Il rapporto
PFN/EBITDA è uno degli indicatori maggiormente utilizzati dalle banche e dagli
investitori per valutare la salute finanziaria di un'azienda.
Questo
indicatore, che mette in relazione la Posizione Finanziaria Netta con l'EBITDA,
fornisce una misura della
capacità di un'azienda di ripagare i propri debiti con i flussi di cassa
generati dall'attività operativa.
Un valore
elevato del rapporto può segnalare un livello di indebitamento preoccupante,
mentre un valore più contenuto è spesso visto come un segnale di solidità
finanziaria.
Comprendere
e monitorare questo rapporto è essenziale per gli operatori del settore che
vogliono prendere decisioni informate e minimizzare i rischi di investimento.
Il rapporto PFN/EBITDA è composto da due elementi fondamentali: la Posizione Finanziaria Netta (PFN) e l'EBITDA.
Il rapporto
PFN/EBITDA rappresenta un indicatore chiave per valutare la capacità di
un'azienda di ripagare i propri debiti finanziari utilizzando i flussi
operativi potenziali, misurati dall'EBITDA.
In pratica,
esprime in quanti anni un'azienda potrebbe estinguere i suoi debiti finanziari
se utilizzasse interamente l'EBITDA per questa finalità. Ad esempio, un valore
di 5 indica che l'azienda sarebbe in grado di ripagare i propri debiti in 5
anni.
Per questo
motivo, il rapporto PFN/EBITDA è spesso chiamato “indice di sostenibilità del
debito”, poiché fornisce una misura diretta della sostenibilità
dell'indebitamento dell'azienda rispetto alla sua capacità operativa di
generare cassa. Un valore più basso suggerisce una maggiore capacità di
ripagare i debiti in tempi brevi, mentre un valore più alto può indicare un
rischio finanziario maggiore.
Questo
indicatore è utilizzato dalle banche, per analizzare la capacità restitutiva di
un’impresa. Negli ultimi anni ha assunto sempre più importanza in quanto la BCE
ha utilizzato questo parametro in sede di AQR (Asset Quality Review) delle
banche europee.
Il
Regolatore ha individuato il valore di 6 che esprime gli anni entro i quali
l’azienda rimborserà il proprio credito come uno dei parametri che separa le
imprese solvibili da quelle che potenzialmente avranno difficoltà a ripagare il
credito concesso entrando in stage 2 ai sensi dell’IFRS 9.
La
motivazione si basa su evidenze statistiche che rilevano come le aziende
fallite abbiano superato questo valore.
Di
conseguenza sia nella fase di valutazione del merito di credito sia in quella
del rinnovo le banche osservano il valore assunto da questo rapporto e si
“allertano” nel caso questo sia prossimo o superiore a 6, con impatti
significativi sulla possibilità di accedere al finanziamento da parte
dell’azienda.
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