Il Piano di
Transizione 5.0 si propone di incentivare le imprese che si impegnano nella
trasformazione digitale ed energetica, allocando risorse pari a 6,3 miliardi di
euro per promuovere l'innovazione digitale, la sostenibilità e l'efficienza
energetica. In confronto al Bonus 4.0, le aliquote previste sono più elevate e
aumentano gradualmente in base al livello di efficienza raggiunto, mentre il
tetto massimo di spesa agevolabile aumenta da 20 a 50 milioni di euro.
Il ministro
delle Imprese e del Made in Italy ha reso noto che nel breve verrà pubblicato
il corposo decreto attuativo che renderà pienamente operativo il credito.
In attesa
della pubblicazione, Confindustria Emilia mette a disposizione delle aziende
associate il suo team tecnico per consulenze gratuite su come poter beneficiare
dell’agevolazione.
Al credito
d’imposta potranno accedere tutte le imprese residenti sul territorio nazionale
e le stabili organizzazioni di soggetti non residenti indipendentemente dalla
forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal
regime fiscale adottato per la determinazione del reddito.
L'agevolazione
non riguarda soltanto gli esercenti arti e professioni.
In base alla riduzione del consumo energetico ottenibile dal progetto, il credito d’imposta potrà arrivare fino al 45% del costo sostenuto.
Per le imprese di nuova costituzione è prevista una specifica modalità di calcolo della riduzione del consumo energetico.
Il credito
d’imposta spetta agli investimenti, effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31
dicembre 2025, in beni strumentali nuovi, materiali o immateriali,
interconnessi al sistema aziendale che contribuiscono a una riduzione del
consumo energetico di almeno il 3% della struttura produttiva o a una riduzione
del consumo energetico di almeno il 5% dei processi interessati
dall’investimento.
Sono
incentivabili uno o più progetti di innovazione con investimenti in una o più
strutture produttive appartenenti al medesimo soggetto beneficiario.
Ritorna anche la
formazione legata all’investimento 5.0: l’agevolazione spetterà nel limite del
10% dell’investimento 5.0 con un massimo di 300.000 euro. È però necessario che
le attività formative siano erogate da soggetti esterni individuati con decreto
del Mimit.
In particolare,
potranno essere agevolabili le spese nell’ambito di percorsi formativi di
durata non inferiore a 12 ore, anche nella modalità a distanza, con
attestazione finale del risultato conseguito.
La procedura
per accedere al credito d’imposta risulta complessa e articolata.
Occorrerà
inviare:
Inoltre, è
previsto l’obbligo di comunicare il versamento di un acconto minimo del 20%,
calcolato sul costo di acquisizione dei beni 4.0 e dei beni per
l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, entro 30
giorni dalla prenotazione del credito d'imposta, pena la decadenza dal
beneficio fiscale.
Infine,
risultano necessarie anche la perizia asseverata 4.0 e la certificazione
contabile.
Per
sostenere le imprese e guidarle nella richiesta dei crediti, il team di
Confindustria Emilia, Area Fisco e Diritto d'impresa Nazionale e
Internazionale, ha attivato uno sportello di consulenza gratuito per le aziende
associate.
Inoltre,
dato l’interesse manifestato dalle imprese sulle misure e la complessità
dell’agevolazione, Confindustria Emilia ha organizzato per martedì, 16 luglio
2024 ore 14,30, l’incontro di approfondimento “Agevolazioni fiscali 2024: come
cogliere al meglio le opportunità” per fare il punto sulle opportunità di
ottenere agevolazioni fiscali, alla luce degli ultimi provvedimenti in materia
e della Legge di Bilancio 2024.
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dettagli dell’evento.