Dottorati industriali, percorsi di inserimento lavorativo
e corsi professionalizzanti sono alcuni degli assi portanti per una futura
sinergia di sistema tra Ateneo e tessuto industriale ferrarese. Se ne è parlato
mercoledì scorso nella sede ferrarese di Confindustria Emilia, alla presenza
della Rettrice dell’Università di Ferrara Laura Ramaciotti, del Vice Presidente
di Confindustria Emilia Gian Luigi Zaina
e del Direttore Generale Tiziana Ferrari, di rappresentanti dell’Ateneo e di
oltre 50 imprese manifatturiere del territorio.
“In questa fase congiunturale complessa, l’Università di
Ferrara ritiene prioritario mettere in campo in modo strutturato tutte le
proprie competenze, servizi ed eccellenze per fare sinergia con le imprese del
territorio - ha commentato Ramaciotti -. Il rapporto con Confindustria Emilia
quale facilitatore è fondamentale, e ringraziamo l’associazione per aver voluto
intraprendere questo percorso comune”.
“L’Ateneo è cresciuto molto negli ultimi anni - ha
proseguito la Rettrice - raggiungendo il numero di 28 mila studenti. Un bacino
di risorse umane che, una volta inseriti in azienda, anche grazie ai percorsi
tradizionali di tirocinio e di inserimento lavorativo, può portare un
contributo in termini di conoscenza e capacità e contribuire alle
trasformazioni aziendali che le sfide attuali impongono al sistema industriale.
In questo ambito si inseriscono, in particolare, anche le lauree
professionalizzanti, ossia specifici percorsi co-progettati con le imprese, che
permettono di formare giovani direttamente in azienda e facilitare il percorso
di inserimento”.
Vi è poi la straordinaria opportunità rappresentata da
131 borse per attivare dottorati industriali coprogettati e cofinanziati dalle
imprese nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di
specifici percorsi di alta formazione, nelle aree delle Key Enabling Technologies, ossia nel campo dell’applicazione
dell'innovazione ai metodi, sistemi e processi aziendali, per far fronte a
problematiche complesse in capo alle aziende. Il contributo economico delle
imprese all’attivazione dei dottorati potrà ridursi grazie a speciali misure di
sgravi contributivi che affiancano l'iniziativa, nel caso in cui le stesse, al
termine del percorso, procedano con l’assunzione dei soggetti coinvolti,
attraverso la forma dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali.
L’impresa potrà inoltre ottenere che la collaborazione venga estesa ai propri
dipendenti impegnati in attività di elevata qualificazione mediante
l’ammissione al corso di dottorato su posizioni riservate. In relazione a
questa importante possibilità l’Ateneo ha avviato una call per la raccolta di
manifestazioni di interesse che si chiuderà il prossimo 20 aprile.
“Auspichiamo che il nostro sistema industriale colga
appieno questa opportunità e che la stessa possa rappresentare un momento di
rafforzamento dei rapporti fra l’Ateneo e il suo territorio in modo che si
generi un impatto favorevole alla sua crescita”, ha chiosato la Rettrice.
“Come
Confindustria Emilia, abbiamo fortemente voluto questo incontro con il nuovo
Rettore dell’Università di Ferrara. - dichiara Zaina - Avevo personalmente
avuto il piacere di incontrare la Professoressa Ramaciotti poco prima della sua
elezione e ne avevo apprezzato le linee di indirizzo che ci aveva indicato,
interessanti per la città e per le imprese. L’incontro ha visto la
partecipazione di oltre 50 imprese manifatturiere locali, a testimonianza del
grande interesse che gli imprenditori ferraresi nutrono nei confronti del
nostro ateneo.
Sono
venute infatti a maturare una serie di condizioni e circostanze che rendono
necessaria, ancora più che in passato, la collaborazione con il mondo
accademico e della ricerca: il progressivo invecchiamento demografico, la
necessità di reclutamento di giovani con formazione di livello superiore nelle
discipline STEM e, non ultima, la possibilità di sviluppare insieme percorsi di
ricerca industriale. Questi sono oggi temi che devono entrare nell’agenda
comune di imprese e Università.
Le
dimensioni e l’importanza assunte negli ultimi anni rendono Unife uno dei nostri
interlocutori fondamentali, supporto imprescindibile per la crescita economica
e la tenuta sociale del tessuto provinciale. Il nostro auspicio è che
all’incontro possano seguire ulteriori e significativi passi avanti in termini
di relazioni tra i singoli dipartimenti e le aziende, tanto in termini di
reclutamento che di progetti di sviluppo, ricerca e innovazione.
Mi
fa particolarmente piacere segnalare, inoltre, che grazie anche alle
sollecitazioni provenienti dalla nostra Associazione abbia visto la luce, a
partire da quest’anno, un nuovo percorso di studi a orientamento
ingegneristico/informatico denominato Laurea Professionalizzante, che prevede
un percorso triennale costruito in stretta collaborazione con le imprese. Si
tratta a nostro avviso di un primo importante passo verso lo sviluppo di nuovi
modelli collaborativi virtuosi”.
A illustrare gli
ulteriori ambiti sinergici nell’ambito della ricerca, dei finanziamenti
pubblici e dei percorsi professionalizzanti sono intervenuti Massimiliano
Mazzanti, Delegato per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR),
Enrico Bracci, Prorettore alla Terza Missione, Cesare Stefanelli, Prorettore
alla Trasformazione digitale e Donato Vincenzi, Presidente del Consorzio Futuro
in Ricerca (CFR).