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Cessioni del quinto ed altri gravami: la gestione aziendale

18/10/2024

Cos’è la cessione del quinto? Come funziona? Chi può richiederlo? Cosa deve fare un’azienda?

La cessione del quinto dello stipendio costituisce, dal punto di vista civilistico, un tipo di contratto di cessione del credito.   

Stipulare una cessione del quinto dello stipendio significa, dunque, per il dipendente, poter richiedere ed accedere ad un prestito personale, che sarà estinto con la cessione di 1/5 (20%) dello stipendio.  

La legge 311/2004, modificando il D.P.R 180/1950, ha esteso, dall’1.1.2005, la possibilità di contrarre prestiti contro cessione del quinto anche ai dipendenti di aziende private. In pratica il lavoratore dipendente (cedente) cede il proprio credito futuro retributivo verso il datore di lavoro (ceduto) a favore di una società finanziaria o di una banca (cessionario).

Il debito contratto dal lavoratore - abitualmente con una società finanziaria o una banca – verrà dunque estinto, come detto, attraverso la corresponsione di 1/5 della propria retribuzione.  

Con questa procedura, il creditore ha altresì la possibilità di tutelarsi da eventuali rischi di insolvenza - come morte, invalidità o inabilità, ovvero cessazione del rapporto di lavoro per dimissioni o licenziamento - attraverso un’apposita polizza assicurativa o vincolando in garanzia il TFR maturando del lavoratore, al quale non si applica il limite del quinto.

Come funziona la cessione del quinto: Lato Dipendente

In caso di cessione del quinto dello stipendio, il datore di lavoro diviene soggetto obbligato verso il cessionario, per cui è tenuto ad effettuare la trattenuta periodica della rata sulla busta paga del lavoratore ed a versarla su uno specifico c/c postale o bancario.

Quali sono le principali differenze con un prestito personale?

A differenza di un prestito personale tradizionale, la cessione del quinto offre maggiore sicurezza per l'istituto di credito, poiché il rischio di insolvenza è ridotto dalla trattenuta diretta dallo stipendio o pensione.

Questo rende il prestito accessibile anche a chi ha avuto problemi di affidabilità creditizia. Inoltre, il tasso d'interesse è generalmente più basso rispetto ai prestiti personali standard.

Come funziona la cessione del quinto: Lato Aziende

La cessione del quinto, insieme alle delegazioni di pagamento, consente, come detto, al dipendente, di autorizzare il datore di lavoro a trattenere mensilmente la rata da versare al finanziatore. Questa forma di prestito è diventata sempre più diffusa e rappresenta un modo comune per accedere al credito.

Tuttavia, la gestione di queste pratiche comporta responsabilità aggiuntive per il datore di lavoro, che deve effettuare verifiche interne, gestire le comunicazioni necessarie e assicurarsi che le trattenute vengano correttamente eseguite. Inoltre, potrebbe essere necessario coordinare le trattenute con altri obblighi finanziari, come pignoramenti o sequestri, che incidono sullo stipendio del dipendente.

Per facilitare la gestione di queste situazioni, è importante che le aziende si avvalgano del supporto di associazioni di categoria, come Confindustria Emilia Area Centro, per assicurarsi una gestione efficiente e conforme alle normative.

Chi può richiedere la cessione del quinto?

La cessione del quinto può essere richiesta da:

  • Dipendenti pubblici e privati con contratto a tempo indeterminato;
  • Pensionati, con condizioni agevolate offerte dall'INPS;
  • In alcuni casi, anche dipendenti con contratto a tempo determinato, se la durata del prestito è inferiore o uguale a quella del contratto di lavoro.

Tuttavia, chi ha un contratto a tempo determinato, con poca anzianità lavorativa o redditi molto bassi, potrebbe avere difficoltà ad accedere alla cessione del quinto. Anche chi ha in corso procedure di pignoramento dello stipendio potrebbe vedersi limitata la possibilità di accesso a questo strumento.

Cosa succede se il dipendente cambia lavoro o perde l'impiego?

In caso di licenziamento o dimissioni durante il periodo di rimborso, il debito residuo viene saldato con il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturato dal lavoratore. Se il TFR non è sufficiente, il soggetto dovrà concordare con la banca un piano di rientro alternativo.

In caso di morte del beneficiario, la cessione del quinto prevede una copertura assicurativa obbligatoria, che tutela sia la banca che gli eredi, estinguendo il debito residuo.

Aziende: come gestire la cessione del quinto e altri gravami con l’aiuto di Confindustria Emilia

La conoscenza completa della vasta normativa e della prassi di riferimento utile nella comprensione della corretta gestione di tali gravami, unitamente all’impostazione di una comunicazione chiara ed efficace col personale, o con gli enti terzi eventualmente coinvolti e/o interessati da tali procedure, assicura alle aziende la possibilità di operare celermente, senza incorrere in disguidi o errori, da cui possano insorgere potenziali conteziosi.  

Le aziende interessate potranno farsi assistere dall’Area Relazioni Industriali e Lavoro di Confindustria Emilia Area Centro per tutto il necessario supporto in materia.  

L'Area Relazioni Industriali e Lavoro di Confindustria Emilia Area Centro fornisce consulenza alle aziende in materia giuslavoristica, sindacale e previdenziale. Assiste nella gestione del personale, applicando correttamente leggi, contratti e accordi, e supporta le aziende in tutte le fasi del rapporto di lavoro, inclusi contenziosi. Offre consulenza su rinnovi contrattuali, appalti privati, trasferimenti d’azienda, ammortizzatori sociali (CIGO, CIGS), orari di lavoro, welfare e lavoro agile.

La sezione previdenziale si occupa di previdenza sociale, infortuni e malattie professionali, assistendo le aziende nei rapporti con enti pubblici come INPS e INAIL, e rappresenta gli interessi delle imprese nei comitati presso questi enti e altre istituzioni pubbliche.

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