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Maurilio Missere: “Ripartire in sicurezza”, i consigli dell’esperto

08/05/2020

Un format un po’ diverso dal solito webinar quello tenuto venerdì 8 maggio 2020, nell’ambito degli eventi “Associati per associati” di Confindustria Emilia. In questo caso un imprenditore, Michele Poggipolini, Executive Director di Poggipolini Spa e presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia, ha intervistato Maurilio Missere, Direttore Sanitario del Poliambulatorio Giardini Margherita, specialista in Medicina del Lavoro, Medico Competente Coordinatore di Ferrari Spa e Direttore sanitario del progetto Back on Track di Ferrari auto.

Poggipolini ha ribadito che le aziende hanno non solo la necessità ma il vero interesse ad avere tutte le informazioni possibili per costruire dei protocolli di sicurezza che permettano di tornare all’attività nella tutela di tutti i collaboratori che operano tra le mura delle fabbriche e degli uffici.

Si è partiti proprio dall’esperienza della Ferrari, il cui progetto, che ha avuto il supporto della Regione Emilia-Romagna e di tutte le istituzioni che sul territorio hanno collaborato, è “diventato”, ha sottolineato Poggipollini “un punto di riferimento per una riapertura in sicurezza delle imprese della regione”. 

“Il progetto è stato studiato da un’Unità di crisi”, spiega Maurilio Missere, “che ha visto insieme, via web, oltre a me, i responsabili del personale e della sicurezza. L’obiettivo è stato costruire un percorso ‘sicuro’ per arrivare al laboratorio realizzato all’interno dell’azienda, dove sono stati fatti gli esami, in modo da avere una situazione ‘Covid-19 free’ impedendo l’accesso a chiunque fosse infetto”.

E questo, operare in situazione di ‘Covid-19 free’, è anche l’obiettivo di tutte le aziende. “Per fare questo occorre mantenere la rete di protezione a maglie molto strette, serve la collaborazione di tutti”, conferma Missere. “Certamente, dobbiamo essere consapevoli che su questa malattia abbiamo ancora poche informazioni e che stiamo procedendo per ‘tentativi, errori e correzioni’, come succede da sempre in medicina. Quindi costruiamo protocolli con le certezze che abbiamo, sapendo che man mano andremo avanti saremo sempre più capaci di aumentare l’efficacia delle nostre azioni”.

Quali precauzioni sono indispensabili? “Intanto”, osserva Missere, “è necessario che ogni azienda crei un Tavolo di lavoro che metta a punto le strategie aziendali. Ma ci sono alcuni punti fermi: l’accesso deve prevedere la misurazione della temperatura, perché la febbre è il primo segnale di allarme; i tappetini imbevuti di clorexidina per disinfettare le scarpe; l’uso delle mascherine (bastano quelle chirurgiche, ma devono essere usate sempre); la diffusione in azienda dei sanificatori”.

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