Confindustria Emilia Area Centro presenta i nuovi Osservatori
di filiera, realizzati in collaborazione con Crif sui dati delle imprese
raccolti nel corso del 2024 e inerenti il periodo 2021-2023, che fotografano –
secondo alcuni indicatori oggettivi – lo stato del tessuto produttivo mettendo
a confronto la comunità delle imprese associate con i dati italiani, della
regione Emilia-Romagna e quella delle tre province interessate (Bologna,
Ferrara e Modena).
In questa edizione sono stati introdotti nuovi indicatori
con l’obiettivo di fornire dei parametri economici, finanziari e di
performance, per ciascuna filiera merceologica (e all’interno di ciascuna
filiera: per area geografica e per anello di filiera) che consentano, a
ciascuna impresa associata, di avere dei parametri di riferimento. Come le due precedenti, anche la terza edizione degli
Osservatori si pone l’obiettivo di offrire una panoramica aggiornata
dell’evoluzione delle filiere stesse. Confindustria Emilia Area Centro è stata
la prima territoriale del sistema Confindustria e, più in generale, dei sistemi
di rappresentanza associativa ad adottare lo schema organizzativo per filiere (20
filiere, di cui 17 sono relative alla manifattura), mettendole a confronto
con l’andamento del contesto economico italiano.
“La crescita di fatturato, margini, investimenti ed
esportazioni delle nostre imprese in un triennio così sfidante - ha
spiegato Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro -
dimostra che il modello emiliano, basato su società top brand conosciute nel
mondo e sulle filiere, è robusto e resiliente. I dati mostrano ancora una volta
un’Emilia capace di essere locomotiva della manifattura italiana. Lo slancio
del nostro territorio ha però bisogno di essere sostenuto da una visione
strategica europea, che è mancata su molti settori centrali della economia
italiana, come l’automotive, il packaging e il medicale. Il mio auspicio è che
sia ritrovata nella visione europea una centralità della manifattura”.
Complessivamente si evidenzia che la comunità di
imprese che si chiama Confindustria Emilia Area Centro, pur avendo al proprio
interno numerose imprese di piccole e medie dimensioni, ha un livello
dimensionale medio superiore alle altre aree geografiche e, nel triennio
2021-2023 caratterizzato da una crescita a livello sia italiano che
regionale, ha confermato tale trend mantenendo indicatori di performance
(Fatturato, Ebitda, Utile Ante Imposte, Dipendenti, Investimenti, Posizione
Finanziaria Netta, Export e Indice di Innovazione) superiori o in linea alle
medie registrate nelle varie aree geografiche. Confindustria Emilia Area Centro raggruppa circa 3.400
imprese associate, distribuite fra le province di Bologna, Modena e Ferrara e
raggruppate in 20 filiere. Questa comunità di aziende esprime un fatturato di
circa 99 miliardi di euro, impiegando oltre 263 mila lavoratori.
In tutte le filiere, il fatturato medio e il numero di
dipendenti medi delle imprese associate a Confindustria Emilia Area Centro
superano la media nazionale.
Le imprese delle filiere di Confindustria Emilia hanno
registrato nel 2023 performance di fatturato in crescita rispetto al 2021.
Nello stesso periodo gli indicatori di redditività, pur evidenziando valori più
elevati rispetto alle altre aree geografiche, manifestano un trend in calo a
seguito principalmente delle dinamiche inflazionistiche e degli incrementi del
costo della manodopera e dei tassi di interesse.
Particolarmente significativi sono i dati relativi
all’Ebitda (11,8%, contro una media nazionale dell’8,6%), all’Utile Ante
Imposte (6,8% contro una media nazionale dell’5,5%), agli Investimenti in
rapporto al Fatturato (5,3% contro una media nazionale del 4,9%).
Di assoluto rilievo sono poi i dati relativi all’export:
considerando le società di capitali con fatturato superiore ai 500 mila euro,
circa il 53% delle imprese associate sono aziende esportatrici con un’incidenza
dell’export sul totale del fatturato pari al 34%. I dati salgono
significativamente se consideriamo le dieci filiere top performer, nelle
quali i suddetti indicatori superano rispettivamente il 65% e il 40%.
In una situazione complessa, variabile e in crescita
come quella registrata nel triennio 2021-2023, le performance economiche delle
aziende di Confindustria Emilia, lette in termini di Fatturato, Export, EBITDA
ed Utile ante Imposte hanno evidenziato una capacità di tenuta a fronte dei
molteplici elementi di variabilità del periodo. Così come la capacità di
investimento e la posizione finanziaria netta, evidenziano strutture solide e
che guardano costantemente al futuro.
In chiusura, vale la pena sottolineare come le imprese
associate a Confindustria Emilia Area Centro siano state certificate dai
risultati di questa ricerca come le “più innovatrici”: considerando
l’Innovation score di Crif che valuta il livello di innovazione, il 34%
delle imprese associate ha ottenuto 1, il punteggio massimo, conquistato solo
dall’11,7% delle aziende con sede nel resto d’Italia. Per investimenti
effettuati in Ricerca e Sviluppo, per brevetti registrati e per tecnologie
utilizzate, Confindustria Emilia Area Centro presenta una percentuale di
aziende ad alto livello di innovazione di assoluto rilievo. Il dato evidenziato
supera il 46% se consideriamo solamente le filiere Top Performer: Chimica e
Farmaceutica, Veicoli Industriali, Elettronica e Meccatronica, Macchine e
Packaging.
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