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Beatrice Weder Di Mauro: L'Europa nel nuovo ordine mondiale

04/09/2019

L'intervento della presidente del CEPR, professore presso l’INSEAD di Singapore e professore di Macroeconomia internazionale presso il Graduate Institute di Ginevra, all'Assemblea Pubblica di Confindustria Emilia è stato un appello all'Unione Europea a difendere il proprio ruolo in un contesto mondiale sempre più "pericoloso", in cui lo scontro tra Usa e Cina diventerà la regola.

Un mondo pericoloso
Oggi, per parlare di questo mondo che stiamo affrontando, che qualificherei oggi come pericoloso, dobbiamo partire dal passato. C’era una volta, non molto tempo fa, un mondo in piena globalizzazione, dove ogni anno c’erano aspettative di miglioramento e decremento della povertà, sempre confermate, quindi una crescita costante. Questo mondo era sempre più integrato, si sentiva sicuro e pacifico, tanto che un economista Thomas L. Friedman lo definì 'mondo piatto' in un suo famoso libro del 2006. Quel mondo non c’è più, è stato travolto da un ultimo decennio almeno di crisi enormi, finanziarie, economiche, commerciali, e anche politiche in moltissimi paesi.

I cambiamenti dell’ultimo decennio sono stati imponenti: pensiamo, ad esempio, alla distribuzione del reddito mondiale e come i cambiamenti nei rapporti tra quelli che, per convenzione, si definiscono “primo”, “in via di sviluppo” e “terzo” mondo siano stati graduali ma lenti, a partire dagli anni ’60. Oggi, invece, è sempre più evidente, e con sempre maggiore velocità, che il centro di gravità del mondo è l’Asia, tanto che le previsioni al 2015 lo danno per certo, insieme al fatto che il 50% della popolazione vivrà là.


La Cina e gli Usa
Gli Stati Uniti sembrano essersi accorti solo ora di questo cambiamento, e stanno cercando di correre ai ripari, anche perché questa trasformazione rende più difficile agli Usa mantenere la promessa del sogno americano.

Intanto la Cina cerca di portare avanti la visione che ha sempre avuta di se stessa, come Impero di mezzo, il centro del mondo e della civiltà, come sì è sentita ed è stata per mille settecento anni, prima che arrivasse il “secolo dell’umiliazione”, con il declino, le invasioni, l’arrivo delle potenze straniere, che corrisponde alla rivoluzione industriale occidentale. Per i cinesi l’obiettivo è tornare a quella che loro considerano la “situazione normale”, al tempo in cui erano il centro del mondo. Questo obiettivo passa per lo sviluppo, e soprattutto per quello tecnologico.

E l'Europa?
In questo scacchiere, l’Europa dov’è? Sembra sia troppo impegnata, e da troppo tempo, a guardarsi al suo interno, senza avere piena consapevolezza del suo peso. È possibile salvarla? Io credo di sì. Se è un gigante economico non può essere un nano politico. E le soluzioni tecniche per uscire dall’impasse ci sono, sono state studiate e pensate strategie e strumenti. Il problema è politico, occorre che i politici si rendano conto che senza Unione Europea non si torna indietro, ma si rischia di sparire: in questo nuovo ordine mondiale rimarrà solo una collezione di piccoli Paesi sempre più irrilevanti.

Profilo di Beatrice Weder Di Mauro
Ha una vasta esperienza come direttore non esecutivo nei Consigli di Amministrazione di realtà leader a livello mondiale nei settori bancario, sviluppo finanziario, farmaceutico, tecnologico e assicurativo. 
Attualmente è membro del Consiglio di Amministrazione di Bombardier a Montreal, di Robert Bosch a Stoccarda e di UBS Group a Zurigo. In quanto membro del Consiglio tedesco dei consulenti economici, è entrata nel gotha dei “saggi” economici della Germania. È riconosciuta come un’autorità a livello globale in materia di politica economica e lavora con le principali istituzioni mondiali.


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