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Economia circolare: Italia prima della classe ma lenta nella transizione energetica

14/10/2022

Transizione energetica ed economia circolare sono legate a doppio filo. Secondo il Circularity Gap Report 2021 – che misura la circolarità dell'economia mondiale –, raddoppiando l'attuale tasso di circolarità dall'8,6%* al 17% possiamo ridurre i consumi di materia fino a 79 gigatonnellate (dalle attuali 100) e tagliare le emissioni globali di gas serra del 39% l’anno.

Una sfida che vede l’Italia in testa tra le cinque principali economie dell’Unione Europea nel confronto sulla circolarità. Un obiettivo che Confindustria Emilia Area Centro da sempre sostiene attraverso servizi dedicati alle imprese associate sui temi di green economy e sostenibilità, come l’Albo Circular

L’Italia verso le emissioni zero 2050

Arrivare a emissioni zero nel 2050: questo prevede l’accordo di Parigi del 2015. Tuttavia l’aumento della domanda sempre più consistente, l'aggravarsi della crisi climatica, la pandemia e i relativi lockdown, e in ultimo il conflitto in Ucraina hanno reso ancora più fragile la capacità energetica dell’Europa, facendo schizzare in alto i costi delle materie prime.

L’economia circolare può rappresentare sicuramente un forte propulsore di innovazione e sviluppo, ma siamo ancora molto indietro.

Secondo il 4° rapporto sull’Economia Circolare in Italia 2022, redatto dalla CEN-Circular Economy Network, il tasso di circolarità mondiale è sceso dal 9,1% all’8,6% tra il 2018 e il 2020.   Negli ultimi cinque anni mentre i consumi sono cresciuti di oltre l’8% (superando i 100 miliardi di tonnellate di materia prima utilizzata in un anno) l’incremento del riutilizzo è stato di appena il 3% (da 8,4 a 8,65 miliardi di tonnellate).

Dati deludenti che coinvolgono anche l’Italia. Malgrado il nostro Paese sia in testa tra le cinque economie europee per gli indicatori di circolarità (l’Italia è sul podio con la Francia, seguiti da Spagna, Polonia e Germania) siamo ancora molto lontani dall’obiettivo del disaccoppiamento tra prosperità economica e consumo delle risorse e i due parametri stanno tornando agli stessi livelli precedenti alla pandemia.

Consumi ed economia circolare: i numeri dell’Italia

Guardiamo i numeri. 13 tonnellate pro capite è la media dei materiali che sono stati consumati in Europa nel 2020. L’Italia raggiunge i 7,4 tonnellate per abitante, la Francia a 8,1, la Spagna a 10,3, la Germania 13,4, la Polonia 17,5. Per quanto riguarda il tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo, durante il 2020 nell’UE, è stato pari al 12,8% mentre in Italia, sempre nello stesso anno, ha raggiunto il 21,6%.

Anche sul fronte rifiuti, inoltre, l’Italia supera gli altri paesi. La percentuale nazionale di riciclo di tutti i rifiuti raggiunge quasi il 68%. Non bisogna infatti dimenticare che nel 2018 l’Italia ha avviato a riciclo circa il 75% di rifiuti speciali (quelli provenienti da industrie e aziende). Inoltre si posiziona al secondo posto per la gestione dei rifiuti urbani.

Meno bene nella gestione del suolo e nell’ecoinnovazione. Nel 2018, nella UE a 27 Paesi, il territorio coperto da superficie artificiale risultava il 4,2%: e se la Polonia era al 3,6%, l’Italia era a quota 7,1%. Male anche per quanto riguarda l’ecoinnovazione: nel 2021 l’Italia appare al 13° posto nell’UE con un indice di 79, dato che la pone agli ultimi posti dal punto di vista degli investimenti in questo settore.  

Altra nota dolente è la riparazione dei beni, in cui abbiamo perso circa il 20% delle aziende. In Italia infatti nel 2019 oltre 23.000 aziende lavoravano alla riparazione di beni elettronici e di altri beni personali (vestiario, calzature, orologi, gioielli, mobilia ecc.). Un risultato tutt'altro che soddisfacente e che ci pone dietro alla Francia, che registra oltre 33.700 imprese, e alla Spagna, con poco più di 28.300. 

Economia circolare: i servizi di Confindustria Emilia

Per andare avanti nella sfida dell’economia circolare che ci vede tutti protagonisti, è necessario lavorare insieme e mettere al centro le competenze di tutti.  

Solo così le intelligenze di comunità, che condividono la conoscenza lungo la filiera e che condividono il benessere della società come obiettivo comune a tutti gli imprenditori, potranno diventare testimoni di un comportamento che pone al centro il valore del lavoro e il nostro futuro.   Dobbiamo infatti essere consapevoli della situazione attuale e dare il via a comportamenti attenti all’ambiente, all’utilizzo delle risorse e alle evoluzioni del nostro ciclo produttivo.  

Per questo Confindustria Emilia sostiene ogni giorno le aziende associate con servizi dedicati al:

●    Reperimento Fonti di finanziamento per progetti di innovazione aziendale (Nazionali ed Europei)
●    Analisi e validazione per progetti di innovazione adatti a Horizon Europe (9° Programma Quadro EU per la Ricerca e Innovazione - 2021-2027)
●    Favorire l’incontro e la collaborazione tra Startup e Imprese attraverso scouting dedicati
●    Supportare e avviare le imprese al tema della Sostenibilità attraverso formazione e report personalizzati
●    Facilitare il contatto tra le principali università italiane e le imprese per progetti di ricerca e innovazione particolarmente strutturati che necessitano di competenze tecniche specifiche

Albo Circular: la piattaforma di Confindustria Emilia per l’economia circolare

Tra i vari progetti portati avanti da Confindustria Emilia, e dedicati alla sostenibilità e alla circolarità, c’è la piattaforma Albo Circular.  

Partendo dall’idea alla base dell’economia circolare – ovvero la condivisione, il riutilizzo, il ricondizionamento e la riparizione al fine di estendere il ciclo di vita dei prodotti riducendo il consumo, le risorse e la produzione dei rifiuti – Albo Circular nasce con lo scopo di mettere in contatto le aziende che producono scarti funzionali all'economia circolare (e quindi al loro riutilizzo) con imprese che possano effettivamente trattarli per ridurre l'impatto ambientale dei processi produttivi.

Albo Circular
è infatti una piattaforma digitale gratuita, sicura e di rapida consultazione, ma è soprattutto un punto di contatto, dove poter trovare e individuare le aziende – su tutto il territorio nazionale – che offrono e/o stanno cercando soluzioni e prodotti in ambito di economia circolare: in particolare fornitori di servizi di riciclo degli scarti di produzione, fornitori di materie prime secondarie e nuove opportunità di collaborazione.

Contattaci per avere ulteriori informazioni o aderisci all’albo andando sul sito Albo Circular.

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