Nel quadro delle recenti modifiche legislative in materia fiscale, lo scenario degli adempimenti fiscali – per il periodo d'imposta 2024 – presenta interessanti sviluppi. Confindustria Emilia, nel suo ruolo di riferimento per le imprese del territorio emiliano, si propone di fornire una panoramica delle principali novità introdotte e del loro impatto sulle imprese e sui contribuenti.
Con il
Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, noto come "Attuazione del
primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre
misure in tema di imposte sui redditi", si introducono una serie di
modifiche transitorie, che influenzeranno il calcolo delle imposte per l'anno
in corso. Tuttavia, è importante sottolineare che tali modifiche non hanno
alterato le disposizioni di legge vigenti in materia di IRPEF, ma hanno
piuttosto introdotto disposizioni temporanee per il solo anno 2024.
Le
principali novità riguardano:
Il primo modulo di riforma dell'IRPEF ha ridefinito la struttura degli scaglioni di reddito imponibile e delle relative aliquote. Tale riforma si traduce in una maggiore semplificazione del sistema di tassazione, con una riduzione degli scaglioni da quattro a tre, portando a una redistribuzione degli oneri fiscali.
Di seguito, a titolo di esempio, si fornisce una tabella con le variazioni dell'IRPEF lorda calcolata applicando gli scaglioni di reddito imponibile e le aliquote previste dal nuovo decreto rispetto a quanto previsto dal TUIR.
In sostanza, da quanto sopra, emerge che, con riferimento all'IRPEF lorda:
È stato previsto un incremento della detrazione d'imposta per i redditi di lavoro dipendente e alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro. Questo adeguamento mira a equiparare l'area di esenzione fiscale (no tax area) dei redditi di lavoro dipendente e assimilati a quella prevista per i pensionati.
La riforma
in materia di IRPEF non ha apportato nessuna modifica alle detrazioni per figli
a carico che, pertanto, rimangono confermate nella misura prevista per il 2023.
Tali
detrazioni possono essere riconosciute limitatamente ai figli di età pari o
superiore a 21 anni a condizione che il figlio al quale si riferisce possieda
un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro, elevati a 4.000
euro per i figli di età non superiore a 24 anni.
Anche per il
periodo d’imposta 2024, quindi, per ciascun figlio a carico di età pari o
superiore a 21 anni spetta la detrazione “teorica” di 950 euro.
Nessuna
modifica è stata apportata alle detrazioni per il coniuge a carico che, quindi,
rimangono disciplinate dal TUIR.
La
detrazione spetta a condizione che il coniuge al quale si riferisce possieda un
reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro.
Anche per
quanto concerne la detrazione per altri familiari a carico non si rilevano
modifiche.
La
detrazione spetta a condizione che il familiare al quale si riferisce possieda
un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro e la stessa deve
essere ripartita tra coloro che ne hanno diritto.
Si ricorda
che il trattamento integrativo si applica direttamente sul netto della busta
paga, in modo da ridurre il cuneo fiscale del costo del lavoro. Per il periodo
d'imposta 2024, sono state introdotte modifiche per neutralizzare l’incremento
della detrazione per redditi di lavoro dipendente.
Possono
beneficiare del trattamento integrativo i soli titolari di redditi di lavoro
dipendente e alcuni redditi assimilati quali:
Per avere diritto al trattamento integrativo, i potenziali beneficiari devono rispettare due requisiti principali:
Per il
periodo d'imposta 2024, è stato introdotto un calcolo aggiuntivo: la detrazione
da lavoro spettante viene diminuita di 75 euro, rapportati al periodo di lavoro
nell'anno.
Il
trattamento integrativo, fino a un massimo di 1.200 euro all'anno, non
influisce sul reddito complessivo ed è proporzionale alla durata del rapporto
di lavoro, in base ai giorni di detrazione.
Per coloro
il cui reddito complessivo si situa tra i 15.000 e i 28.000 euro, il
trattamento integrativo è concesso solo se la somma delle detrazioni per
carichi di famiglia, altre detrazioni da lavoro dipendente e assimilato, e
alcune altre detrazioni per oneri supera l'imposta lorda. Il trattamento, in
questo caso, è pari all’incapienza generatasi, nel limite annuo di 1.200 euro.
Per il
calcolo, si considera il reddito dell'anno di erogazione e si escludono i
redditi dell'abitazione principale, quelli soggetti a tassazione separata, e le
erogazioni assoggettate ad imposta sostitutiva del 10% legate alla
produttività.
Nei
confronti dei lavoratori dipendenti e assimilati, i sostituti d'imposta sono
tenuti ad applicare il trattamento integrativo previsto senza richiesta
esplicita da parte dei beneficiari, conformemente alle disposizioni normative
vigenti.
Questo
processo implica una verifica accurata della spettanza del beneficio e del suo
importo, basata sui dati reddituali disponibili e sulle comunicazioni fornite
dai lavoratori relativamente ai redditi derivanti da altri rapporti di lavoro
nell'anno di riferimento.
Tuttavia, è
importante sottolineare che il sostituto d'imposta non procederà all'erogazione
del trattamento integrativo nel caso in cui il lavoratore esprima una specifica
rinuncia. L'importo del trattamento integrativo deve essere sempre
proporzionato al periodo effettivo di lavoro nell'anno e calcolato in base ai
giorni di detrazione.
Eventuali
correzioni o conguagli sono gestiti dal sostituto d'imposta in sede di
conguaglio, in cui viene verificata la corretta attribuzione del beneficio. Nel
caso in cui un lavoratore dovesse restituire un importo superiore a 60 euro in
seguito a un conguaglio di fine anno, tale somma viene recuperata in otto rate
di pari ammontare. Le somme anticipate in busta paga a titolo di trattamento
integrativo sono recuperate attraverso il Modello F24, utilizzando il codice
tributo 1701.
Confindustria
Emilia mette a disposizione una scheda completa delle principali novità fiscali per il 2024,
insieme a un dettaglio delle modifiche dell'IRPEF, delle detrazioni e del
trattamento integrativo applicabili per l'anno in corso.
L'Area Fisco
e Diritto d'Impresa Nazionale e Internazionale di Confindustria Emilia è pronta
ad assistere le imprese associate e non, offrendo ulteriori approfondimenti e
supporto nella gestione delle novità fiscali del 2024.
Non esitate
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qualsiasi chiarimento o assistenza, restiamo al vostro fianco per garantire un
sostegno efficace e competente in questo importante ambito.