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L’indicatore che mette in relazione la Posizione finanziaria netta con EBITDA

11/09/2024

Cos’è il rapporto PFN/EBITDA, e perché è uno degli indicatori maggiormente utilizzati dalle banche e dagli investitori.

Il rapporto PFN/EBITDA è uno degli indicatori maggiormente utilizzati dalle banche e dagli investitori per valutare la salute finanziaria di un'azienda.

Questo indicatore, che mette in relazione la Posizione Finanziaria Netta con l'EBITDA, fornisce una misura della capacità di un'azienda di ripagare i propri debiti con i flussi di cassa generati dall'attività operativa.

Un valore elevato del rapporto può segnalare un livello di indebitamento preoccupante, mentre un valore più contenuto è spesso visto come un segnale di solidità finanziaria.

Comprendere e monitorare questo rapporto è essenziale per gli operatori del settore che vogliono prendere decisioni informate e minimizzare i rischi di investimento.

Quali sono gli elementi che compongono il rapporto PFN/EBITDA?

Il rapporto PFN/EBITDA è composto da due elementi fondamentali: la Posizione Finanziaria Netta (PFN) e l'EBITDA.

  1. Posizione Finanziaria Netta (PFN): rappresenta la somma algebrica dei debiti finanziari e delle attività finanziarie, inclusa la liquidità disponibile. In sintesi, la PFN riflette principalmente i debiti finanziari di un'azienda, tenendo conto delle disponibilità liquide e delle altre attività finanziarie che possono essere utilizzate per ridurre l'indebitamento.
  2. EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization): è un indicatore che misura il margine operativo lordo (MOL), ovvero il risultato economico generato dall'attività caratteristica dell'impresa, al netto degli interessi, delle tasse, degli ammortamenti e delle svalutazioni. L'EBITDA fornisce una visione chiara della capacità di un'azienda di generare flussi di cassa operativi.

Che cosa rappresenta questo indicatore?

Il rapporto PFN/EBITDA rappresenta un indicatore chiave per valutare la capacità di un'azienda di ripagare i propri debiti finanziari utilizzando i flussi operativi potenziali, misurati dall'EBITDA.

In pratica, esprime in quanti anni un'azienda potrebbe estinguere i suoi debiti finanziari se utilizzasse interamente l'EBITDA per questa finalità. Ad esempio, un valore di 5 indica che l'azienda sarebbe in grado di ripagare i propri debiti in 5 anni.

Per questo motivo, il rapporto PFN/EBITDA è spesso chiamato “indice di sostenibilità del debito”, poiché fornisce una misura diretta della sostenibilità dell'indebitamento dell'azienda rispetto alla sua capacità operativa di generare cassa. Un valore più basso suggerisce una maggiore capacità di ripagare i debiti in tempi brevi, mentre un valore più alto può indicare un rischio finanziario maggiore.

Da che cosa deriva la sua importanza?

Questo indicatore è utilizzato dalle banche, per analizzare la capacità restitutiva di un’impresa. Negli ultimi anni ha assunto sempre più importanza in quanto la BCE ha utilizzato questo parametro in sede di AQR (Asset Quality Review) delle banche europee.

Il Regolatore ha individuato il valore di 6 che esprime gli anni entro i quali l’azienda rimborserà il proprio credito come uno dei parametri che separa le imprese solvibili da quelle che potenzialmente avranno difficoltà a ripagare il credito concesso entrando in stage 2 ai sensi dell’IFRS 9.

La motivazione si basa su evidenze statistiche che rilevano come le aziende fallite abbiano superato questo valore.

Di conseguenza sia nella fase di valutazione del merito di credito sia in quella del rinnovo le banche osservano il valore assunto da questo rapporto e si “allertano” nel caso questo sia prossimo o superiore a 6, con impatti significativi sulla possibilità di accedere al finanziamento da parte dell’azienda.  

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