Un grido gentile, ma non per questo meno
potente, per richiamare l’attenzione sull’urgenza della sostenibilità: è quello
di Caterina Crepax con “La Gentilezza
della Carta. La sostenibilità è bellezza”,
la mostra ideata e realizzata per la
Fondazione Fashion Research Italy di Bologna per riflettere, attraverso la
lente della bellezza, sul tema della sostenibilità.
Una passerella di 18
abiti scultura con numerosi pattern provenienti dal prezioso archivio di
textile design di F.FRI, nata nel 2015 per volontà del Cavalier Alberto
Masotti, già Presidente dello storico marchio La Perla, per supportare i
settori della moda e del design Made in Italy.
L’esposizione mette
in scena l’immaginario multiforme e onirico dell’artista, esaltando il fascino
dell’italian style e restituendo al contempo una riflessione contro lo spreco:
la carta, con le sue infinite vite, può infatti diventare sempre altro da sé, trasformandosi
da materia funzionale a sostanza di una immaginazione feconda. I sogni, la
bellezza della natura, il mondo orientale e i suoi decorativismi, la mitologia
classica; e ancora, ali traslucide di insetti, pistilli di fiori, riccioli in
ferro battuto, intarsi di vecchi pavimenti, grattacieli, rocce, nuvole, foglie,
conchiglie, mappe di città. Gli abiti sono modellati sugli innovativi manichini
di Bonaveri, in materiale da fonte rinnovabile e biodegradabile e realizzati in
carta prodotta con il 100% di fibre riciclate dalla storica cartiera Cordenons.
Un universo senza
fine di elementi d'ispirazione che, tra le mani della Crepax, si fondono per
rinascere in forme nuove. La sua
passione è infatti da sempre la carta, che, grazie alla fantasia e alla
manualità ereditata dal padre - il celebre fumettista Guido Crepax - riesce a
trasformare in vere e proprie opere d’arte.
“Il tema della sostenibilità è da sempre centrale nel
mio lavoro – dice
Caterina Crepax – e la carta di riciclo e riuso è il materiale che più di altri diventa
metafora della gentilezza che dovremmo usare nei confronti del nostro pianeta.
Per questo progetto ho cambiato il mio usuale approccio creativo, che
normalmente concepisce l’idea finale dell’opera, per realizzare la quale poi cerco
carte di ogni tipo, dagli scarti tipografici ai vecchi libri ai pirottini per i
dolci. In questa occasione invece il punto di partenza è stato il magnifico
Fondo Brandone, e la sfida è stata quella di creare abiti che valorizzassero le
splendide grafiche dell’archivio, mixandole per arrivare a un’armonia di colori
e forme: in un certo senso per la prima volta mi sono improvvisata, per così
dire, stilista, un approccio che mi ha stimolato e divertito moltissimo”.
L’esposizione sarà visitabile fino al 27 febbraio
2022 in un ricco calendario di aperture straordinarie degli spazi della
Fondazione, di norma chiusa al pubblico, a cui gli interessati potranno accedere su
prenotazione (tutte le informazioni e la prevendita su www.mybologna.app/FFRI).
Particolare attenzione alle scolaresche a cui sono riservate visite guidate
durante la settimana.
Gli associati a Confindustria Emilia potranno fruire della speciale tariffa di ingresso di 5 euro a persona (anziché 8 euro).
La mostra potrà essere visitata esclusivamente previo prenotazione da effettuare direttamente presso la Fondazione FRI: Pietro Cervellati, pietro.cervellati@ffri.it, 0516037832.