“Un
nuovo servizio per aziende e liberi professionisti”. Per i ragazzi di Smace è solo
un nuovo servizio. Con la stessa semplicità con cui hanno annunciato il varo
della loro startup, ormai due anni fa, oggi portano all’attenzione dei loro clienti
una novità di quelle destinate a lasciare il segno nel panorama dello smart
working di casa nostra.
“Sempre
più aziende e singoli smart worker stanno scoprendo i benefici del lavoro
agile, ma nessuno aveva ancora pensato di poterlo fare da una barca, con
equipaggiamento alla pari di un moderno ufficio”, spiegano dall’azienda ferrarese.
“Smace Yachting è il nuovo servizio che permette di vivere un’esperienza in smart
working a bordo di catamarani smart dotati di ogni comfort”.
Il
servizio viene presentato come esperienza di team building orientata al mondo
aziendale o fruibile da lavoratori autonomi e freelance, per soggiorni da
vivere con partner, amici e colleghi. “In un periodo in cui attrarre talenti o
premiarli in modo originale diventa sempre più difficile, quale miglior modo di
offrire loro un'esperienza unica come una settimana di lavoro in barca?”, sottolinea
Matteo Trimurti, responsabile Marketing di Smace.
La
lavorabilità? “La garantiamo noi. Connessione sempre assicurata grazie alla
navigazione sotto costa e a un sistema di router con connessione a 4/5G di
tutti i principali operatori italiani. A supporto viene costantemente
utilizzato un software che individua in tempo reale le zone migliori per
navigare con la rete mobile”.
Smace
assicura energia ed acqua illimitata a bordo, grazie alla presenza di generatore
di corrente e dissalatore presenti su tutti i catamarani.
Per
chi soffre il mal di mare nessun problema. “La stabilità e la vivibilità dei
catamarani permettono di lavorare e soggiornare per giorni senza soffrire il
rollio. Il comfort è assicurato. A bordo sono presenti solo cabine con bagni
privati e grandi spazi per lavorare in condivisione. I periodi di navigazione
disponibili sono maggio, giugno e settembre, tempi perfetti per assaporare la
vera essenza dello smart working, lontani dal caos dell’alta stagione turistica”.
Smace
è la startup innovativa che offre la possibilità di fare smart working nei
luoghi più suggestivi del nostro Paese. Attraverso la selezione e verifica
delle strutture ricettive presenti nel suo network, l’azienda ferrarese vuole
trasformare l’Italia in un bellissimo ufficio diffuso, meta perfetta per
lavoratori di tutta Europa.
L'idea nasce nell'atipica estate 2020, la prima con restrizioni Covid-19,
dopo che due giovani consulenti basati a Milano iniziano a sperimentare un
nuovo modo di lavorare: lo smart working da luoghi di interesse. L'ufficio diventava
quindi la baita in montagna, piuttosto che la casa a due passi dalla spiaggia.
Con
sorpresa Andrea Droghetti e Marta Romero, si rendono conto che, nonostante le
ripercussioni della pandemia, la loro vita è migliorata e decidono perciò di
licenziarsi per trasformare questa idea in un modello di business e rendere
possibile a migliaia di smart worker in tutta Italia di sperimentare, come
loro, questa nuova modalità di lavoro.
A oggi
Smace ha un network di oltre 150 strutture ricettive smart, 11 aziende clienti, più di mille notti vendute e un round di finanziamento da 300mila euro in
chiusura. Smace, senza alcun dubbio, pensa positivo e punta ad allargare il proprio
team da 5 a 14 componenti. Tra gli advisor
strategici di Smace ci sono nomi come Fiorello Primi (presidente di “Borghi più
belli d’Italia”), Alessandro Gatti (vicepresidente del gruppo Gabetti), Edmondo
Sparano (CDO Digital Magics) e Manlio Ciralli (Cio di Adecco).