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Finanziamenti SIMEST 2025: per la transizione ecologica e digitale delle imprese

03/10/2025

Tutte le novità sul Fondo 394/81 di SIMEST per la transizione ecologica e digitale

La transizione ecologica e digitale è ormai al centro delle strategie di crescita di tutte le imprese italiane. Non si tratta solo di innovazione tecnologica o di sostenibilità ambientale, ma di un vero e proprio investimento sul futuro e sulla competitività internazionale. Per accompagnare le aziende in questo percorso, SIMEST – parte del Gruppo CDP – mette a disposizione il Fondo 394/81, uno strumento di finanziamento a tasso agevolato con la possibilità di integrare una quota a fondo perduto.

Fondo SIMEST per la transizione ecologica e digitale. A chi è rivolto?

Il finanziamento è accessibile a tutte le imprese con sede legale o operativa in Italia, in particolare a Micro, Piccole e Medie Imprese. 

  • Per presentare domanda sono richiesti almeno due bilanci depositati e un fatturato export minimo del 10% (ridotto al 3% per le manifatturiere inserite in filiere produttive). Restano escluse solo le aziende con rating MCC troppo basso e quelle attive prevalentemente nei settori pesca e agricoltura primaria.

Digitale, Green e Patrimonializzazione: finanziamenti con quota a fondo perduto

Il Fondo 394/81 sostiene tre grandi aree di investimento:

  • Transizione digitale – con spese per l’automazione dei processi, l’acquisto di tecnologie e software, la cybersecurity, i progetti di Industria 4.0, blockchain e realtà aumentata.
  • Transizione ecologica – interventi di efficientamento energetico e idrico, riduzione dell’impatto ambientale e certificazioni green.
  • Rafforzamento patrimoniale – per consolidare la solidità finanziaria dell’impresa.

Questa flessibilità permette di adattare il finanziamento alle esigenze specifiche di ogni realtà produttiva.

Condizioni e importi

Il prestito ha una durata di 6 anni (di cui 2 di pre-ammortamento) e un tasso agevolato pari al 10% del tasso UE.

L’importo minimo richiedibile è di €10.000, mentre il massimo varia in base ai ricavi e alla dimensione dell’impresa: fino a €500.000 per microimprese, €2.500.000 per PMI e €5.000.000 per le grandi imprese.

La quota a fondo perduto può arrivare fino al 10% dell’intervento (massimo €100.000) e, per imprese energivore o con percorsi certificati di efficientamento energetico, fino al 20%. Inoltre, per le imprese colpite da eventi alluvionali o con interessi nei Balcani Occidentali, la percentuale di risorse destinabili agli investimenti green e digitali può salire fino al 90%.

Transizione ecologica e Transizione digitale: perché farlo ora

Il Fondo 394/81 rappresenta una delle principali misure italiane per sostenere la trasformazione delle imprese.

Digitalizzazione e sostenibilità non sono più voci opzionali di bilancio, ma pilastri per restare competitivi e aprirsi a nuovi mercati. Grazie al supporto SIMEST, anche le PMI hanno la possibilità di intraprendere la transizione ecologica e digitale senza farsi frenare dai costi iniziali.

Per ulteriori chiarimenti e per creare un percorso per presentare domanda di finanziamento, parla con la nostra area Finanza d’Impresa.

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