Minimizzare le emissioni di anidride carbonica nelle imprese richiede un
approccio metodico e non può essere lasciato al caso. Questo processo può
essere gestito scientificamente, esaminando l'organizzazione e le sue
componenti responsabili della generazione di anidride carbonica. Allargando il campo,
l’efficientamento dei costi energetici in Italia, come in molti altri Paesi,
rappresenta una quota significativa delle spese gestionali per le aziende,
soprattutto per le cosiddette energivore, ovvero che operano in settori ad alta
intensità energetica come la manifattura e l'industria pesante.
“L’incidenza dei costi energetici varia molto in funzione della tipologia di produzione", dichiara
Fabio Zambelli, direttore del
Consorzio esperienza energia (Cee). "In generale per le imprese metalmeccaniche
l’incidenza è inferiore al 2%, ma per particolari settori (come fonderie,
cartiere, ceramiche) molto superiore, si arriva anche al 20%. Con la crisi
energetica i costi sono aumentati per tutti, anche imprese che avevano
incidenze limitate sul fatturato hanno dovuto mettere in campo processi di
efficientamento".
Avviare un processo di efficientamento energetico
La prima cosa da fare è una diagnosi energetica. Si vanno a individuare i settori più energivori. Il processo procede con un’analisi delle
apparecchiature (sistema di illuminazione, sistemi di produzione – forni,
compressori, etc.) al fine di individuare quelle che potrebbero essere
ottimizzate e/o sostituite per minimizzare il consumo. Viene poi fatta
un’analisi sulle tipologie di investimenti
in rinnovabili che si potrebbero fare per abbattere il consumo di energia
elettrica da rete.
“Il risultato di una diagnosi - continua Zambelli - è quindi un elenco di interventi, di azioni
che l’impresa può mettere in pista per abbattere i propri consumi. Per ogni
intervento viene dettagliato il possibile investimento, il tempo di ritorno, i benefici ambientali”.
Case study: ridurre i rifiuti plastici e azzerare le
emissioni di anidride carbonica
Un’azienda nel settore plastico aveva la necessità di
efficientare i sistemi, ridurre i rifiuti plastici e azzerare le emissioni di
anidride carbonica.
Efficienza dei
sistemi. Cee è intervenuto con la prima fase di diagnosi sui sistemi e
analisi per verificare tutti gli interventi che avrebbero permesso un risparmio
energetico. Si è quindi investito su un relamping led (sostituzione di
un'illuminazione tradizionale a fluorescenza, incandescenza o alogena con
apparecchi led di ultima generazione a basso consumo) e su nuovi compressori. "Su quest’ultimo punto", racconta Zambelli, "abbiamo deciso di partecipare con loro all’investimento. Il nostro ritorno
era garantito proprio dai risparmi da noi misurati. Sono passati 2 anni e mezzo
da questi interventi e al momento sono confermate le ipotesi di progetto".
Riduzione dei rifiuti
plastici. La domanda è stata come utilizzare gli scarti di produzione? Sono
stati individuati approcci per riconsegnare il materiale plastico di scarto
alle aziende produttrici, per essere riutilizzato interamente per altri scopi,
(per la produzione di nuovi prodotti ad esempio). In tal modo si è ottenuto un
contenimento delle emissioni legate ad una filiera produttiva più corta (grazie
all’interazione con delle aziende locali), e ad una mancata produzione di
materie prime vergini.
Riduzione delle
emissioni di anidride carbonica. Avendo l’impresa già impianti fotovoltaici, si è
proceduto con la proposta di un Ppa - Power purchase agreement integrato
all’acquisto delle Garanzie d’Origine. Questo ha permesso all’impresa di
approvvigionare l’energia "green" direttamente dalla rete. L’azienda ha risparmiato con questi interventi
fino al 50% dei suoi consumi energetici
legati all’illuminazione e ai compressori e contestualmente ha raggiunto
l’obiettivo del 100% di consumo di energia green.
Il Consorzio esperienza energia è sul mercato
dal 1999 e si rivolge alle imprese. Offre servizi di energy management per
garantire una corretta amministrazione dei costi, dei consumi energetici e per
dare supporto nella gestione burocratico/amministrativa. Il costante
monitoraggio dei mercati e il confronto puntuale con le imprese permette di
individuare le migliori strategie di acquisto di energia elettrica e gas
naturale. L’analisi attenta delle modalità di utilizzo dell’energia nelle
imprese permette di individuare e suggerire gli interventi di ottimizzazione
dei consumi e dei costi.