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La dichiarazione di libera esportazione: cos’è e come funziona

03/04/2024

Confindustria Emilia aiuta le aziende con informazioni sulla libera esportabilità dei prodotti

Cos’è la dichiarazione di libera esportazione?

Quando un’azienda decide di esportare merce all’estero deve fornire informazioni sulla libera esportabilità dei prodotti, e lo fa con la dichiarazione di libera esportazione, nella quale attesta che l’operazione sottostante non è soggetta a divieti o restrizioni.

Perché si firma il fac-simile della dichiarazione?

Il documento viene sottoposto all’azienda esportatrice, allo spedizioniere o al trasportatore, che di solito chiedono di firmare un fac simile che hanno predisposto, e che contiene tutti i regolamenti in vigore per tutte le tipologie di merci, quindi, senza che ci sia una relazione tra il prodotto che l’azienda vuole esportare e la destinazione della spedizione.

Le aziende si possono dotare di un proprio documento, nel quale vengono richiamati solo i regolamenti pertinenti con il tipo di merci oggetto dell’esportazione e la destinazione, ma raccomandiamo di verificare se i trasportatori o gli spedizionieri utilizzati l’accettano.

Da chi deve essere firmata la dichiarazione di libera esportazione?

La dichiarazione di libera esportazione è firmata dal legale rappresentante o persona autorizzata a firmare per l’azienda. L’esportatore è legalmente responsabile della veridicità e dell'accuratezza delle informazioni fornite nella dichiarazione stessa.

Come è composto un facsimile della dichiarazione?

Tutti i facsimili si compongono di una prima parte in cui sono indicati:

  • i dati dell’azienda
  • della persona che firma
  • del documento associato (fattura o DDT) che individua le merci oggetto dell’esportazione
  • il paese di destinazione dei prodotti
  • in alcuni fac simile viene precisata la classificazione doganale.

Nella seconda parte del documento si trova un elenco di possibili divieti o restrizioni all’export: passiamo ad analizzare alcuni regolamenti indicati con più frequenza nella dichiarazione di libera esportazione.

Qual è il Regolamento 821/2021?

Il più conosciuto è il Regolamento 821/2021 dei beni a duplice uso (dual use).

Quando si firma la dichiarazione l’azienda dichiara che ha verificato le caratteristiche tecniche dei prodotti oggetto dell’esportazione e che questi non rientrano nel regolamento indicato. Periodicamente viene pubblicato un aggiornamento del regolamento che modifica le caratteristiche tecniche dei beni a duplice uso (ultimo aggiornamento Regolamento delegato (UE) 2023/2616).

Cosa sono i beni a duplice uso o dual use?

Prodotti, inclusi il software e le tecnologie, che possono avere un utilizzo sia civile sia militare e che possono essere impiegati per la progettazione, lo sviluppo, la produzione o l'uso di armi nucleari, chimiche o biologiche.
 

Che cos’è il Regolamento 833/2014?

Altro regolamento che spesso è citato, anche quando la destinazione dell’esportazione non è la Russia, è il Regolamento 833/2014 che riguarda le misure restrittive nei confronti della Russia. Attualmente sono stati emanati 13 pacchetti di sanzioni che aggiornano il regolamento riportato. Le aziende che sottoscrivono dichiarazioni che includono questo regolamento, per merce non destinata in Russia, devono escludere l’applicazione del Regolamento 833/2024 e successive modificazioni, oppure verificare che la voce doganale del prodotto non sia richiamata in nessuno dei 13 pacchetti di sanzioni. È possibile consultare la versione consolidata.

Nuovi Regolamenti 2024/573 e il 2024/590: per l’ambiente

Recentemente sono stati pubblicati 2 regolamenti che riguardano l’ambiente, e che aggiornano dei regolamenti preesistenti.

Il Regolamento 2024/573 riguarda i prodotti e apparecchiature che contengono gas fluororanti ad effetto serra, o il cui funzionamento dipende da tali gas e sostituisce il regolamento 517/2014. Le aziende devono verificare che i prodotti non contengano i gas citati nel regolamento.  Il regolamento è entrato in vigore l’11 marzo 2024, le aziende che rientrano nell’ambito di applicazione possono consultare la comunicazione “F-Gas: pubblicato il nuovo Regolamento sui gas fluorurati a effetto serra”.

Di recente pubblicazione è anche il Regolamento 2024/590 che si applica:
a) alle sostanze che riducono lo strato di ozono (allegati I e II), da sole o contenute in miscele;
b) ai prodotti e alle apparecchiature, e loro parti, contenenti sostanze che riducono lo strato di ozono o il cui funzionamento dipende da tali sostanze.

Per chiarimenti consultare la comunicazione “Sostanze lesive per l'ozono: emanato nuovo Regolamento europeo". 

Se l’azienda verifica che il prodotto non rientra nel perimetro di applicazione dei due regolamenti,  non è necessario chiedere alcuna licenza di esportazione, e può firmare la dichiarazione.

Per verificare se i prodotti hanno richiami ai regolamenti dei gas fluororanti ad effetto serra, o alle sostanze che riducono lo strato di ozono è possibile contattare l’Area Ambiente, sicurezza, energia e territorio.

I regolamenti analizzati sono solo una parte di quelli che solitamente vengono indicati nella dichiarazione di libera esportazione, e l’Area Internazionalizzazione è a disposizione delle aziende per analizzare la dichiarazione.


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