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A San Felice il taglio del nastro per il nuovo stabilimento di Seft

16/09/2024

Da sinistra: il presidente di Seft, Paolo Barbieri; il sindaco di San Felice sul Panaro, Michele Goldoni; e la moglie del presidente e direttore finanziario di Seft, Katia Tarter
Da sinistra: il presidente di Seft, Paolo Barbieri; il sindaco di San Felice sul Panaro, Michele Goldoni; e la moglie del presidente e direttore finanziario di Seft, Katia Tarter

È stato inaugurato sabato mattina, in via dell’Industria 273, il nuovo stabilimento di Seft, l’azienda di San Felice sul Panaro che progetta e produce macchine automatiche e attrezzature per il trattamento meccanico delle acque reflue.

Al taglio del nastro inaugurale, oltre ai vertici dell’azienda, erano presenti tra gli altri Adriano Gilli, responsabile del settore Attrattività, Internazionalizzazione e Ricerca della Regione Emilia-Romagna, il sindaco di San Felice, Michele Goldoni, e il direttore relazioni, sviluppo territorio e organizzazione di Confindustria Emilia, Giacomo Villano.  

“Da quando nel 2007 Seft si è dedicata al settore della depurazione ha sicuramente fatto tanta strada”, ha ricordato il presidente dell’azienda Paolo Barbieri. “Ma la voglia di innovazione e crescita non si è spenta e la realizzazione del nuovo stabilimento non è che l’inizio di nuove sfide che affronteremo con determinazione e coraggio assieme al prezioso contributo dei nostri collaboratori e dipendenti”.  

“Una nuova casa è come punto di partenza per un futuro di novità e industrializzazione sostenibile”, gli ha fatto eco il direttore generale Luca Tecce. “L’inaugurazione di questa mattina bene si inscrive in quella valorizzazione del Made in Italy che tanto ci rende orgogliosi”.  

La nuova sede si estende su una superficie di 28mila metri quadrati, di cui 4mila coperti, ed è stata realizzata per dare ulteriore slancio a Seft, realtà imprenditoriale ben conosciuta e radicata nella comunità di San Felice. Con un fatturato 2024 di 7,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 6,6 del 2023, e una quota export pari al 60% circa, attualmente occupa una sessantina di collaboratori.  

L’azienda nasce nel 1988 come officina meccanica di precisione specializzata sulle trasmissioni di potenza. Con la costruzione dei primi trasportatori a coclea o coclee di trasporto nel 2007 inizia, di fatto, il processo di conversione nella progettazione, costruzione e vendita di attrezzature ideali al trattamento meccanico delle acque reflue o di processo, fino ad offrire una vasta gamma di macchine utili a ogni tipologia di impianto di depurazione, municipale o industriale.  

In oltre 30 anni di attività Seft ha maturato una solida esperienza e competenza nel suo settore. “Ci siamo sempre aggiornati e abbiamo seguito passo passo le evoluzioni delle nuove tecnologie di progettazione e costruzione fino a ottenere un elevato standard di qualità certificata Tuv Nord Iso 9001”, hanno sottolineato all’unisono Barbieri e Tecce. “Tutto questo ci ha permesso di offrire un servizio completo ed efficiente, che va dalla consulenza alla messa in funzione delle macchine prodotte, fino all’assistenza post-vendita”, conclude il presidente Barbieri.  

La produzione di Seft, attraverso una rete di rivenditori presenti in diversi Stati e Continenti, include oltre 45 tra modelli e versioni di sgrigliatori grossolani, griglie fini, filtrococlee, dissabbiatori, disoleatori, impianti compatti e altre attrezzature di completamento e supporto dei vari processi di trattamento meccanico delle acque reflue.

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