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Gruppo Hera, il CdA approva i risultati del primo trimestre 2023

10/05/2023

Cristian Fabbri, presidente esecutivo del Gruppo Hera
Cristian Fabbri, presidente esecutivo del Gruppo Hera
Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera
Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera

IlConsiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Cristian Fabbri, haapprovato oggi all’unanimità i risultati consolidati del primo trimestre 2023. Per il Gruppo Hera il primo trimestre si chiudecon risultati economici e investimenti in crescita rispetto all’anno precedente,sebbene nei primi mesi del 2023 l’attività economica globale continui arisentire di un’elevata incertezza, che incide sulla volatilità dei prezzidelle materie prime e frena l’attività produttiva e il commercio internazionale.Lo sviluppo, sia per linee interne che esterne, del portafoglio multibusiness hapermesso di consuntivare ottime performance economico-finanziarie perseguendo lacreazione di valore per tutti gli stakeholder. La relazione trimestrale consolidata al 31marzo evidenzia, quindi, la crescita dei principali indicatori, dimostrandoancora una volta la solidità patrimoniale e la forza del modello industrialedel Gruppo. L’incremento degli investimenti del 20,5% rispetto all’annoprecedente è una ulteriore riprova dell’attenzione continua del Gruppo allacrescita, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli assetgestiti.

Cristian Fabbri
,presidente esecutivo del Gruppo Hera, dichiara:“Il primo trimestre 2023 si chiude con risultati economici in crescita, sostenuti dalla positiva performance dei business liberalizzati dell’energia e dell’ambiente. Confermiamo così la nostra capacità di conquistare nuove quote di mercato, di fornire servizi che riscontrano il favore dei clienti e di saper utilizzare il vantaggio competitivo del nostro diversificato portafoglio di business. La significativa generazione di cassa del trimestre ha consentito di ridurre l’indebitamento e migliorare significativamente il rapporto indebitamento netto/MOL, che si attesta a 2,84x”.

Orazio Iacono
, amministratore delegato del Gruppo Hera, afferma:“Come evidenziano i solidi risultati raggiunti in questa prima parte dell’anno, la positiva generazione di cassa operativa è stata in grado di coprire integralmente una significativa accelerazione degli investimenti sia organici che per linee esterne, che hanno riguardato prevalentemente il rafforzamento delle infrastrutture e degli impianti gestiti, a beneficio della qualità dei servizi forniti al territorio di riferimento nonché della resilienza delle nostre infrastrutture e impianti. Abbiamo inoltre rafforzato e ottimizzato la struttura del debito grazie alla recente emissione di un sustainability-linked bond del valore di 600 milioni di euro e la contemporanea sottoscrizione di una linea di credito revolving sostenibile da 450 milioni di euro. Due nuovi traguardi nella finanza sostenibile che ci porteranno a destinare più di 1 miliardo di finanziamenti a progetti a favore della transizione green, per traguardare gli obiettivi dell’Agenda 2030 con iniziative concrete e rispondere alle sfide della transizione sostenibile legata al tessuto sociale e industriale. Questa operazione, particolarmente apprezzata dal mercato, garantisce ulteriore flessibilità finanziaria”.

Nelprimo trimestre 2023, i ricavi sono stati pari a 5.628,9 milioni di euro, increscita del 6% rispetto ai 5.312 milioni dell’analogo periodo del 2022. Aquesto risultato hanno contribuito in particolare i settori dell’energia - principalmenteper i maggiori volumi venduti di energia elettrica conseguenti al rafforzamentodell’azione commerciale e all’avvio dei lotti vinti in salvaguardia lo scorsoautunno - e il settore ambiente, grazie anche alle acquisizioni nel mercatodelle bonifiche e del trattamento dei rifiuti industriali. Inoltre, si segnalala crescita del fatturato dei servizi energia e l’aumento delle attività perservizi a valore aggiunto per i clienti. Questi incrementi sono statiparzialmente ridotti dai minori quantitativi di gas venduto a causa del climaparticolarmente mite.

Il margineoperativo lordo al 31 marzo 2023 sale a 410,2 milioni di euro, (+9,4%) rispettoai 375,1 milioni dei primi tre mesi del 2022. Labuona crescita è riconducibile in particolare al contributo complessivo dellearee energy e alle buone performance dell’area ambiente.

Ilrisultato operativo netto al 31 marzo 2023 sale a 236,1 milioni di euro, in aumentodel 6,7% rispetto ai 221,2 milioni del primo trimestre 2022. La performance èpositiva anche dopo maggiori ammortamenti per ilsignificativo incremento degli investimenti e accantonamenti al fondosvalutazione crediti per l’aumento del fatturato, anche sui mercati di ultimaistanza. Il risultato ante-imposte si attesta a 191,7 milioni di euro,in linea con il dato al 31 marzo 2022, considerato l’incremento dell’incidenza dellagestione finanziaria principalmente per le linee di credito a medio lungotermine stipulate nel 2022. La struttura finanziariarisulta oggi maggiormente rafforzata per assicurare il Gruppo dai potenzialirischi liquidità derivanti dalle tensioni sui mercati, garantire l’attivitàoperativa e l’importante attività di investimento del Gruppo.

Grazie a un tax rate pari al 26,8%, in calo rispetto all’esercizioprecedente, l’utile netto sale a 140,3 milioni di euro (+1,2%), rispetto ai 138,6milioni del primo trimestre 2022. L’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo si attesta a 128,2 milioni di euro, in crescita (+0,7%) rispetto ai 127,3milioni al 31 marzo 2022. 

Gliinvestimenti operativi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale,sono pari a 155,7 milioni di euro in forte crescita (+20,5%) rispetto ai 129,2milioni al 31 marzo 2022 e sono riferiti principalmente a interventi suimpianti, reti e infrastrutture. A questi si aggiungono gli adeguamentinormativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzionemassiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.Ilvalore complessivo dell’indebitamento finanziario netto risulta pari a 3.777,6milioni di euro, in calo di 472,2 milioni rispetto al valore al 31 dicembre2022. A riprova della solidità finanziaria dell’azienda, il rapporto debitonetto/MOL scende a 2,84x, in linea con la storica politica prudenziale dellamultiutility.

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