Essere riconosciuti sul mercato grazie al proprio brand è un obiettivo che tutte le aziende vogliono raggiungere. Una volta consolidata la propria posizione, infatti, ci si può concentrare al massimo su prodotti e servizi. Eppure ci sono momenti e condizioni che richiedono una riflessione in tal senso e poi uno slancio di rinnovamento. È quanto accaduto a TEC Eurolab che - come punto di riferimento nel mondo dei laboratori per l’analisi e il controllo dei materiali - ha deciso di aggiornare il proprio nome. A raccontare il perché dell’evoluzione in Sideius è Marco Moscatti, amministratore delegato dell’azienda.
Partiamo dalla domanda più ovvia: perché questo cambiamento?
Siamo nati come laboratorio per l’analisi di materiali, ma nel corso degli anni abbiamo implementato diversi altri servizi. Oggi abbiamo una Academy che eroga corsi di formazione, siamo un organismo di certificazione e, più di recente, abbiamo acquisito un’azienda che si occupa di sviluppare applicazioni basate sull’intelligenza artificiale nell’ambito della computer vision industriale. Avevamo bisogno di allargare gli orizzonti, non di cancellare il passato: infatti, restiamo molto legati al brand TEC Eurolab, che resta come business unit all’interno della nuova realtà costituita da Sideius. Come detto, però, il gruppo ormai era composto da più realtà, ciascuna con funzioni diverse: ecco perché è nata Sideius.
Cosa cambia per i vostri clienti?
Tecnicamente poco: chi usufruiva dei servizi di testing lavorerà sempre con la divisione TEC Eurolab di Sideius. Skillantis è invece la divisione che si occupa di formazione, mentre Valor è quella dedicata alla certificazione e BlueTensor è attiva nell’automazione processo. Da questo punto di vista, è più un cambiamento formale che pratico.
Certo, non mancano le novità: stiamo infatti costruendo una nuova sede, che sarà pronta nel 2027 e al suo interno organizzeremo al meglio il nostro lavoro. Sarà un altro passaggio trasparente per i clienti, che avrà un impatto positivo sui flussi interni e, quindi, sulla qualità del lavoro.
Unificare e riorganizzare non potrebbe portare a un irrigidimento nelle procedure e nelle attività che svolgete?
L’obiettivo è quello di fornire servizi sempre nuovi e all’avanguardia e per farlo occorre crescere. Ovviamente, in tutto ciò dobbiamo organizzare ancora meglio il nostro lavoro, ma questo non significa per forza complicare l’esperienza per i clienti.
Una qualità per la quale siamo conosciuti e riconosciuti sul mercato è l’affidabilità: quando riceviamo il materiale da un cliente, parte una comunicazione automatica che gli indica la data esatta in cui riceverà il report con le analisi. Senza un’opportuna organizzazione interna ciò non sarebbe possibile.
Lavoriamo molto con aziende operanti nel settore aeronautico: questo ci mette una grande pressione, ma ci aiuta anche a strutturare le attività per soddisfare standard altissimi. Sappiamo che i nostri clienti lottano ogni giorno con mercati, fornitori e committenti: in questo mare in burrasca, vogliamo essere per loro un’isola felice. Non a caso il nostro payoff, è “Empowering Excellence”, un inno verso il potenziamento della qualità necessaria per navigare con successo.
E come è stato accolto al vostro interno questo cambiamento?
Abbiamo presentato il nuovo marchio in occasione della festa per i 35 anni di attività lo scorso giugno, alla quale quale abbiamo invitato tutti i collaboratori dell’azienda e alcuni dei nostri principali clienti.
La risposta è stata davvero positiva: il laboratorio rappresenta pur sempre l’80% del fatturato del gruppo e una quota analoga di forza lavoro. Percepire il loro orgoglio legato a questo progetto è un ulteriore segnale che ci conferma di aver imboccato la strada giusta. Anche il nuovo nome è piaciuto molto!
Come l’hanno presa, invece, i clienti?
Altrettanto bene. Ovviamente quelli nuovi si trovano a lavorare direttamente con Sideius, dunque per loro non c’è stato un vero e proprio passaggio di consegne. Quelli storici, invece, hanno apprezzato la maggiore chiarezza complessiva: una capogruppo e le diverse realtà, ciascuna specializzata in una specifica attività.
I risultati sono arrivati anche a livello di business?
Direi di sì: siamo riusciti a chiudere senza perdite tra 2020 e 2021, poi abbiamo ricominciato a crescere. È anche una piccola soddisfazione personale: sono stato nominato amministratore delegato proprio nel 2020 e la pandemia ci ha subito messi di fronte a un calo netto del lavoro. Per fortuna, grazie anche alla diversificazione dell’offerta, siamo tornati ben presto a crescere. Ci siamo anche dati un obiettivo ambizioso: raddoppiare il fatturato tra il 2023 e il 2028: può sembrare irrealizzabile, ma in realtà si tratta di crescere in media del 15% l’anno. E se consideriamo che nel 2024 abbiamo fatto +27% e quest’anno chiuderemo a +15%, forse non è un target così irrealistico.
Da questo punto di vista, il più ampio ventaglio di servizi che siete in grado di offrire vi agevola nell’affrontare il mercato?
Con oltre 100 dipendenti suddivisi tra le varie attività, siamo quella che in Italia viene definita una “media impresa”. Questo ci dà la forza per affrontare investimenti di una certa consistenza, come la costruzione della nuova sede, pur mantenendo un approccio focalizzato sul cliente.
Inoltre, possiamo proporre un’offerta più completa: spesso è l’attività di laboratorio a darci la possibilità di entrare in contatto con un potenziale cliente, ma talvolta emergono anche altre necessità che possono essere soddisfatte dalle altre realtà del gruppo. Ci presentiamo come risolutori di problemi e, a giudicare dai risultati, il mercato ci dà ragione.
Per concludere, una curiosità: da dove nasce il nome Sideius?
Il nome è una crasi e si riferisce al Sidereus Nuncius di Galileo Galilei: il celebre trattato che ha portato alla nascita della moderna astronomia e al cosiddetto “metodo scientifico”. Lo stesso logo di TEC Eurolab, nel quale compaiono un ingranaggio e una beuta, è un evidente omaggio a questo approccio.
Per noi Galileo Galilei rappresenta la massima espressione in tal senso, avendo anche perfezionato il telescopio per svolgere le proprie osservazioni della Luna e di alcuni pianeti, identificando i quattro principali satelliti di Giove (detti appunto satelliti galileiani) e fornendo così una importante prova a favore del modello eliocentrico copernicano.
A dirla tutta, il marchio Sideius ha già 10 anni: lo abbiamo coniato nel 2015 come nome della nostra divisione di tomografia industriale, una tecnologia all’epoca all’avanguardia e che successivamente è confluita all’interno di TEC Eurolab. Quella del rebranding del gruppo ci è parsa l’occasione ideale per rispolverare un nome per noi così denso di significato.