Quando un’azienda decide di esportare merce all’estero deve fornire informazioni sulla libera esportabilità dei prodotti, e lo fa con la dichiarazione di libera esportazione, nella quale attesta che l’operazione sottostante non è soggetta a divieti o restrizioni.
Il documento
viene sottoposto all’azienda esportatrice, allo spedizioniere o al
trasportatore, che di solito chiedono di firmare un fac simile che hanno
predisposto, e che contiene tutti i regolamenti in vigore per tutte le
tipologie di merci, quindi, senza che ci sia una relazione tra il prodotto che
l’azienda vuole esportare e la destinazione della spedizione.
Le aziende
si possono dotare di un proprio documento, nel quale vengono richiamati solo i
regolamenti pertinenti con il tipo di merci oggetto dell’esportazione e la
destinazione, ma raccomandiamo di verificare se i trasportatori o gli
spedizionieri utilizzati l’accettano.
La dichiarazione di libera esportazione è firmata dal legale rappresentante o persona autorizzata a firmare per l’azienda. L’esportatore è legalmente responsabile della veridicità e dell'accuratezza delle informazioni fornite nella dichiarazione stessa.
Tutti i facsimili si compongono di una prima parte in cui sono indicati:
Nella seconda parte del documento si trova un elenco di possibili divieti o restrizioni all’export: passiamo ad analizzare alcuni regolamenti indicati con più frequenza nella dichiarazione di libera esportazione.
Il più conosciuto è il Regolamento 821/2021 dei beni a duplice uso (dual use).
Quando si firma la dichiarazione l’azienda dichiara che ha verificato le caratteristiche tecniche dei prodotti oggetto dell’esportazione e che questi non rientrano nel regolamento indicato. Periodicamente viene pubblicato un aggiornamento del regolamento che modifica le caratteristiche tecniche dei beni a duplice uso (ultimo aggiornamento Regolamento delegato (UE) 2023/2616).
Cosa sono i beni a duplice uso o dual use? Prodotti, inclusi il software e le tecnologie, che possono avere un utilizzo sia civile sia militare e che possono essere impiegati per la progettazione, lo sviluppo, la produzione o l'uso di armi nucleari, chimiche o biologiche. |
Altro regolamento che spesso è citato, anche quando la destinazione dell’esportazione non è la Russia, è il Regolamento 833/2014 che riguarda le misure restrittive nei confronti della Russia. Attualmente sono stati emanati 13 pacchetti di sanzioni che aggiornano il regolamento riportato. Le aziende che sottoscrivono dichiarazioni che includono questo regolamento, per merce non destinata in Russia, devono escludere l’applicazione del Regolamento 833/2024 e successive modificazioni, oppure verificare che la voce doganale del prodotto non sia richiamata in nessuno dei 13 pacchetti di sanzioni. È possibile consultare la versione consolidata.
Recentemente
sono stati pubblicati 2 regolamenti che riguardano l’ambiente, e che aggiornano
dei regolamenti preesistenti.
Il
Regolamento 2024/573 riguarda i prodotti e apparecchiature che contengono gas
fluororanti ad effetto serra, o il cui funzionamento dipende da tali gas e
sostituisce il regolamento 517/2014. Le aziende devono verificare che i
prodotti non contengano i gas citati nel regolamento. Il regolamento è entrato in vigore l’11 marzo
2024, le aziende che rientrano nell’ambito di applicazione possono consultare
la comunicazione “F-Gas: pubblicato il nuovo Regolamento sui gas fluorurati a
effetto serra”.
Di recente
pubblicazione è anche il Regolamento 2024/590 che si applica:
a) alle
sostanze che riducono lo strato di ozono (allegati I e II), da sole o contenute
in miscele;
b) ai
prodotti e alle apparecchiature, e loro parti, contenenti sostanze che riducono
lo strato di ozono o il cui funzionamento dipende da tali sostanze.
Per
chiarimenti consultare la comunicazione “Sostanze lesive per l'ozono: emanato
nuovo Regolamento europeo".
Se l’azienda
verifica che il prodotto non rientra nel perimetro di applicazione dei due
regolamenti, non è necessario chiedere
alcuna licenza di esportazione, e può firmare la dichiarazione.
Per
verificare se i prodotti hanno richiami ai regolamenti dei gas fluororanti ad
effetto serra, o alle sostanze che riducono lo strato di ozono è possibile
contattare l’Area Ambiente, sicurezza, energia e territorio.
I
regolamenti analizzati sono solo una parte di quelli che solitamente vengono
indicati nella dichiarazione di libera esportazione, e l’Area
Internazionalizzazione è a disposizione delle aziende per analizzare la
dichiarazione.