Ricicla, ritaglia, ricuce e rimane in piedi il progetto
inclusivo di Manitese, la sartoria sociale Manigolde che mercoledì 8 luglio si
presenta ai suoi sostenitori e alle istituzioni per poi aprire la
vendita al pubblico venerdì 10 luglio.
La serrata nazionale dovuta al Coronavirus ha inciso molto sul progetto che, fondato sulla
disponibilità dei volontari e sulla possibilità di gestire inserimenti sociali, si
è trovato in una bolla di divieti, incertezze, paure, restrizioni,
impossibilità.
La grande sfilata, pensata per l'inaugurazione in pompa magna dello showroom di via per Camposanto 7/A a Finale Emilia, è stata accantonata ma, piano piano, con i tempi necessari per far fronte
all'emergenza fuori e dentro, la sartoria ha ripreso il suo lavoro partendo
proprio dalla richiesta contingente: mascherine in cotone lavabili
e riutilizzabili.
"Inizialmente abbiamo lavorato da casa, utilizzando un permesso del
Comune di Finale Emilia per i necessari spostamenti di materiali da una casa
all'altra delle sarte e, in seguito, ci siamo riappropriati degli edifici di Manitese", ha ricordato la referente del progetto Lucrezia Roncadi. "Progressivamente, con la delicatezza e la pazienza dovuta alle
persone, fragili e non, si è ritrovata la via per mettere mano alle collezioni
già delineate nei primi mesi di lavoro e che ora finalmente usciranno sotto
l'unica etichetta "Manigolde, sartoria sociale", ma con tre diversi
cartellini: uno per i capi nuovi prodotti con tessuti donati, uno per capi
donati ma totalmente rivisitati dalla sarte e uno per i capi vintage puro".
Il progetto sul territorio ha avuto in generale una bella eco. Tra i finanziatori della prima ora continua a esserci, con una presenza discreta ma importante, Mantovanibenne. L'azienda metalmeccanica di Mirandola dona alla sartoria gli scarti di lavorazione, in particolare rondelle e guarnizioni, che vengono
trasformati dalle mani sapienti delle volontarie in accessori moda.
La sartoria sociale di Manigolde è pronta a rimettersi in gioco.
Guarda il servizio del Tg3 Emilia-Romagna (dal minuto 9 al minuto 11) e del Tg1 (dal minuto 25 al minuto 26).