Venerdì 19 settembre 2025, sarà l’occasione per un viaggio unico tra
memoria e innovazione. Filippo Furini, fondatore di Doyle, azienda che sviluppa soluzioni innovative
basate su intelligenza artificiale a supporto della sostenibilità delle imprese, organizza la seconda esposizione di lumi antichi della collezione del padre,
Romolo Carlo, scomparso due anni fa.
La mostra, che si svolgerà nella sede di Confindustria Emilia a
Ferrara, composta da oltre 200 pezzi provenienti da diverse regioni italiane ed
europee e datati tra Ottocento e Novecento, non vuole soltanto custodire la
memoria di oggetti preziosi, ma avviare un percorso orientato al futuro.
«La
luce è la base della vita – sottolinea Filippo Furini – oggi ci basta un
interruttore o un comando vocale per illuminare le nostre case, ma questi
oggetti raccontano un tempo in cui servivano per vivere, cucinare, scaldarsi.
Troppo spesso vengono dimenticati. Con esposizioni e progetti dedicati vogliamo
raccogliere e tramandare, non solo in Italia ma anche a livello internazionale,
il patrimonio della cultura della luce».
La parola chiave è proprio tramandare. Durante l’esposizione
Furini presenterà l’associazione F.A.R.O. – L’arte del tramandare,
realtà di promozione sociale fondata per dare continuità ai progetti avviati
con il padre Romolo Carlo. L’associazione si propone di conservare e diffondere
non solo oggetti e testimonianze, ma anche mestieri e saperi a rischio di
scomparsa, favorendo così l’inserimento e il reinserimento nel mondo del lavoro
e la nascita di nuove attività artigianali.
Accanto a questo impegno, F.A.R.O. promuove progetti di economia
circolare attraverso il riuso creativo di materiali di scarto, sviluppa
iniziative interculturali e intergenerazionali, sostiene famiglie fragili prive
di alloggi adeguati, sensibilizza i giovani su temi cruciali come il
cyberbullismo e costruisce un dialogo tra generazioni, avvicinando giovani e
anziani.
«Il 19 settembre non sarà solo un momento di esposizione, ma
un’occasione di incontro intergenerazionale – spiega Furini – un ponte tra
passato e futuro, capace di unire la memoria delle famiglie con la spinta verso
l’innovazione».
Un ringraziamento speciale va alle aziende del territorio ferrarese,
bolognese e modenese che hanno sostenuto l’iniziativa: Euei, Imal, TEC Eurolab, Margotta
Medical, Digital Clef, Seven Sisters, Lionspeech, Tandem, Suono e Immagine, Gruppo Barbieri.