di Marcello Conti
La lunga storia di una
istituzione come il Premio Estense è fatta non solo di persone, ma anche di
luoghi. Come il Teatro Comunale, dove ogni anno si assegna l’Aquila d’Oro nel
corso della cerimonia conclusiva. Oppure, a pochi passi proprio dal teatro,
Palazzo Muzzarelli-Crema: risalente alla prima metà del ‘400, è storicamente
uno dei più importanti e significativi palazzi di Ferrara.
Nel suo cortile, da
qualche edizione, si tiene l’aperitivo che segue la cerimonia di premiazione
dell’Estense.
Al suo interno ci siamo
incontrati con Riccardo Maiarelli, che è stato vice presidente di Confindustria
Emilia tra il 2017 e il 2019 e, nello stesso periodo, presidente della
Fondazione Premio Estense. "La vitalità del Premio è testimoniata dal numero di
libri che ogni anno vengono presentati e dalla qualità dei giornalisti e delle
opere” ci dice. “Un valore che mi piace sottolineare del Premio è il forte
legame con la comunità ferrarese".
C’è poi il riconoscimento e la
gratitudine verso le realtà che rendono il Premio possibile: "È sostenuto dal
contributo degli imprenditori e del sistema imprenditoriale. Quindi il
ringraziamento va anche a tutte le imprese che ogni anno si rendono
disponibili. Questo è un valore estremamente importante che stabilisce un
legame molto forte tra sistema imprenditoriale e sistema della cultura".
"Eleganza e sobrietà sono due
aggettivi pienamente centrati per il Premio Estense", continua. E certo
l’eleganza dipende anche dai luoghi che al Premio fanno da sfondo: "Ogni anno
l'attribuzione del Premio viene fatta nel contesto del Teatro Comunale di
Ferrara. Un teatro elegantissimo, bellissimo, che purtroppo non riesce a
soddisfare le numerosissime richieste di partecipazione che arrivano da tanti, ferraresi
e non. Nell'ambito della mia presidenza alla fondazione Premio Estense, ho
ritenuto opportuno anche attuare qualche modifica di carattere organizzativo al
Premio, ma senza venir meno a quegli elementi di eleganza che lo hanno sempre
contraddistinto".
Tra le novità introdotte il
coinvolgimento di Palazzo Crema: "Uno stupendo Palazzo adiacente al Teatro
Comunale dove, nel cortile, abbiamo pensato di spostare l'aperitivo che
tradizionalmente si tiene dopo l'assegnazione dell'Aquila d'Oro. Ci è sembrato
il luogo più idoneo per questo momento di convivialità che ben si accompagna
alla conclusione del Premio".
Mentre parliamo ci troviamo nella sala di
rappresentanza del Palazzo: "In questa sala numerose volte si è riunita la
giuria tecnica del Premio Estense. Qui i giornalisti membri della giuria hanno
fatto la selezione della quartina finalista".
Sulla attualità e utilità del
premio Maiarelli non ha dubbi: "Stiamo vivendo in un'epoca nel quale
l'informazione è addirittura troppa ed è particolarmente complicato riuscire a
selezionare quella corretta. Sostenere il mondo del giornalismo professionale diventa
elemento centrale. Come imprenditori ci sentiamo di sostenere queste iniziative
per il valore culturale, per quello sociale e per l'importanza che in questo
momento ha il giornalismo professionale nei confronti della corretta informazione".
- Guarda la videointervista di Marco Santangelo con Riccardo Maiarelli
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