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Crp alla conquista della Formula SAE

28/01/2020

Non solo F1: il mondo dell’automobilismo (inteso come sport motoristico praticato con veicoli a 4 ruote) è complesso e variegato. E sebbene la F1 vi faccia da padrona, esistono tante categorie, alcune sorprendentemente inaspettate. Tra queste ultime spicca la Formula SAE, competizione universitaria internazionale di design ingegneristico, basata sulla progettazione e produzione di un'auto da corsa che viene sottoposta a varie verifiche tecniche e prove su pista.Istituita nel 1981, la Formula SAE si svolge in tutto il mondo, riscuotendo molto successo negli Stati Uniti e Canada.Da anni CRP USA,consociata statunitense di CRP Technology, collabora con il team UVic Formula Motorsport dell’Università di Victoria, Columbia Britannica, Canada.Negli ultimi quattro anni questo team ha gareggiato montando sulla monoposto coppe dell’olio realizzate in stampa 3D da CRP USA attraverso il processo di sinterizzazione laser selettiva e nei materiali compositi Windform® TOP-LINE di CRP Technology.

Le coppe dell’olio per l’auto da corsa del 2016, 2017 e 2018 sono state stampate nel materiale composito caricato fibra di carbonio Windform® XT 2.0. Le coppe in Windform® montate sull’auto da corsa del 2016 e 2017 hanno funzionato "in modo straordinario" – riporta il team dell’Università di Victoria - in quanto hanno permesso al team UVic(Università di Victoria)  di abbassare significativamente il motore, riducendo così il baricentro complessivo e migliorandole prestazioni dell'auto.

L'uso della sinterizzazione laser selettiva ha inoltre permesso al team UVic Formula Motorsport di creare una geometria più complessa, grazie alla libertà di forma e progettazione offerte dalla tecnologia. Ciò ha permesso al team di incorporare delle paratie nella coppa, eliminando così ogni possibilità di mancanza di olio in curva.Tuttavia, durante i test sull’auto da corsa del 2018, il motore si è surriscaldato causando un aumento della temperatura dell’olio oltre i limiti supportati dalla coppa. Durante l’ispezione post-test, è emerso che le superfici più sottili della coppa potevano deformarsi; infatti una delle paratie della coppa si era significativamente deformata, e aveva perso l’accoppiamento entrando nel punto di pescaggio coppa creando una fuoriuscita significativa (di olio). 

Per l’auto da corsa del 2019, il team ha vagliato tutti i materiali compositi ad alte prestazioni della gamma Windform® TOP-LINE a disposizione di CRP USA. La scelta è caduta sull’altro materiale della famiglia TOP-LINE caricato fibra di carbonio, il Windform®SP, che ha un punto di fusione più alto rispetto al Windform® XT 2.0 (193,3 °Ccontro 179,3 °C). Per ridurre anche le possibilità di guasti durante i test o, peggio, in competizione il team ha anche aumentato lo spessore della flangia di accoppiamento per consentire per irrobustire il pezzo e montare una flangia di alluminio per distribuire la pressione dei bulloni su una più vasta area di contatto. 

Per risolvere il problema delle deformazioni delle pareti del deflettore per l’elevato calore, il team UVic Formula Motorsport le ha ridotte ad una sola centrale situata intorno alla raccolta dell’olio. Inoltre ha aggiunto una grande struttura di supporto nella parte superiore, per evitare di dover rendere più spesse le pareti.Le modifiche hanno portato a una coppa dell'olio più robusta. The changes resultedin a more robust oil pan.

Il team UVic Formula Motorsport ha dichiarato: "Con la tecnologia di sinterizzazione laser e i materiali compositi Windform® TOP-LINE forniti da CRP USA a portata di mano del nostro team di ingegneri, siamo in grado di progettare parti complesse fino a qualche tempo fa impossibili da realizzare.”

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