Il Nostro Team
Comunicazioni tecniche
Eventi
Fare News
Imprese Associate
{{ fifthTitle }}

IRPEF 2024: nuovi scaglioni, aliquote, detrazioni, cuneo fiscale

07/02/2024

Confindustria Emilia mette a disposizione una sintesi delle principali novità fiscali per il 2024, insieme a una scheda riepilogativa dell'IRPEF, delle detrazioni e del trattamento integrativo

Nel quadro delle recenti modifiche legislative in materia fiscale, lo scenario degli adempimenti fiscali – per il periodo d'imposta 2024 – presenta interessanti sviluppi. Confindustria Emilia, nel suo ruolo di riferimento per le imprese del territorio emiliano, si propone di fornire una panoramica delle principali novità introdotte e del loro impatto sulle imprese e sui contribuenti.

IRPEF 2024: Novità per la Busta Paga dei Dipendenti e Assimilati

Con il Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, noto come "Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi", si introducono una serie di modifiche transitorie, che influenzeranno il calcolo delle imposte per l'anno in corso. Tuttavia, è importante sottolineare che tali modifiche non hanno alterato le disposizioni di legge vigenti in materia di IRPEF, ma hanno piuttosto introdotto disposizioni temporanee per il solo anno 2024.

Le principali novità riguardano:

  • la riduzione, da quattro a tre, degli scaglioni di reddito imponibile e delle relative aliquote;
  • la modifica delle detrazioni d'imposta per i redditi di lavoro dipendente (escluse le pensioni) e alcuni redditi assimilati, con un reddito complessivo non superiore a 15.000,00 euro;
  • la modifica del "trattamento integrativo della retribuzione".

Scaglioni e Aliquote IRPEF: Riduzione da Quattro a Tre

Il primo modulo di riforma dell'IRPEF ha ridefinito la struttura degli scaglioni di reddito imponibile e delle relative aliquote. Tale riforma si traduce in una maggiore semplificazione del sistema di tassazione, con una riduzione degli scaglioni da quattro a tre, portando a una redistribuzione degli oneri fiscali.

Di seguito, a titolo di esempio, si fornisce una tabella con le variazioni dell'IRPEF lorda calcolata applicando gli scaglioni di reddito imponibile e le aliquote previste dal nuovo decreto rispetto a quanto previsto dal TUIR.

In sostanza, da quanto sopra, emerge che, con riferimento all'IRPEF lorda:

  • fino a 15.000,00 euro di reddito imponibile, le nuove aliquote/scaglioni non producono variazioni;
  • per redditi imponibili superiori a 15.000,00 si registra un risparmio d'imposta crescente, fino al livello massimo di 260,00 euro;
  • per redditi imponibili superiori a 28.000,00 euro vi è un risparmio d'imposta fisso di 260,00 euro.

Detrazioni Redditi di Lavoro Dipendente e Assimilati

È stato previsto un incremento della detrazione d'imposta per i redditi di lavoro dipendente e alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro. Questo adeguamento mira a equiparare l'area di esenzione fiscale (no tax area) dei redditi di lavoro dipendente e assimilati a quella prevista per i pensionati.

Detrazioni familiari

Detrazione figli a carico

La riforma in materia di IRPEF non ha apportato nessuna modifica alle detrazioni per figli a carico che, pertanto, rimangono confermate nella misura prevista per il 2023.  

Tali detrazioni possono essere riconosciute limitatamente ai figli di età pari o superiore a 21 anni a condizione che il figlio al quale si riferisce possieda un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro, elevati a 4.000 euro per i figli di età non superiore a 24 anni.  

Anche per il periodo d’imposta 2024, quindi, per ciascun figlio a carico di età pari o superiore a 21 anni spetta la detrazione “teorica” di 950 euro.

Detrazione per coniuge a carico

Nessuna modifica è stata apportata alle detrazioni per il coniuge a carico che, quindi, rimangono disciplinate dal TUIR.  

La detrazione spetta a condizione che il coniuge al quale si riferisce possieda un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro.

Detrazioni altri familiari a carico

Anche per quanto concerne la detrazione per altri familiari a carico non si rilevano modifiche.

La detrazione spetta a condizione che il familiare al quale si riferisce possieda un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro e la stessa deve essere ripartita tra coloro che ne hanno diritto.

