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Smace porta lo smart working a bordo di uno yacht

13/06/2022

“Un nuovo servizio per aziende e liberi professionisti”. Per i ragazzi di Smace è solo un nuovo servizio. Con la stessa semplicità con cui hanno annunciato il varo della loro startup, ormai due anni fa, oggi portano all’attenzione dei loro clienti una novità di quelle destinate a lasciare il segno nel panorama dello smart working di casa nostra.  

“Sempre più aziende e singoli smart worker stanno scoprendo i benefici del lavoro agile, ma nessuno aveva ancora pensato di poterlo fare da una barca, con equipaggiamento alla pari di un moderno ufficio”, spiegano dall’azienda ferrarese. “Smace Yachting è il nuovo servizio che permette di vivere un’esperienza in smart working a bordo di catamarani smart dotati di ogni comfort”.  

Il servizio viene presentato come esperienza di team building orientata al mondo aziendale o fruibile da lavoratori autonomi e freelance, per soggiorni da vivere con partner, amici e colleghi. “In un periodo in cui attrarre talenti o premiarli in modo originale diventa sempre più difficile, quale miglior modo di offrire loro un'esperienza unica come una settimana di lavoro in barca?”, sottolinea Matteo Trimurti, responsabile Marketing di Smace.  

La lavorabilità? “La garantiamo noi. Connessione sempre assicurata grazie alla navigazione sotto costa e a un sistema di router con connessione a 4/5G di tutti i principali operatori italiani. A supporto viene costantemente utilizzato un software che individua in tempo reale le zone migliori per navigare con la rete mobile”.   Smace assicura energia ed acqua illimitata a bordo, grazie alla presenza di generatore di corrente e dissalatore presenti su tutti i catamarani.  

Per chi soffre il mal di mare nessun problema. “La stabilità e la vivibilità dei catamarani permettono di lavorare e soggiornare per giorni senza soffrire il rollio. Il comfort è assicurato. A bordo sono presenti solo cabine con bagni privati e grandi spazi per lavorare in condivisione. I periodi di navigazione disponibili sono maggio, giugno e settembre, tempi perfetti per assaporare la vera essenza dello smart working, lontani dal caos dell’alta stagione turistica”.  

Smace è la startup innovativa che offre la possibilità di fare smart working nei luoghi più suggestivi del nostro Paese. Attraverso la selezione e verifica delle strutture ricettive presenti nel suo network, l’azienda ferrarese vuole trasformare l’Italia in un bellissimo ufficio diffuso, meta perfetta per lavoratori di tutta Europa.  

L'idea nasce nell'atipica estate 2020, la prima con restrizioni Covid-19, dopo che due giovani consulenti basati a Milano iniziano a sperimentare un nuovo modo di lavorare: lo smart working da luoghi di interesse. L'ufficio diventava quindi la baita in montagna, piuttosto che la casa a due passi dalla spiaggia.  

Con sorpresa Andrea Droghetti e Marta Romero, si rendono conto che, nonostante le ripercussioni della pandemia, la loro vita è migliorata e decidono perciò di licenziarsi per trasformare questa idea in un modello di business e rendere possibile a migliaia di smart worker in tutta Italia di sperimentare, come loro, questa nuova modalità di lavoro.  

A oggi Smace ha un network di oltre 150 strutture ricettive smart, 11 aziende clienti, più di mille notti vendute e un round di finanziamento da 300mila euro in chiusura. Smace, senza alcun dubbio, pensa positivo e punta ad allargare il proprio team da 5 a 14 componenti. Tra gli advisor strategici di Smace ci sono nomi come Fiorello Primi (presidente di “Borghi più belli d’Italia”), Alessandro Gatti (vicepresidente del gruppo Gabetti), Edmondo Sparano (CDO Digital Magics) e Manlio Ciralli (Cio di Adecco).

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