Dopo 70 anni,
riparte dall’Emilia-Romagna lo storico marchio milanese Isotta-Fraschini. Nata
all’ombra della Madonnina nel 1900, la casa automobilistico insedierà due nuovi
stabilimenti lungo la Via
Emilia, uno a Bologna e uno a Modena, per progettare e
realizzare autovettura elettriche “intelligenti” ad elevatissime prestazioni.
Ma nella Motor Valley
emiliana continueranno a investire in ricerca la Lamborghini di
Sant’Agata Bolognese, la Ferrari
di Maranello e la Vrm
(storica casa produttrice di sospensioni moto), prevedendo centinaia di nuove
assunzioni di alto livello. Questo in una terra che può contare su
professionalità formate nella Motorvehicle
University of Emilia-Romagna (MUNER), voluta dalla Regione
Emilia-Romagna mettendo insieme i quattro atenei del territorio
emiliano-romagnolo e le case motoristiche che rappresentano l’eccellenza del
Made in Italy nel mondo, con le loro radici storiche qui, nel territorio:
Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas F1 Team, HPE Coxa, Magneti
Marelli, Maserati e Toro Rosso.
E poi anche la realizzazione di due nuovi centri di
ricerca (entrambi nel modenese), uno per lo sviluppo di tecnologie sul riutilizzo di scarti dei
prodotti lignei e vegetali e l’altro per sistemi
oleodinamici. Ma anche rilevanti investimenti nel settore biomedicale, dell’intelligenza artificiale,
del risparmio energetico,
della mobilità sostenibile
e della logistica.
Sono gli
investimenti che saranno realizzati in Emilia-Romagna - fra Bologna, Modena e
Reggio Emilia - per oltre
56 milioni di euro con un cofinanziamento a fondo perduto della Regione pari a quasi 22 milioni
di euro e l’assunzione di
521 nuovi lavoratori di cui quasi la metà laureati. I progetti
presentati da 17 imprese
(di cui 5 con proprietà straniera), e approvati dalla Giunta regionale, sono
stati selezionati attraverso il terzo
bando per l’attrattività, misura prevista dalla legge regionale 14 del 2014
sulla “Promozione degli
investimenti in Emilia-Romagna”, uno strumento normativo che
porta a procedure definite e tempi certi, puntando sulla collaborazione fra
istituzioni e imprese.
“Siamo di
fronte a realtà imprenditoriali importanti che decidono di potenziare la loro
presenza nella nostra regione, o che scelgono di venire qui- afferma il
presidente della Regione, Stefano
Bonaccini-. Gruppi che in Emilia-Romagna trovano le condizioni
per crescere, soprattutto in settori ad alto valore aggiunto, nei quali come
Regione abbiamo investito puntando su formazione, ricerca e sviluppo, oltre
alla rete regionale dei Tecnopoli, basata sul forte collegamento fra i nostri
atenei e il mondo produttivo. In una logica di sistema che è quella del Patto per il Lavoro siglato
con tutte le parti sociali: una concertazione sulle scelte per una crescita
sostenibile che ci consente di essere fra le aree più innovative e attrattive
nel Paese e a livello internazionale. Le 17 imprese che intendono puntare
sui nostri territori, dimostrano anche la validità degli strumenti normativi
che mettiamo in campo, a partire dalla legge regionale per promuovere gli
investimenti in Emilia-Romagna, che consente di avere procedure definite e
tempi certi, puntando sulla collaborazione fra istituzioni e imprese. Tutto
questo con l’obiettivo primario di creare nuovi posti di lavoro, qualificati e
stabili, contrastando la precarietà ed estendendo i diritti”.
Le 17
imprese
Le aziende che
realizzeranno gli investimenti sono: Automobili
Lamborghini Spa, Bellco Srl, Datalogic, Elettric 80 (3
progetti), Eurosets Srl,
Ferrari (3 progetti), Fev
Italia Srl, Imal (1 progetto e 1 centro di ricerca), Injenia, Isotta Fraschini, Iungo Spa,
Mind Srl, Nier Ingegneria Spa, Qura (5 progetti), System Logistics Spa, Vis Hydraulics Srl (1
progetto e 1 centro ricerche) e Vrm
Srl.