Trattamento Integrativo

Si ricorda che il trattamento integrativo si applica direttamente sul netto della busta paga, in modo da ridurre il cuneo fiscale del costo del lavoro. Per il periodo d'imposta 2024, sono state introdotte modifiche per neutralizzare l’incremento della detrazione per redditi di lavoro dipendente.

Possono beneficiare del trattamento integrativo i soli titolari di redditi di lavoro dipendente e alcuni redditi assimilati quali:

  • i compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative;
  • le indennità e i compensi percepiti a carico di terzi dai prestatori di lavoro dipendente per incarichi svolti in relazione a tale qualità;
  • le somme a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale;
  • i compensi per l'attività svolta sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa;
  • le remunerazioni dei sacerdoti;
  • le prestazioni pensionistiche di cui al D. Lgs n. 124/1993;
  • i compensi per lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni normative.

Per avere diritto al trattamento integrativo, i potenziali beneficiari devono rispettare due requisiti principali:

  • il reddito complessivo non deve superare i 15.000 euro per periodo d’imposta
  • l'imposta lorda sui redditi che danno diritto al trattamento integrativo deve essere superiore alle detrazioni da lavoro spettanti.

Per il periodo d'imposta 2024, è stato introdotto un calcolo aggiuntivo: la detrazione da lavoro spettante viene diminuita di 75 euro, rapportati al periodo di lavoro nell'anno.

Il trattamento integrativo, fino a un massimo di 1.200 euro all'anno, non influisce sul reddito complessivo ed è proporzionale alla durata del rapporto di lavoro, in base ai giorni di detrazione.

Per coloro il cui reddito complessivo si situa tra i 15.000 e i 28.000 euro, il trattamento integrativo è concesso solo se la somma delle detrazioni per carichi di famiglia, altre detrazioni da lavoro dipendente e assimilato, e alcune altre detrazioni per oneri supera l'imposta lorda. Il trattamento, in questo caso, è pari all’incapienza generatasi, nel limite annuo di 1.200 euro.

Per il calcolo, si considera il reddito dell'anno di erogazione e si escludono i redditi dell'abitazione principale, quelli soggetti a tassazione separata, e le erogazioni assoggettate ad imposta sostitutiva del 10% legate alla produttività.

Adempimenti sostituto imposta

Nei confronti dei lavoratori dipendenti e assimilati, i sostituti d'imposta sono tenuti ad applicare il trattamento integrativo previsto senza richiesta esplicita da parte dei beneficiari, conformemente alle disposizioni normative vigenti.

Questo processo implica una verifica accurata della spettanza del beneficio e del suo importo, basata sui dati reddituali disponibili e sulle comunicazioni fornite dai lavoratori relativamente ai redditi derivanti da altri rapporti di lavoro nell'anno di riferimento.

Tuttavia, è importante sottolineare che il sostituto d'imposta non procederà all'erogazione del trattamento integrativo nel caso in cui il lavoratore esprima una specifica rinuncia. L'importo del trattamento integrativo deve essere sempre proporzionato al periodo effettivo di lavoro nell'anno e calcolato in base ai giorni di detrazione.

Eventuali correzioni o conguagli sono gestiti dal sostituto d'imposta in sede di conguaglio, in cui viene verificata la corretta attribuzione del beneficio. Nel caso in cui un lavoratore dovesse restituire un importo superiore a 60 euro in seguito a un conguaglio di fine anno, tale somma viene recuperata in otto rate di pari ammontare. Le somme anticipate in busta paga a titolo di trattamento integrativo sono recuperate attraverso il Modello F24, utilizzando il codice tributo 1701.

Confindustria Emilia: Irpef scaglioni 2024

Confindustria Emilia mette a disposizione una scheda completa delle principali novità fiscali per il 2024, insieme a un dettaglio delle modifiche dell'IRPEF, delle detrazioni e del trattamento integrativo applicabili per l'anno in corso.

L'Area Fisco e Diritto d'Impresa Nazionale e Internazionale di Confindustria Emilia è pronta ad assistere le imprese associate e non, offrendo ulteriori approfondimenti e supporto nella gestione delle novità fiscali del 2024.

Non esitate a contattare il nostro team per qualsiasi chiarimento o assistenza, restiamo al vostro fianco per garantire un sostegno efficace e competente in questo importante ambito.

Altri Articoli di Fare news