Lar spa, azienda storica italiana
che ha scritto la prima pagina del libro dedicato all’innovazione della termoplastica,
oggi leader in questo settore, quest’anno festeggia il suo 80° anniversario.
Lar, nel rispetto della
tradizione è proiettata in un futuro denso di innovazione tecnologica e nuovi
approcci al manufacturing lean ed ecosostenibile.
In occasione di questa
ricorrenza, sabato 21 dicembre 2019, Lar ha scelto il prestigioso palazzo Ducale
di Modena, sede dell’Accademia Militare, per celebrare gli 80 anni di storia e
innovazione industriale, di orgoglio Made in Italy.
La famiglia
Lar è onorata di ricevere l’indirizzo di saluto del Generale Comandante, Generale di Brigata, Rodolfo Sganga.
Lar sposa i valori espressi dall’Accademia
Militare, valori solidi e fondanti delle nuove e future generazioni destinate a
condurre il nostro Paese verso un orizzonte migliore.
Nel 1939 Lar iniziò la sua produzione a Milano creando,
per la prima volta al mondo, occhiali da sole leggeri in resina, un’innovazione
particolarmente apprezzata che permise la loro esportazione nel mercato Usa.
Lo slogan recitava: “Lar, l’occhiale da sole che
umilia il sole…”. Gli occhiali da sole, insieme alle trousses, furono il
principale business oltreoceano della Lar.
Correva l’anno 1941 quando, a causa della Seconda guerra
mondiale, lo stabilimento fu distrutto dai bombardamenti e fu così che i
proprietari decisero di trasferirsi vicino a Maranello.
Dopo 14 anni, negli stabilimenti della Lar vennero prodotti
i primi pezzi al mondo di quello che sarebbe divenuto il “Moplen”.
Molti ricordano ancora il famoso carosello degli anni ’60 e
’70: “e
mò e mò Moplen” simpaticamente recitato da Gino Bramieri.
Grazie anche agli esperimenti condotti all’interno della
Lar, il professor Giulio Natta, docente al Politecnico di Milano, determinò la
perfetta formula del Moplen che gli permise di vincere il Premio Nobel per la
chimica.
Negli anni ‘80 Lar sviluppò per prima al mondo il sistema
automatico di taglio dello sfrido insieme all’azienda Kautex Maschinebau.
Negli anni ‘90 e fino al 2005, Lar si distinse nel mondo
termoplastico come una delle più innovative e reattive realtà imprenditoriali guadagnando
la fiducia di alcune delle più importanti multinazionali globali tra quali Nestlè,
Solvay, Procter&Gamble, Total, Johnson&Johnson, Camping Gaz.
Nel 2012 Lar scrive un nuovo capitolo della sua
storia, un nuovo corso con un passaggio di proprietà, una nuova famiglia che
crede nei valori e nel rispetto per l’uomo e per l’ambiente.
Grazie a questa vision, la famiglia si impegna in un ambizioso
rilancio industriale che, oltre a salvaguardare i posti di lavoro di tante
famiglie, passa attraverso un nuovo approccio basato su passione e cultura
applicata alla produzione di prodotti plastici.
Lar sviluppa nuove
relazioni industriali con partner strategici posizionati su mercati globali.
Una nuova sede produttiva a Campogalliano, creata nel 2012
ed ampliata del 50% nel 2017 per arrivare a 20.000 mq, segna il passo di un
rilancio industriale che si concretizza in rilevanti investimenti di risorse
umane triplicando il personale, ed investimenti tecnologici
riammodernando oltre l’85% di tutte le linee produttive.
Nel 2017 Lar diventa
ecosostenibile grazie all’installazione di impianti di produzione di energia
elettrica che utilizzano fonti rinnovabili ed oggi produce oltre l’ 85% del suo
fabbisogno energetico riducendo di oltre il 70% il Carbon Footprint sui
prodotti realizzati con conseguente grande abbattimento di C02 emessa.
Nel 2018 Lar si proietta nel futuro ricordando le sue
origini e realizza una divisione ottica dedicata alla produzione di
occhiali da sole che vanta al suo interno processi di trattamento lenti,
assemblaggio e controllo totalmente automatizzati.
Nel 2019 realizza una divisione sportiva dedicata ad
articoli sportivi (Sports bottles) con linee e soluzioni inedite ad altissima
produttività.
Oggi Lar compie i suoi 80 anni e si proietta nel futuro con
lo spirito di una start up innovativa che si fonda sulla solidità di un’azienda
che ha visto passaggi e mutamenti storici e li ha saputi leggere e tradurre
nella forma di un continuo sviluppo verso l’eccellenza del Made in Italy.