Nelle prossime
settimane saranno sottoscritti gli “Accordi
regionali di insediamento e sviluppo delle imprese” che daranno
il via ai progetti d’investimento fissando, nel dettaglio, le modalità di
intervento. Nel prossimo autunno, la Regione aprirà una seconda finestra dello stesso bando
con a disposizione
ulteriori 12 milioni di euro di finanziamenti a fondo perduto
per nuovi investimenti in Emilia-Romagna.
“Il parterre
dei Gruppi che hanno investito in Emilia-Romagna negli ultimi anni, anche
grazie alla legge regionale sulla promozione degli investimenti, è cospicuo sia
numeri sia nella qualità della proposta- aggiunge l’assessore alle Attività
produttive, Palma Costi-.
E la risposta a questo terzo bando rafforza lo sviluppo del sistema produttivo
e territoriale dell’Emilia-Romagna, nell’ottica di creare nuovo lavoro e buona
occupazione, generando anche ricadute significative nelle filiere delle piccole
e medie imprese, asse portante e fiore all'occhiello del nostro sistema
economico”.
I
risultati in sintesi
I 17 programmi di investimento
(su un totale di 23 presentati) ammessi a finanziamento, per la metà riguardano il
settore automotive (31,2
milioni di euro), il 25% il comparto delle tecnologie per la salute, il biomedicale, (circa 14
milioni di euro) e il 15% la meccanica
e l’elettronica (8,5 milioni di euro). Il 13% degli investimenti
previsti è realizzato in aree
montane per complessivi
di 7 milioni di euro di interventi e un contributo della
Regione di quasi 3 milioni.
Si avvieranno due nuovi centri di ricerca
dove le imprese potranno acquisire competenze e tecnologie in particolare nei
settori della valorizzazione degli scarti di produzione (Vis Hydraulics a Serramazzoni,
in provincia di Modena)
e della sensoristica per sistemi oleodinamici (Imal a Modena).
I progetti
dell’automotive
puntano su attività di ricerca capaci di incrementare la competitività del
settore e di collocarlo nei segmenti produttivi più avanzati. Presentate
proposte per la realizzazione di super
car che si orientino verso una maggiore sostenibilità e la possibilità
di incrementare le prestazioni con l’utilizzo di tecnologie predittive.
Previsti investimenti nella ricerca sui materiali che consentano un loro
alleggerimento e un conseguente incremento dell’autonomia dei motori elettrici e ibridi.
Per quanto riguardo le tecnologie predittive di assistenza alla guida, ricerca
e investimenti si orientano verso la connettività ovvero la capacità di
acquisire e condividere informazioni da parte delle diverse componenti del
mezzo e verso la modalità e traduzione in comandi delle informazioni acquisite.
Analogamente,
i programmi di investimento del settore
biomedicale mirano al posizionamento sul mercato di nuovi
prodotti: gli investimenti proposti riguarderanno la ricerca e la
prototipazione di device e tecnologie. Gli Accordi regionali di insediamento e
sviluppo accompagneranno le imprese nell’incremento della loro competitività
aumentando, al contempo, la dotazione tecnologica del sistema regionale.
Anche
nell’edizione 2019, viene confermata la vocazione del sistema produttivo
regionale verso i settori della meccanica e delle apparecchiature ma anche la
rilevanza degli investimenti nelle applicazioni tecnologiche nella gestione e nella movimentazione delle
merci, così come nelle tecnologie per l’industria del legno.
Presenti anche progetti in ambito informatico orientati allo sviluppo dell’Artificial intelligence
attraverso i sistemi di machine learning.
Tre
anni di attrattività
Sommando le precedenti
analoghe misure di promozione degli investimenti in Emilia-Romagna (una nel
2016 e una nel 2017) a quella appena approvata, gli investimenti realizzati salgono
complessivamente a quasi 218 milioni di euro (con un contributo della Regione di circa 75
milioni) con 1.720
le nuove assunzioni e 35
programmi di investimento (13 progetti nel 2016, 5 nel 2017 e
17 nel 2019).