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Future Valley, a Palazzo di Varignana va in scena la manifattura del futuro

15/07/2022

Michele Poggipolini, presidente dei Giovani di Confindustria Emilia
Michele Poggipolini, presidente dei Giovani di Confindustria Emilia
La platea di Palazzo Varignana
La platea di Palazzo Varignana

Future Valley, a Palazzo di Varignana stamattina è andata in scena l’eccellenza imprenditoriale dell’Emilia. In un mix di visione innovativa e internazionale, la “manifattura delle competenze future”, come l’hanno definita i giovani imprenditori di Confindustria Emilia, organizzatori del convegno, si è dipanata attraverso 3 distinti panel moderati dalla giornalista Veronica Gentili: “Digital, food e packaging”, “Big data e formazione” e “Motor”.

A rompere il ghiaccio è stato il presidente del Gruppo Giovani, Michele Poggipolini, che ha ricordato come l’Emilia sia un ponte naturale verso tutto ciò che è “innovazione intelligente. La nostra manifattura non la scopriamo certo oggi, l’intelligenza artificiale sta poco alla volta modificando la cultura di impresa del tessuto produttivo emiliano. Con queste premesse credo che qui in Emilia siamo pronti come nessun altro al grande salto nel futuro dell’impresa”.

Digital, food e packaging

“Gellify investe in startup che aiutino a fare innovazione digitale le imprese”, ha sottolineato il presidente Fabio Nalucci. “Sono uno strenuo sostenitore della creazione di una nuova economia digitale in Italia che sappia relazionarsi fecondamente con l’economia tradizionale. Gli startupper, faccio mea culpa, devono imparare a  dialogare meglio con le imprese tradizionali. Non dimentichiamo che sono loro ad aver costruito l’Italia negli anni”.

“Da 96 anni ci occupiamo di food”, ha ricordato l’ad dell’azienda di famiglia Nicola Pizzoli. “La nostra è un’azienda pioniera nel mondo della trasformazione industriale delle patate. Il settore è presidiato da aziende global, e noi possiamo competere solo in due modi: facendo innovazione e imparando a essere sostenibili”.

“La mia è una voce fuori dal coro”, ha chiosato Maurizio Marchesini, presidente di Marchesini Group e vicepresidente di Confindustria. “Normalmente la finanza entra nelle startup presumendo il loro fallimento. Sono interessati a un determinato prodotto e non investono in risorse umane. Le imprese industriali, invece, hanno interesse alle persone, alla loro crescita e il fallimento è pari a zero. Da un rapporto sano tra imprese tradizionali e imprese innovative dipende il futuro di crescita del nostro Paese, questo lo capisco molto bene”.

Alec Ross

Prima dell’inizio del secondo panel la platea degli imprenditori ha potuto ascoltare l’intervento registrato dell’esperto di politiche tecnologiche Alec Ross. “Ho fondato una startup a 28 anni e voglio parlare con voi in modo molto diretto. Dobbiamo avere coraggio e audacia, l’omologazione è il nemico dell’imprenditore e dell’innovazione, dobbiamo immaginare e inventare il futuro ogni giorno. Cari imprenditori, imparate, nella vostra routine e nel vostro business, ad avere un punto di vista eccentrico. Ho deciso di venire a vivere in Italia perché siamo il centro di un nuovo umanesimo. Che prima o poi farà la differenza”.

Big data e formazione

“Creare un ecosistema di collaborazione tra centri di ricerca, università e imprese è la nostra mission. Qui in Emilia c’è una cultura imprenditoriale particolare che rende tutto più facile” ha evidenziato Stefano Cattorini, dg di BI-REX. “L’innovazione è a cascata. La grande impresa, il campione di filiera, deve trascinare tutti gli altri. Non c’è alternativa. In questo modo anche le pmi emiliane, secondo la nostra ricetta, possono far parte di questo processo che crea valore”.

“Cineca è uno dei centri di supercalcolo più importanti d’Europa”, ha segnalato Francesco Ubertini, presidente di Cineca nonché presidente della filiera Digital di Confindustria Emilia. “Ci inseriamo nella strategia europea che punta a fare del Vecchio Continente un attore rilevante nello scenario internazionale dei big data. Ricordo che Cina e Usa stanno investimenti ingentissimi. Il supercalcolatore Leonardo costa 240 milioni di euro: una metà è stata pagata dall’Italia, l’altra metà dalla Ue. Il Pnrr incide in modo significativo sul nostro Tecnopolo, in particolare col capitolo ad hoc della Trasformazione digitale”.

“La formazione oggi è un’esigenza condivisa da tutti. A parole è così, nei fatti purtroppo la situazione è qualcosa di più sfaccettato”, ha attaccato il consigliere delegato della BBS Massimo Bergami. “Nel 2030 si prevede che mancheranno all’appello un milione e 400mila studenti. Pensate ciò cosa vorrà dire per le imprese emiliane. In generale in Italia abbiamo una buona formazione di base, quel che manca è un investimento vero sulle competenze tecnologiche e digitali. La BBS in questo scenario non proprio confortante vuole dare il suo contributo di miglioramento. Come? Aiutando le imprese a impostare una cultura di internazionalizzazione e di formazione permanente”.

Motor

“Nelle nostre aziende i mestieri vanno imparati, non si creano. Alla politica per poter fare appieno il nostro lavoro chiedo un po’ più di stabilità”, ha argomentato Tommaso Trussardi, insieme al modenese Massimo Bottura, nuovo ambasciatore della Terra dei Motori emiliano-romagnola e del Motor Valley Fest. “Noi siamo governati dalle minoranze che creano crisi di governo a ripetizione. Agli occhi di noi imprenditori la politica è diventata mero opportunismo e non ci appassiona”.

“La grande opportunità che c’è nella motor valley emiliana è il rafforzamento della competenza legata ai motori tradizionali”, ha raccontato la ceo di Energica Livia Cevolini in collegamento da Modena. “Ma per metterci al passo coi tempi dobbiamo accelerare sull’elettrico. Qui c’è una una supply chain che va valorizzata di più, fatta crescere e orientata al mondo della transizione elettrica”.

Le conclusioni di Riccardo Di Stefano

“Siamo nel bel mezzo di una crisi geopolitica, climatica ed economica senza precedenti”, ha sintetizzato Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria. “Dal nostro punto di vista, come ricordato da Tommaso Trussardi, la stabilità è il valore più importante in questo momento. Putroppo siamo alle prese con una nuova crisi di governo che scontenta tutti. Certamente non soddisfa noi imprenditori. Mi auguro si trovi una via d'uscita credibile per tutto il Sistema Paese".

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