele
  • Kosovo
  • Libano
  • Liechtenstein
  • Macedonia del Nord
  • Marocco
  • Montenegro
  • Norvegia
  • Palestina
  • Repubblica di Moldova
  • Serbia
  • Siria
  • Svizzera
  • Tunisia
  • Turchia
  • Ucraina
  • Unione europea
 

Obiettivi e benefici della Convenzione Paneuromediterranea PEM

L’obiettivo principale della Convenzione Paneuromediterranea PEM è quello di semplificare il commercio tra gli Stati aderenti grazie a un insieme unificato di regole di origine.

I benefici per le imprese includono:

  • Riduzione dei dazi doganali, grazie alla possibilità di applicare regimi tariffari preferenziali.
  • Maggiore integrazione economica tra nord Europa, Balcani e Nord Africa.
  • Facilitazione delle catene di approvvigionamento, permettendo il cumulo dell’origine tra più paesi aderenti.

Le due regole di origine preferenziale utilizzabili nel 2025

Dal 2025 nell’area PEM coesistono due tipologie di regole di origine preferenziale:

  1. Regole tradizionali PEM: previste dalla Convenzione del 2012 e caratterizzate da criteri più restrittivi;
  2. Regole transitorie riviste: prevedono regole semplificate, soglie di tolleranza più ampie e l’applicazione di un cumulo totale. Tuttavia, non tutti i Paesi aderenti alla Convenzione PEM hanno adottato queste nuove regole, creando un sistema a doppio binario che può influenzare le scelte commerciali delle imprese.
 

I Paesi che, ad oggi, non hanno ancora ratificato le regole transitorie riviste sono Marocco, Tunisia, Israele, Algeria, Libano, Egitto e Palestina.

Le imprese che esportano verso questi Paesi dovranno continuare a seguire le regole tradizionali PEM fino a quando, nel corso del 2025, i singoli stati non ratificheranno la convenzione con le regole revisionate.

I vantaggi principali della coesistenza di queste due tipologie di regole sono:

  • Maggiore scelta per le imprese, che possono selezionare il regime più conveniente per le proprie esportazioni.
  • Promozione della competitività, grazie a una maggiore accessibilità alle preferenze tariffarie.
  • Permeabilità delle regole di origine, che consente alle imprese di beneficiare di una maggiore flessibilità nella gestione dell'origine preferenziale delle merci. 

Certificato EUR 1 o Dichiarazione su fattura: Convenzione PEM

Per usufruire delle aliquote di dazio preferenziali, i prodotti devono essere accompagnati da un’attestazione di origine:

  • Certificato EUR 1 – per distinguere se un prodotto ha ottenuto l’origine in base alla «vecchia» Convenzione PEM o alle norme rivedute, gli esportatori che applicano le nuove regole devono specificare, nella casella 7, del certificato di origine la dicitura REVISED RULES.
  • Dichiarazione su fattura – anche in questo caso, è necessario precisare se l’origine preferenziale del prodotto si basa sulla Convenzione PEM del 2012 o sulla versione revisionata.

Commercio internazionale: Esempio di dichiarazione di origine

Ecco un esempio di dichiarazione da inserire in fattura o nei documenti commerciali:

L'esportatore dei prodotti contemplati nel presente documento (n. autorizzazione [...]) dichiara che, eccetto nei casi chiaramente indicati, tali prodotti sono di origine preferenziale [...]"REVISED RULES"

Origine preferenziale: la dichiarazione del fornitore nella Convenzione PEM

Gli esportatori hanno spesso bisogno della dichiarazione dei propri fornitori per attestare l’origine preferenziale.

La dichiarazione del fornitore è un documento che consente all’esportatore di dimostrare l’origine della merce sulla base delle informazioni ricevute dai propri fornitori.

Per saperne di più leggi l’articolo: La dichiarazione del fornitore: cosa indicare e le regole per il Giappone.

Perché è fondamentale specificare le regole di origine delle merci?

Quando si compila la dichiarazione del fornitore, è importante specificare quali regole di origine sono rispettate. Se la merce è conforme alle regole tradizionali della Convenzione PEM non è necessario specificare nulla, se invece si fa riferimento solo alle nuove regole transitorie riviste, si deve specificare "PEM Revised”.

Questa distinzione è essenziale affinché l’esportatore possa specificare, sia nella dichiarazione di origine preferenziale riportata sulla fattura o sui documenti commerciali, sia nel mandato per l’emissione dell’EUR 1, le regole applicate, assicurando così l’accesso alle preferenze tariffarie nei diversi Paesi aderenti alla Convenzione PEM, tenendo conto del fatto che non tutti hanno adottato le nuove disposizioni. La mancata indicazione corretta potrebbe causare ritardi nelle operazioni doganali o la perdita dei benefici tariffari.

Commercio Internazionale: hai dubbi? Confindustria Emilia è qui per te

La coesistenza delle regole tradizionali PEM e delle regole transitorie riviste può creare complessità operative per le imprese che esportano in più mercati. L’area Internazionalizzazione di Confindustria Emilia è a disposizione per verificare caso per caso quali norme si applicano in ciascun Paese di destinazione per ottimizzare i benefici tariffari.

Per approfondire le differenze tra origine preferenziale e Made in, regole di origine delle merci ed altro su questo tema è possibile consultare la Guida sulla Gestione e dichiarazione di Origine delle Merci predisposta da Confindustria Emilia.

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